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Pubblicazione: Firenze : A. Salani, 1906
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Flavio Valerio Aurelio Costantino, conosciuto anche come Costantino il Vincitore, Costantino il Grande e Costantino I (in latino: Flavius Valerius Aurelius Constantinus; in greco antico: \xce\x9a\xcf\x89\xce\xbd\xcf\x83\xcf\x84\xce\xb1\xce\xbd\xcf\x84\xce\xaf\xce\xbd\xce\xbf\xcf\x82 \xe1\xbd\x81 \xce\x9c\xce\xad\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x82, Konstant\xc3\xadnos o M\xc3\xa9gas; Naissus, 27 febbraio 274 \xe2\x80\x93 Nicomedia, 22 maggio 337), \xc3\xa8 stato un imperatore romano dal 306 alla sua morte.\nCostantino \xc3\xa8 una delle figure pi\xc3\xb9 importanti dell'Impero romano, che riform\xc3\xb2 largamente e nel quale permise e favor\xc3\xac la diffusione del cristianesimo. Tra i suoi interventi pi\xc3\xb9 significativi, la riorganizzazione dell'amministrazione e dell'esercito, la creazione di una nuova capitale a oriente, Costantinopoli, e la promulgazione dell'Editto di Milano sulla libert\xc3\xa0 religiosa.\nLa Chiesa ortodossa e le Chiese di rito orientale lo venerano come santo, presente nel loro calendario liturgico, col titolo di Eguale agli apostoli; mentre il suo nome non \xc3\xa8 presente nel Martirologio Romano, il catalogo ufficiale dei santi riconosciuti dalla Chiesa cattolica.\n\n"
'L\'Esaltazione della Santa Croce \xc3\xa8 una festivit\xc3\xa0 della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa e di altre confessioni cristiane. In essa si commemora la crocifissione di Ges\xc3\xb9 con il particolare obiettivo di sottolineare la centralit\xc3\xa0 del mistero della croce nella teologia cristiana.\nIl termine "esaltazione", in uso sin dal VI secolo per indicare questo rito, \xc3\xa8 da intendersi sia come \xc2\xabinnalzamento\xc2\xbb sia come \xc2\xabostensione\xc2\xbb. Il termine nasce dal rito che prevedeva l\xe2\x80\x99innalzamento di una croce e la sua ostensione ai fedeli, in ricordo dell\xe2\x80\x99innalzamento di Ges\xc3\xb9 Cristo sulla Croce e dell\xe2\x80\x99ostensione del suo corpo sacrificale. \nNella celebrazione eucaristica il colore liturgico \xc3\xa8 il rosso, il colore della passione di Ges\xc3\xb9, che richiama appunto la Santa Croce.\nLa festivit\xc3\xa0 ricorre il 14 settembre, in ricordo del ritrovamento della vera croce di Ges\xc3\xb9 da parte di sant\'Elena, avvenuto, secondo una tradizione, il 14 settembre del 327: in quel giorno la reliquia sarebbe stata innalzata dal vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo, che fu invitato all\'adorazione del Crocefisso. Nell\'usanza gallicana, invece, almeno a partire dal VII secolo, la festa della Croce si teneva il 3 maggio, data del ritrovamento della Croce secondo la "leggenda di Giuda Ciriaco".\nLa festa del 3 maggio \xc3\xa8 rimasta intitolata a Sant\'Elena a Frosinone.\n\n'
"Nella tradizione cristiana i Re magi (singolare magio) sono alcuni saggi astrologi che, secondo il Vangelo di Matteo (2,1-12), seguendo \xc2\xabil suo astro\xc2\xbb giunsero da Oriente a Gerusalemme per adorare il bambino Ges\xc3\xb9, il \xc2\xabre dei Giudei\xc2\xbb che era nato.\nGli storici e alcuni biblisti cristiani interpretano questo racconto evangelico come un particolare leggendario, mentre altri biblisti e il Magistero della Chiesa cattolica ne sostengono la veridicit\xc3\xa0. Il particolare ha comunque avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare nelle rappresentazioni della nativit\xc3\xa0 e del presepe.\nIl racconto evangelico li descrive in maniera estremamente scarna e la successiva tradizione cristiana vi ha aggiunto alcuni particolari: erano tre (sulla base dei tre doni portati, oro, incenso e mirra) e si chiamavano Melchiorre, Baldassarre e Gaspare. Nel tardo medioevo si ritenne che fossero oltre che sapienti anche dei re, venuti simbolicamente a rendere omaggio al bambino Ges\xc3\xb9 dalle tre parti del mondo allora conosciuto: Asia, Europa e Africa. Per questo motivo nelle raffigurazioni artistiche uno dei magi a volte \xc3\xa8 raffigurato con la pelle scura. Secondo la simbologia bizantina a volte sono raffigurati come le tre et\xc3\xa0 dell'uomo: il giovane, l'uomo maturo e l'anziano."
'La basilica di San Giovanni in Laterano o cattedrale di Roma, nome completo Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (in latino Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Ioannis Baptistae et Ioannis Evangelistae in Laterano) \xc3\xa8 la cattedrale della diocesi di Roma, attualmente retta da papa Francesco tramite il cardinale arciprete Angelo De Donatis.\n\xc3\x88 la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la pi\xc3\xb9 antica e importante basilica d\'Occidente. \nSita sul colle del Celio, la basilica \xc3\xa8 la rappresentazione materiale della Santa Sede, che ha qui la sua residenza.\nLa basilica e il vasto complesso circostante (comprendente il Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Universit\xc3\xa0 Lateranense) godono dei privilegi di extraterritorialit\xc3\xa0 riconosciuti dalla Repubblica Italiana alla Santa Sede che pertanto ne ha la piena ed esclusiva giurisdizione.\nLa denominazione ufficiale \xc3\xa8 "Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano". Papa Silvestro I, nel IV secolo, la dedic\xc3\xb2 al Santissimo Salvatore; poi papa Sergio III, nel IX secolo, aggiunse la dedica a San Giovanni Battista; infine papa Lucio II, nel XII secolo, incluse anche San Giovanni Evangelista. \xc3\x88 detta "arcibasilica" perch\xc3\xa9 \xc3\xa8 la pi\xc3\xb9 importante delle quattro basiliche papali maggiori; pi\xc3\xb9 precisamente, ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, ovvero Madre e Capo di tutte le chiese nella citt\xc3\xa0 e nel mondo. \n\xc3\x88 detta infine "in Laterano", o "lateranense"; Lateranus era un cognomen della gens Claudia, e nella zona dove sorse la basilica si trovavano dei possedimenti (horti) di quella famiglia.'
'Il primo cristianesimo generalmente copre il periodo che va dal suo inizio fino al Primo Concilio di Nicea del 325. Si svilupp\xc3\xb2 dalla Giudea romana nell\'Asia occidentale e si sparse per tutto l\'Impero romano e oltre (cio\xc3\xa8 nell\'Africa orientale e Asia meridionale), fino a raggiungere l\'India. Originalmente, questo progredire fu strettamente collegato ai centri di fede ebraica gi\xc3\xa0 esistenti, in Terra santa e nella Diaspora ebraica. I primi seguaci del cristianesimo erano ebrei o proseliti biblici, noti come giudeo-cristiani e "timorati di Dio".Si presuppone che le Sedi apostoliche siano state fondate da uno o pi\xc3\xb9 apostoli di Ges\xc3\xb9, che pare siano partiti da Gerusalemme qualche tempo dopo la sua crocifissione, verso il 26\xe2\x80\x9336, forse dopo il Grande mandato (la missione divina degli apostoli). I primi cristiani si riunivano in modeste case private, note come chiese domestiche, ma la comunit\xc3\xa0 intera di una citt\xc3\xa0 veniva anch\'essa chiamata "chiesa" \xe2\x80\x93 il nome greco \xce\xb5\xce\xba\xce\xba\xce\xbb\xce\xb7\xcf\x83\xce\xb9\xce\xb1 (o "ecclesia") letteralmente significa assemblea, riunione, o congregazione, ma viene tradotto con chiesa nella maggioranza delle traduzioni della Bibbia in italiano e altre lingue.\nMolti di questi primi cristiani erano mercanti, mentre altri avevano motivi pratici per voler andare in Africa settentrionale, Asia minore, Arabia, Grecia e altri luoghi. Oltre 40 di tali comunit\xc3\xa0 vennero istituite entro l\'anno 100, molte in Anatolia, nota anche come Asia Minore, tra cui le "sette Chiese dell\'Asia". Per la fine del primo secolo, il cristianesimo era gi\xc3\xa0 arrivato a Roma, in India e nelle maggiori citt\xc3\xa0 dell\'Armenia, Grecia e Siria, servendo da base per la diffusione espansiva del cristianesimo in tutto il mondo.\n\n'