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Pubblicazione: Livorno : G. Meucci, 1893
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La storia dell\'antico Egitto (o Storia egizia), ovvero della civilt\xc3\xa0 dell\'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo (a partire dalle cateratte, a sud ed al confine con l\'attuale Sudan), alla foce, a delta, nel Mar Mediterraneo, per un\'estensione complessiva di circa 1000 km, copre complessivamente circa 4000 anni.\nL\'individuazione di un periodo storico definito e di date concordi, sia pur di comodo, \xc3\xa8 dibattuta, a maggior ragione l\xc3\xa0 ove si consideri la localizzazione temporale in epoca preistorica dell\xe2\x80\x99inizio, e le molteplici vicissitudini e dominazioni che hanno accompagnato la storia dell\xe2\x80\x99Egitto nella sua parte conclusiva.\nSecondo alcuni autori le date sono comprese tra il 3900 a.C. (Periodo Predinastico) e il 342 a.C. (Periodo tardo), con la fine della XXX dinastia manetoniana e prima dell\xe2\x80\x99avvento delle dominazioni straniere. Altri autori fanno coincidere la fine della storia dell\xe2\x80\x99Egitto con la morte di Cleopatra (ultima regina della dinastia tolemaica) e l\'inizio della dominazione romana; altri ancora la estendono fino al IV-VI secolo d.C. e, segnatamente, all\'ultimo testo geroglifico di cui si abbia contezza, il cosiddetto Graffito di Esmet-Akhom risalente al 394, o alla chiusura dell\'ultimo tempio "pagano", dedicato a Iside sull\'isola di File, a seguito dell\'editto di Giustiniano I, nel 550.\nVarie culture si susseguirono nella valle nilotica fin dal 3900 a.C. in quello che viene definito Periodo Predinastico. Un\'entit\xc3\xa0 embrionale di Stato pu\xc3\xb2 riconoscersi, invece, a partire dal 3200-3100 a.C. con la I dinastia e l\'unificazione delle due macro-aree che resteranno, tuttavia sempre distinte tanto che per tutta la storia del Paese i regnanti annovereranno tra i loro titoli quello di Signore delle Due Terre.\nFin dal 3500 a.C., di pari passo con l\'avvento dell\'agricoltura, in particolare la coltivazione del grano, dell\'orzo e del lino, si ha contezza di insediamenti umani specie lungo le rive del Nilo. Le piene annuali del fiume, infatti, favorivano la coltivazione anche con pi\xc3\xb9 raccolti annui grazie ai sedimenti, particolarmente fertili (Limo), che il fiume, nel suo ritirarsi, lasciava sul terreno. Ci\xc3\xb2 comport\xc3\xb2, fin dai tempi pi\xc3\xb9 remoti, conseguentemente, la necessit\xc3\xa0 di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, sia per il sostentamento umano che per quello del bestiame e delle piantagioni.\nNon \xc3\xa8 da escludersi, peraltro, che proprio la complessa necessit\xc3\xa0 di far fronte alle esigenze connesse con la gestione dell\'agricoltura, e segnatamente, delle acque nilotiche, abbia favorito proprio il formarsi delle prime comunit\xc3\xa0 su territori parziali tuttavia ben differenziati e politicamente e geograficamente individuabili. Tali entit\xc3\xa0, normalmente individuate con il termine greco di nomoi, ben presto si costituirono in due distinte entit\xc3\xa0 geo-politiche pi\xc3\xb9 complesse. Tale l\'importanza del fiume Nilo, che attraversava tutto il paese, che anche le denominazioni di tali due macro-aree fanno riferimento al fiume: considerando che le sorgenti del Nilo, bench\xc3\xa9 all\'epoca non note, dovevano essere a sud, tale sar\xc3\xa0 l\'Alto Egitto, mentre, di converso, l\'area del delta, verso il Mediterraneo, sar\xc3\xa0 indicato come Basso Egitto.\nDal 3200 a.C. si sono susseguite, in Egitto, trenta dinastie regnanti riconosciute archeo-storicamente; a queste debbono esserne aggiunte altre, dette di comodo, giacch\xc3\xa9 riferite, di fatto, non a governi autoctoni, o comunque derivanti dal Paese, bens\xc3\xac frutto di invasioni o di raggiungimento del potere da parte di regnanti stranieri. Avremo perci\xc3\xb2 una XXXI dinastia, costituita da re persiani, una XXXII dinastia macedone, che annovera un solo sovrano, Alessandro Magno, e una XXXIII dinastia, meglio nota come Dinastia tolemaica, nata dallo smembramento dell\'impero di Alessandro.\nAnche molti imperatori romani, occupato l\'Egitto, non disdegnarono di assumere il titolo di faraone con trascrizione geroglifica del proprio nome.\n\n'
"Il conflitto arabo-israeliano (in arabo: \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb5\xd8\xb1\xd8\xa7\xd8\xb9 \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xb9\xd8\xb1\xd8\xa8\xd9\x8a \xd8\xa7\xd9\x84\xd8\xa5\xd8\xb3\xd8\xb1\xd8\xa7\xd8\xa6\xd9\x8a\xd9\x84\xd9\x8a\xe2\x80\x8e, al-\xe1\xb9\xa2ir\xc4\x81\xca\xbf al-\xca\xbfarab\xc4\xab al-isr\xc4\x81\xca\xbe\xc4\xabl\xc4\xab, in ebraico: \xd7\x94\xd7\xa1\xd7\x9b\xd7\xa1\xd7\x95\xd7\x9a \xd7\x94\xd7\x99\xd7\xa9\xd7\xa8\xd7\x90\xd7\x9c\xd7\x99-\xd7\xa2\xd7\xa8\xd7\x91\xd7\x99\xe2\x80\x8e?, ha-sikhsukh ha-israeli-aravi) \xc3\xa8 un conflitto politico-militare che vede contrapposti lo Stato di Israele da una parte e i palestinesi e gli Stati arabi circostanti dall'altra.\nLe radici del conflitto risiedono nella nascita del sionismo e del nazionalismo palestinese verso la fine del diciannovesimo secolo. Il territorio geografico della Palestina, allora sotto il dominio turco-ottomano, era infatti considerato allo stesso tempo dal movimento sionista come patria storica del popolo ebraico e dal movimento nazionalista palestinese come territorio appartenente ai suoi abitanti arabi palestinesi. Il conflitto tra ebrei e arabi palestinesi nel mandato britannico della Palestina inizi\xc3\xb2 negli anni venti del Novecento. La fase principale del conflitto su larga scala tra Israele e gli Stati arabi ebbe luogo dal 1948, anno della proclamazione dello Stato di Israele, al 1973, e fu costituita da una serie di guerre arabo-israeliane: la guerra del 1948, la guerra di Suez del 1956, la guerra dei sei giorni del 1967 e la guerra del Kippur del 1973.\nAccordi di pace sono stati firmati tra Israele ed Egitto nel 1979 e tra Israele e Giordania nel 1994, cosicch\xc3\xa9 il conflitto si \xc3\xa8 tramutato nel corso degli anni da conflitto arabo-israeliano su larga scala a un pi\xc3\xb9 localizzato conflitto israelo-palestinese (anche detto questione palestinese), incentrato sul mutuo riconoscimento di sovranit\xc3\xa0 e indipendenza dello Stato di Israele e dello Stato di Palestina, proclamato nel 1988 sui territori palestinesi occupati da Israele nel 1967. Anche il conflitto israelo-palestinese \xc3\xa8 stato caratterizzato da una serie di guerre tra Israele e organizzazioni palestinesi come l'OLP e Hamas: la guerra del Libano del 1982, la prima e seconda intifada e ripetute guerre nella striscia di Gaza. Nonostante gli accordi di Oslo del 1993, che hanno portato al mutuo riconoscimento tra Israele e OLP e alla creazione dell'Autorit\xc3\xa0 Nazionale Palestinese, ed il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell'ONU nel 2012, un accordo di pace definitivo tra Israele e Palestina non \xc3\xa8 stato ancora raggiunto, mentre proseguono ad intermittenza sia le ostilit\xc3\xa0, sia i negoziati di pace.\n\n"
"La Chiesa cattolica sira \xc3\xa8 una Chiesa sui iuris patriarcale in comunione con la Chiesa cattolica. \xc3\x88 formata dai fedeli della Chiesa degli ortodossi siriaci che si sono riuniti con Roma a partire dal 1783, conservando la loro lingua, il loro rito (siriaco-occidentale) e la loro legislazione ecclesiastica.\nLa Chiesa ha una propria gerarchia, sotto l'autorit\xc3\xa0 di un patriarca, che porta il titolo di Patriarca di Antiochia dei Siri. Dal 20 gennaio 2009 il patriarca \xc3\xa8 Mar Ephrem Joseph Younan (gi\xc3\xa0 vescovo della diocesi di \xc2\xabNostra Signora della Liberazione per gli Stati Uniti ed il Canada\xc2\xbb), che ha assunto il nome di Mar Ignatius Joseph III Younan. La sede \xc3\xa8 a Beirut (Libano), ma la maggior parte dei fedeli vivono in Iraq (42.000) e in Siria (26.000), mentre 55.000 vivono nella diaspora.\nIl titolo di patriarca di Antiochia \xc3\xa8 molto disputato ed \xc3\xa8 portato, oltre che dal Patriarca siro-cattolico, da altri quattro capi di Chiese cristiane.\n\n"
"Il Cristianesimo in Medio Oriente ha una storia che risale fino al I secolo, alle stesse origini di questa fede; ed \xc3\xa8 stata una delle principali religioni della regione dai tempi dell'impero romano d'Oriente nel IV secolo fino all'espansione islamica degli arabi nel corso del medio e tardo VII secolo. In Medio Oriente il Cristianesimo si caratterizza con le sue differenti credenze e tradizioni, rispetto ad altre parti del Vecchio mondo; i cristiani costituiscono a tutt'oggi il 5% della popolazione mediorientale, dal 20% che erano nei primi anni del XX secolo.\nIl numero dei cristiani in Medio Oriente \xc3\xa8 in significativo calo a causa di fattori quali i bassi tassi di natalit\xc3\xa0, se confrontati con quelli musulmani, assieme a tassi sproporzionalmente alti di emigrazione sia religiosa sia etnica, a volte provocata dalla persecuzione religiosa. Inoltre i disordini politici dell'area sono stati e continuano ad essere uno dei fattori pi\xc3\xb9 importanti che spingono gli indigeni cristiani mediorientali delle varie etnie a spostarsi verso terre pi\xc3\xb9 sicure e alla ricerca di stabilit\xc3\xa0 al di fuori dei loro paesi d'origine.\nLa recente diffusione dell'ideologia del salafismo e del jih\xc4\x81dismo, estranea ai valori tolleranti delle comunit\xc3\xa0 locali in Siria e in Egitto, ha anche svolto un ruolo nella pluridecennale ma incerta esistenza pacifica dei cristiani.In proporzione il Libano ha il pi\xc3\xb9 alto tasso di presenza cristiana nel suo territorio, dove la percentuale \xc3\xa8 compresa tra il 39 e il 40,5%, seguito dall'Egitto con il 10% di cristiani, soprattutto copti. Il pi\xc3\xb9 grande gruppo cristiano in Medio Oriente \xc3\xa8 quello costituito dai copti di lingua araba i quali ammontano a 6-11 milioni di persone, anche se fonti copte sostengono una cifra pi\xc3\xb9 vicina ai 12-16 milioni di aderenti: i copti risiedono principalmente in terra egiziana, ma se ne trovano anche in Sudan e in Libia, con piccole comunit\xc3\xa0 sparse in Israele, Cipro, Giordania, Libano e Tunisia.\nIl secondo pi\xc3\xb9 grande gruppo cristiano \xc3\xa8 quello dei maroniti, cattolici anch'essi di lingua araba, che assommano ad 1,1-1,2 milioni in tutta la regione, ma concentrati principalmente all'interno del suolo libanese; alcuni maroniti rifiutano un'identit\xc3\xa0 etnica araba in favore di un patrimonio pre-arabo, cananeo o aramaico, a cui la maggior parte della popolazione libanese appartiene. In Israele, i maroniti vengono classificati come etnicamente siriaci/aramei e non come libanesi (insieme con le pi\xc3\xb9 piccole popolazioni cristiane di lingua aramaica di siro-ortodossi (vedi Chiesa ortodossa siriaca) e greco-cattolici (vedi Chiesa cattolica greca di rito bizantino)).\nGli arabi cristiani, che per lo pi\xc3\xb9 discendono da trib\xc3\xb9 arabe cristianizzate, sono principalmente seguaci delle chiese ortodosse orientali (non calcedonesi) e se ne contano pi\xc3\xb9 di 1,5 milioni di unit\xc3\xa0; tra i cattolici, quelli di rito latino sono minoritari: la maggior parte dei cattolici sono, oltre che maroniti, anche melchiti, siriani e siro-malankaresi di rito antiocheno, siro-malabaresi e caldei (originari dell'Iraq) di rito caldeo, e armeni. I seguaci del protestantesimo sono circa 400.000.\n\n"
'La guerra del Kippur o guerra dello Yom Kippur (in arabo \xd8\xad\xd8\xb1\xd8\xa8 \xd8\xa3\xd9\x83\xd8\xaa\xd9\x88\xd8\xa8\xd8\xb1, \xe1\xb8\xa4arb Okt\xc5\x8dber o \xd8\xad\xd8\xb1\xd8\xa8 \xd8\xaa\xd8\xb4\xd8\xb1\xd9\x8a\xd9\x86, \xe1\xb8\xa4arb Tishr\xc4\xabn; in ebraico \xd7\x9e\xd7\x9c\xd7\x97\xd7\x9e\xd7\xaa \xd7\x99\xd7\x95\xd7\x9d \xd7\x94\xd7\x9b\xd7\x99\xd7\xa4\xd7\x95\xd7\xa8\xd7\x99\xd7\x9d, Milhemet Yom HaKipurim), nota altres\xc3\xac come guerra del Ramadan (in arabo: \xd8\xad\xd8\xb1\xd8\xa8 \xd8\xb1\xd9\x85\xd8\xb6\xd8\xa7\xd9\x86), guerra d\'ottobre (in arabo: \xd8\xad\xd8\xb1\xd8\xa8 \xd8\xaa\xd8\xb4\xd8\xb1\xd9\x8a\xd9\x86) o guerra israelo-araba del 1973, fu un conflitto armato combattuto dal 6 al 25 ottobre 1973 tra una coalizione araba, composta principalmente da Egitto e Siria, e Israele.\nQuarta guerra arabo-israeliana, il conflitto ebbe inizio con l\'attacco improvviso degli eserciti dell\'Egitto e della Siria che colse di sorpresa la dirigenza politico-militare israeliana e mise in forte difficolt\xc3\xa0 le forze armate di Israele. Le truppe egiziane, ben equipaggiate con missili sovietici anticarro e anti-aerei, attraversarono con successo il canale di Suez e respinsero con forti perdite i primi, affrettati contrattacchi israeliani, mentre contemporaneamente le forze siriane penetravano con forze corazzate nel Golan. \nGli israeliani si trovarono in grande difficolt\xc3\xa0 e si temette un crollo soprattutto nel Golan; nella seconda parte della guerra tuttavia le unit\xc3\xa0 corazzate israeliane riuscirono a passare alla controffensiva, respinsero i siriani e penetrarono in Egitto, riattraversando a sorpresa il canale. L\'intervento delle due superpotenze, Stati Uniti e Unione Sovietica, riusc\xc3\xac a evitare un\'escalation del conflitto, e dopo alcune fasi drammatiche che fecero temere un conflitto globale, impose un "cessate il fuoco" alle parti in lotta.\nLa guerra termin\xc3\xb2 quindi senza esiti risolutivi dal punto di vista militare ma segn\xc3\xb2 un importante successo politico e propagandistico per gli arabi che si dimostrarono in grado di mettere in difficolt\xc3\xa0 Israele. Nello stato ebraico l\'andamento della guerra e soprattutto la sorpresa iniziale, innescarono forti polemiche politiche che culminarono con le dimissioni del primo ministro Golda Meir, del Ministro della Difesa Moshe Dayan e del capo di stato maggiore David Elazar.\nLa guerra inoltre avr\xc3\xa0 pesanti conseguenze nell\'economia e nella politica di molti Paesi, per la decisione dei paesi arabi associati all\'OPEC (l\'organizzazione dei paesi esportatori di petrolio) di sostenere l\'azione di Egitto e Siria tramite robusti aumenti del prezzo del barile ed embargo nei confronti dei paesi maggiormente filo-israeliani; atto che diede il via alla crisi petrolifera che provocher\xc3\xa0, a partire dalla fine del 1973 e per tutti gli anni settanta almeno, notevoli ripercussioni economiche e sociali in quasi tutto il mondo.\n\n'