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Titolo uniforme: Pratolini, Vasco. Metello
Pubblicazione: Milano : A. Mondadori, 1976
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: it
"Metello \xc3\xa8 un romanzo storico di Vasco Pratolini scritto nel 1952 ma pubblicato nel 1955. \xc3\x88 il primo libro della trilogia Una storia italiana, che comprende anche i successivi Lo scialo e Allegoria e derisione. \nMetello \xc3\xa8 un romanzo storico di formazione che seguendo le vicende di un eroe popolare abbraccia un arco di tempo che va dal 1875 al 1902, il periodo forse pi\xc3\xb9 difficile e complesso della storia italiana dopo l'Unit\xc3\xa0: gli anni delle violente repressioni governative nei confronti degli operai, che organizzandosi per la prima volta in sindacati, assumono progressiva e decisa coscienza dei propri diritti, si identificano in un partito unitario e scoprono una nuova arma: lo sciopero.\n\n"
"Metello \xc3\xa8 un film del 1970 diretto da Mauro Bolognini, tratto dall'omonimo romanzo di Vasco Pratolini.\nPresentato in concorso al 23\xc2\xba Festival di Cannes, valse a Ottavia Piccolo il premio per la migliore interpretazione femminile.Massimo Ranieri, essendo napoletano, venne doppiato con cadenza fiorentina da Rodolfo Baldini.\nMassimo Ranieri si ruppe il braccio destro durante le riprese e invitato al programma Canzonissima,condotto da Johnny Dorelli dove canto O sole mio si present\xc3\xb2 con un\xe2\x80\x99ingessatura.\n\n"
'Metello Mori (Roma, 15 dicembre 1976) \xc3\xa8 un doppiatore e direttore del doppiaggio italiano.\n\n'
"I Caecilii Metelli (Cecili Metelli) furono un ramo della gens Caecilia, una delle pi\xc3\xb9 importanti e ricche famiglie dell'antica Roma durante la fase repubblicana. La gens era considerata nobile nonostante avesse origine plebea e non patrizia. I Caecilii Metelli esercitarono un grande potere dal III secolo a.C. sino alla fine della Repubblica, ricoprendo ogni ufficio del cursus honorum e importanti ruoli militari. Importanti membri della gens furono:\n\nQuinto Cecilio (Quintus Caecilius), tribuno della plebe nel 316 a.C.\nLucio Cecilio Metello Denter (Lucius Caecilius Metellus Denter), console nel 284 a.C., morto in battaglia contro i Senoni ad Arretium nello stesso anno\nLucio Cecilio Metello (Lucius Caecilius Metellus), console nel 251 a.C. e nel 247 a.C., ricopr\xc3\xac la carica di pontifex maximus. Mor\xc3\xac nel 221 a.C.\nMarco Cecilio Metello (Marcus Caecilius Metellus), figlio di Lucio Cecilio Metello, ricopr\xc3\xac diverse cariche pubbliche.\nQuinto Cecilio Metello (Quintus Caecilius Metellus), console nel 206 a.C.\nQuinto Cecilio Metello Macedonico (Quintus Caecilius Metellus Macedonicus). Primo figlio di Quinto Cecilio Metello, fu un brillante generale e combatt\xc3\xa9 la quarta guerra macedonica assicurandosi nel 146 a.C. l'annessione della Macedonia come provincia romana: da questo episodio deriva il soprannome Macedonico. Venne eletto console nel 143 a.C. e censore nel 131 a.C. Durante la sua carica censoria, Macedonico propose di rendere obbligatorio per i Romani il matrimonio, ma la legge non venne mai applicata. Mor\xc3\xac nel 115 a.C.\nLucio Cecilio Metello Calvo (Lucius Caecilius Metellus Calvus), console nel 142 a.C.\nQuinto Cecilio Metello Balearico (Quintus Caecilius Metellus Balearicus), console nel 123 a.C. e censore nel 120 a.C.\nLucio Cecilio Metello Dalmatico (Lucius Caecilius Metellus Dalmaticus), console nel 119 a.C., pontefice massimo nel 115 a.C., padre di Cecilia Metella Dalmatica\nLucio Cecilio Metello Diademato (Lucius Caecilius Metellus Diadematus), console nel 117 a.C. e censore nel 115 a.C.\nMarco Cecilio Metello (Marcus Caecilius Metellus), console nel 115 a.C.\nGaio Cecilio Metello Caprario (Gaius Caecilius Metellus Caprarius), console nel 113 a.C. e censore nel 102 a.C.\nQuinto Cecilio Metello Numidico (Quintus Caecilius Metellus Numidicus), secondo figlio di Metello Calvo\nGaio Cecilio Metello (Gaius Caecilius Metellus), figlio di Gaio Cecilio Metello e console nel 102 a.C.\nQuinto Cecilio Metello Nepote (Quintus Caecilius Metellus Nepos), figlio di Balearico, venne eletto console nel 98 a.C. Uno dei pochi aspetti noti della sua vita \xc3\xa8 la circostanza in cui spos\xc3\xb2 Licina Crassa, la madre di suo figlio. Licina era sposata con un altro uomo, Quinto Mucio Scevola, quando iniziarono una relazione. Una volta scoperti, Licina venne emarginata e ripudiata per adulterio ma Metello Nepote, piuttosto che perderla, divorzi\xc3\xb2 da sua moglie e la spos\xc3\xb2 dopo meno di una settimana. Questa scandalosa vicenda venne trattata da numerosi scrittori antichi.\nQuinto Cecilio Metello Pio (Quintus Caecilius Metellus Pius) fu l'unico figlio di Metello Numidico. Inizi\xc3\xb2 la carriera militare come legatus di Lucio Cornelio Silla nella guerra sociale. Quando Silla venne cacciato da Roma gli rimase fedele e lo segu\xc3\xac in Africa. Nell'83 a.C. ritorn\xc3\xb2 insieme a lui a Roma e lo aiut\xc3\xb2 durante la guerra civile che vide Silla uscire vincitore. Diventato dittatore lo ricompens\xc3\xb2 per i suoi servigi con il titolo di pontifex maximus. Venne eletto console nell'80 a.C. per poi essere inviato come proconsole nelle province della Spagna. Fino al 72 a.C. rimase in Iberia a combattere contro Quinto Sertorio, aiutato dal 77 a.C. da Gneo Pompeo Magno. Dopo la sconfitta di Quinto Sertorio torn\xc3\xb2 a Roma, dove celebr\xc3\xb2 un trionfo per le sue vittorie in Spagna. Mor\xc3\xac nel 63 a.C. Per via delle sue imprese militari Metello Pio ricevette il rispetto degli storici militari romani, in particolare da Sesto Giulio Frontino, che lo cita spesso nel suo libro Strategemata.\nQuinto Cecilio Metello Cretico (Quintus Caecilius Metellus Creticus), console nel 69 a.C. figlio di Gaio Caecilio Metello Capraio\nLucio Cecilio Metello (Lucius Caecilius Metellus), console nel 68 a.C.\nQuinto Cecilio Metello Celere (Quintus Caecilius Metellus Celer), console nel 60 a.C. e morto nel 59 a.C., probabilmente avvelenato da sua moglie Clodia\nQuinto Cecilio Metello Nepote Minore (Quintus Caecilius Metellus Nepos Iunior), console nel 57 a.C.\nQuinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica (Quintus Caecilius Metellus Pius Scipio Nasica), conosciuto anche come Metello Scipione, fu console nel 52 a.C. Figlio adottivo di Metello Pio, combatt\xc3\xa9 con lui contro Quinto Sertorio. Divenne suocero di Gneo Pompeo Magno. Comand\xc3\xb2 l'esercito repubblicano nella battaglia di Tapso e venne ucciso in battaglia dalle legioni comandate da Giulio Cesare.\nQuinto Cecilio Metello Cretico Silano, console nel 7 d.C.Le donne della gens venivano sempre chiamate Cecilia Metella, in accordo con la tradizione romana. Per distinguerle solitamente veniva dato loro il cognome del padre declinato in una forma femminile. Tra queste vengono ricordate:\n\nCecilia Metella Dalmatica (Caecilia Metella Dalmatica), moglie di Marco Emilio Scauro e di Lucio Cornelio Silla in un secondo tempo\nCecilia Metella Calva (Caecilia Metella Calva), madre di Lucio Licinio Lucullo\nCecilia Metella Balearica Maggiore (Caecilia Metella Balearica Maior), vergine vestale\nCecilia Metella Balearica Minore (Caecilia Metella Balearica Minor), madre di Publio Clodio Pulcro\nCecilia Metella Celere (Caecilia Metella Celer)\n\n"
"Clodia Pulcra (in latino: Clodia Pulchra; 94 a.C. circa \xe2\x80\x93 post 45 a.C.), nata con il nome patrizio di Claudia Pulcra e nota semplicemente come Clodia, \xc3\xa8 stata una nobildonna romana del I secolo a.C., figlia di Appio Claudio Pulcro console nel 79 a.C. e di Cecilia Metella Balearica minore, sorella di Publio Clodio Pulcro e moglie del proconsole Quinto Cecilio Metello Celere. \nOltre al tribuno della plebe Publio Clodio Pulcro e a due fratelli Appio Claudio e Gaio Claudio, aveva una sorella maggiore, Clodia Terzia, moglie di Quinto Marcio Re e una sorella minore, Clodia Quinta, moglie del generale Lucullo.\nSeguendo le scelte populiste del fratello mut\xc3\xb2 il proprio nome da Claudia in Clodia, secondo la pronuncia popolare del nome che prevedeva la chiusura delle vocali; e con tale secondo nome \xc3\xa8 nota alla storia e citata dall'oratore Cicerone nel suo epistolario.\nSecondo quanto riferisce Apuleio, la Lesbia di Catullo, cos\xc3\xac chiamata in onore di Saffo, poetessa dell'isola greca di Lesbo, \xc3\xa8 da identificare con una Clodia. Il poeta prefer\xc3\xac cantare del suo amore per questa donna senza riferirne il nome. Nell'Ottocento lo studioso tedesco Ludwig Schwabe identific\xc3\xb2 Lesbia con Clodia Metelli nella sua ricostruzione della vita del poeta; pi\xc3\xb9 recentemente \xc3\xa8 stato sostenuto che non si possa sapere se Lesbia sia stata Clodia Metelli o una delle sue sorelle.Clodia \xc3\xa8 protagonista dell'orazione Pro Caelio di Cicerone. Difendendo Marco Celio Rufo contro accuse gravi de vi (di sovversione violenta contro l'ordine pubblico), il grande oratore sosteneva che tutte queste accuse fossero fondate su nulla di pi\xc3\xb9 che la vanit\xc3\xa0 ferita di Clodia, che era stata abbandonata dal suo amante Celio. In questo testo Clodia viene ritratta come una matrona dell'alta aristocrazia, che vive la vita godereccia di una prostituta.\nAbile amministratrice dei propri beni dopo la morte di Metello Celere, Clodia \xc3\xa8 citata un'ultima volta da Cicerone fra maggio e luglio del 45 a.C. quando \xc3\xa8 intenzionato a comprare gli horti Clodiae sulle rive del Tevere; si rivolge all'amico Attico perch\xc3\xa9 faccia da intermediario e compri i giardini.\nDal matrimonio con Metello Celere Clodia ebbe almeno una figlia; Cecilia Metella (nata attorno al 70 a.C.), che spos\xc3\xb2 nel 53 a.C. Publio Cornelio Lentulo Spintere; come la madre si distinse per la vita licenziosa e i molti adulteri. Fra questi il pi\xc3\xb9 noto fu quello con Publio Cornelio Dolabella, genero di Cicerone, che port\xc3\xb2 nel 45 a.C. al divorzio di Lentulo dalla stessa Metella. Altri amori di Metella furono il poeta Ticida, che scrisse di Metella chiamandola Perilla, e Esopo, un ricco cavaliere, che fu fedele cliente della gens dei Cecili Metelli.\n\n"