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Pubblicazione: Firenze : Sadea : Sansoni, ©1965
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'La Cappella Sistina (Latino: Sacellum Sixtinum), dedicata a Maria Assunta in Cielo, \xc3\xa8 la principale cappella del palazzo apostolico, nonch\xc3\xa9 uno dei pi\xc3\xb9 famosi tesori culturali e artistici della Citt\xc3\xa0 del Vaticano, inserita nel percorso dei Musei Vaticani. Fu costruita tra il 1475 e il 1481 circa, all\'epoca di papa Sisto IV della Rovere, da cui prese il nome.\n\xc3\x88 conosciuta in tutto il mondo sia per essere il luogo nel quale si tengono il conclave e altre cerimonie ufficiali del papa (in passato anche alcune incoronazioni papali), sia per essere decorata da opere d\'arte tra pi\xc3\xb9 le pi\xc3\xb9 conosciute e celebrate della civilt\xc3\xa0 artistica occidentale, tra le quali spiccano i celeberrimi affreschi di Michelangelo, che ricoprono la volta (1508-1512 circa) e la parete di fondo (del Giudizio universale) sopra l\'altare (1535-1541 circa).\n\xc3\x88 considerata forse la pi\xc3\xb9 completa e importante di quella \xc2\xabteologia visiva, che \xc3\xa8 stata chiamata Biblia pauperum\xc2\xbb. Le pareti sono decorate da una serie di affreschi di alcuni dei pi\xc3\xb9 grandi artisti italiani della seconda met\xc3\xa0 del Quattrocento (Sandro Botticelli, Pietro Perugino, Pinturicchio, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Piero di Cosimo, Cosimo Rosselli e altri).\nEsiste anche una "Cappella Sistina" nella basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, edificata da Sisto V, e una nella cattedrale di Savona, fatta edificare da Sisto IV come mausoleo per i propri genitori.\n\n'
'La volta della Cappella Sistina contiene un celeberrimo ciclo di affreschi di Michelangelo Buonarroti, realizzato nel 1508-1512 e considerato uno dei capolavori assoluti e pi\xc3\xb9 importanti dell\'arte occidentale. Commissionato da papa Giulio II fu un\'immane sfida per l\'artista che, oltre a non sentire la pittura come arte a lui pi\xc3\xb9 congeniale (si dichiar\xc3\xb2 sempre scultore), termin\xc3\xb2 la complessa decorazione di quasi 500 m\xc2\xb2 a tempo di record e quasi in solitaria.\nIl ciclo di affreschi completava iconologicamente le Storie di Ges\xc3\xb9 e di Mos\xc3\xa8 realizzate da un team di pittori (tra cui Botticelli, Ghirlandaio, Perugino, Signorelli e Cosimo Rosselli) nel 1481-1482, al tempo di Sisto IV; Michelangelo dipinse infatti sulla volta le storie dell\'umanit\xc3\xa0 "ante legem", cio\xc3\xa8 prima che Dio inviasse le Tavole della Legge a Mos\xc3\xa8.\n\n'
"Michelangelo Buonarroti (Caprese, 6 marzo 1475 \xe2\x80\x93 Roma, 18 febbraio 1564) \xc3\xa8 stato uno scultore, pittore, architetto e poeta italiano.\nProtagonista del Rinascimento italiano, gi\xc3\xa0 in vita fu riconosciuto come uno dei pi\xc3\xb9 grandi artisti di tutti i tempi. Personalit\xc3\xa0 tanto geniale quanto irrequieta, il suo nome \xc3\xa8 legato ad alcune delle pi\xc3\xb9 maestose opere dell'arte occidentale tra cui si devono senz'altro citare il David, il Mos\xc3\xa8, la Piet\xc3\xa0 del Vaticano, la Cupola di San Pietro e il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina, tutti considerati traguardi insuperabili dell'ingegno creativo. \nLo studio delle sue opere segn\xc3\xb2 le generazioni successive dando vita, con altri modelli, al manierismo.\n\n"
"Le lunette della Cappella Sistina sono una serie di affreschi di Michelangelo Buonarroti, databili al 1508-1512. Esse coronano le pareti della cappella, a ridosso della volta. Pur non facendone fisicamente parte, esse sono in genere assimilate alla volta negli studi, poich\xc3\xa9 facenti parte del medesimo programma iconografico e della stessa fase esecutiva. Poste al di sopra degli archi delle finestre, sono oggi quattordici, dopo che due di esse, sulla parete dell'altare, vennero distrutte dallo stesso Michelangelo nel 1537 per fare spazio al Giudizio Universale. Sono dedicate alle quaranta generazioni degli Antenati di Cristo, riprese dal Vangelo di Matteo."
"Il Giudizio universale (1535-1541) \xc3\xa8 un affresco di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1535 e il 1541 su commissione di Papa Clemente VII per decorare la parete dietro l'altare della Cappella Sistina, una delle pi\xc3\xb9 grandiose rappresentazioni della parusia, ovvero dell'evento dell'ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio, nonch\xc3\xa9 uno dei pi\xc3\xb9 grandi capolavori dell'arte occidentale.\nL'opera segn\xc3\xb2 la fine di un'epoca e costitu\xc3\xac uno spartiacque della storia dell'arte e del pensiero umano: all'uomo forte e sicuro dell'Umanesimo e del primo Rinascimento, che Michelangelo stesso aveva esaltato negli Ignudi della volta, subentra una visione caotica e angosciata che investe tanto i dannati quanto i beati, nella totale mancanza di certezze che rispecchia la deriva e le insicurezze della nuova epoca."
"La Breve ma veridica storia della pittura italiana \xc3\xa8 un saggio di Roberto Longhi sulla storia dell'arte italiana. L'opera fa parte delle opere giovanili dello studioso, ma riveste una grande importanza nel panorama storico-critico dell'arte europea per le nuove idee che vi si trovano pubblicate, che si ritrovano negli scritti successivi di Longhi e influenzarono tutta la critica successiva.\n\n"