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Pubblicazione: Bologna, 1966
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese:
Fa parte di: Opere / Dante Alighieri ; a cura di Manfredi Porena e Mario Pazzaglia
'La monarchia \xc3\xa8 una forma di governo in cui la carica di capo di Stato \xc3\xa8 esercitata da una sola persona, come suggerisce l\'etimologia del lemma (dal latino tardo monarcha(m), che \xc3\xa8 dal greco mon\xc3\xa1rchis, composto di m\xc3\xb3nos (\xce\xbc\xcf\x8c\xce\xbd\xce\xbf\xcf\x82) "solo, unico" e arch\xc3\xacs, da \xc3\xa1rch\xc5\x8d (\xe1\xbc\x84\xcf\x81\xcf\x87\xcf\x89), "governare, comandare"), per tutta la durata della sua vita o fino alla sua rinuncia (abdicazione). \nQuesta figura \xc3\xa8 il monarca ed \xc3\xa8 considerato un membro a parte rispetto al resto delle persone dello Stato che sono suoi sudditi. Quando il monarca cessa le sue funzioni viene sostituito da uno nuovo, solitamente secondo un criterio ereditario nel contesto di una stessa famiglia, detta dinastia; si parla dunque di successione al trono. Ci\xc3\xb2 nonostante non mancano casi di elezione, come nel Sacro Romano Impero e in Haiti, o casi di adozione. Talvolta la successione dinastica avviene alla morte di un primo monarca eletto, come accadde in Svezia per l\'attuale casa regnante.'
'L\'assolutismo monarchico \xc3\xa8 una teoria politica che sostiene che una persona, generalmente un monarca, debba detenere i poteri legislativo, esecutivo e giudiziario esercitati in maniera assoluta. Questo \xc3\xa8 giustificato dal concetto di "diritto divino dei re", che implica che l\'autorit\xc3\xa0 di un governante derivi direttamente da Dio, formando una "monarchia teocratica".\nProprio per questo motivo la monarchia assoluta si contrappone a quella costituzionale, dove i poteri del re sono limitati dalla Costituzione, che sancisce i diritti dei cittadini. Nella sua accezione regia, per\xc3\xb2, il termine non va confuso con la tirannide: il tiranno \xc3\xa8 colui che governa senza legittimit\xc3\xa0 n\xc3\xa9 limiti, mentre il monarca assoluto \xc3\xa8 tenuto a rispettare varie norme sociali e religiose.\nIl termine "assoluto" deriva dall\'unione dei due termini latini ab ("da") e il participio passato solutum ("sciolto") , ovvero sciolto da ogni costrizione esterna. Quindi il sovrano assoluto \xc3\xa8 colui che pu\xc3\xb2 esercitare liberamente il proprio potere.\n\n'
'Il De Mon\xc3\xa0rchia \xc3\xa8 un saggio politico in latino di Dante Alighieri, formato in tre trattati.\nCon questo testo il poeta volle intervenire su uno dei temi pi\xc3\xb9 "caldi" della sua epoca: il rapporto tra il potere temporale (rappresentato dall\'imperatore) e l\'autorit\xc3\xa0 religiosa (rappresentata dal papa). Dante, dalla sua posizione di guelfo moderato (appartenente alla corrente dei "bianchi", che, pur sostenendo generalmente il papa, aveva lottato contro la corrente dei "neri" per difendere l\'autonomia del Comune fiorentino dalle pretese temporali di Bonifacio VIII), aderisce alla teoria dei due soli e afferma che i due poteri sono ciascuno indipendenti e sovrani nella propria sfera di competenza. Dante sostiene la necessit\xc3\xa0 di coesistenza tra papa e imperatore, i quali, per il pensatore fiorentino, dovevano entrambi avere la loro sede in Italia, in particolare a Roma, e non oltralpe.\nSecondo la cronologia pi\xc3\xb9 accreditata il De Monarchia fu composto negli anni 1312-13, cio\xc3\xa8 al tempo della discesa di Enrico VII di Lussemburgo in Italia; secondo altri, bisognerebbe anticipare almeno al 1308 la data di composizione; altri ancora, infine, posticipano la composizione del trattato al 1318, pochi anni prima della morte dell\'autore (1321).\n\n'
"Monarchia asburgica \xc3\xa8 un termine storiografico convenzionale per designare l'insieme degli Stati governati dal ramo austriaco della Casa d'Asburgo e poi dalla Casa d'Asburgo-Lorena, sia interni che esterni al Sacro Romano Impero. Diversamente dalla corona imperiale \xe2\x80\x93 che era assegnata tramite elezione, venendo cinta dal capo del casato asburgico quasi ininterrottamente dal 1438 alla fine dell'Impero nel 1806 \xe2\x80\x93 la sovranit\xc3\xa0 sugli Stati che componevano la monarchia asburgica si trasmetteva per via ereditaria. Spesso ci si riferisce a tale entit\xc3\xa0 utilizzando la sineddoche Austria, poich\xc3\xa9 l'Arciducato d'Austria e la sua capitale Vienna ne rappresentavano il centro politico.\nLa monarchia si svilupp\xc3\xb2 dalle terre ereditarie degli Asburgo (per lo pi\xc3\xb9 le moderne Austria e Slovenia), accumulate dal 1278. La monarchia crebbe nel 1526, quando l'arciduca Ferdinando, il fratello minore di Carlo V, fu eletto re di Boemia e di Ungheria a seguito della morte di Luigi II, il re di questi due Paesi, caduto in battaglia contro i turchi alla battaglia di Moh\xc3\xa1cs. Da quel momento la monarchia crebbe fino al livello in cui poteva governare su pi\xc3\xb9 di mezza Europa, costituendo cos\xc3\xac uno dei pi\xc3\xb9 lampanti esempi di monarchia composita, ossia monarchia costituita da territori tra loro non contigui territorialmente.\nNel 1804 l'imperatore Francesco II, presagendo il prossimo scioglimento del Sacro Romano Impero, per non perdere il titolo di imperatore fuse gli Stati della monarchia asburgica nell'Impero austriaco, che nel 1867 si trasform\xc3\xb2 nell'Impero austro-ungarico, caduto nel 1919."
'La storia della letteratura latina ha inizio convenzionalmente intorno al 240 a.C., con la prima rappresentazione di una fabula per opera di Livio Andronico.\n\n'