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Serie: Edizioni speciali
'Robert Rive (Breslavia, 1825 circa \xe2\x80\x93 Napoli, dopo il 1889) \xc3\xa8 stato un fotografo francese.\n\n'
"Alphonse Bernoud (Meximieux, 4 febbraio 1820 \xe2\x80\x93 Lione, 24 novembre 1889) \xc3\xa8 stato un fotografo francese.\nPioniere della fotografia, Bernoud abbandon\xc3\xb2 la Francia per raggiungere l'Italia, ove la sua fama raggiunse ben presto gli alti ranghi della societ\xc3\xa0 italiana, tanto da diventare il fotografo della corte dei Borbone prima, e successivamente di Casa Savoia. Immediatamente dopo il terremoto, intorno al 20 dicembre 1857, intraprese una spedizione nelle zone colpite dal terremoto del 1857 in Basilicata, realizzando cos\xc3\xac il primo reportage fotografico di un terremoto al mondo. Gran parte delle fotografie din questo terremoto si devono a lui, anche se Robert Mallet - l'ingegnere irlandese ch studi\xc3\xb2 sul terreno questo terremoto - commission\xc3\xb2 un'altra campagna fotografica a Claude Grillet, nel marzo del 1858. Bernoud condusse altre tre campagne fotografiche del terremoto partendo rispettivamente il 29 dicembre 1857, il 12 gennaio e il 26 maggio 1858.\nBernoud \xc3\xa8 altres\xc3\xac noto per aver immortalato numerosi briganti dopo l'unit\xc3\xa0 d'Italia, sia vivi che morti. Una collezione di scatti sul brigantaggio fu esposta nelle vetrine del suo atelier, in via Toledo a Napoli.\n\n"
"Wilhelm von Gloeden, o von Gl\xc3\xb6den, detto il barone Guglielmo (Wismar, 16 settembre 1856 \xe2\x80\x93 Taormina, 16 febbraio 1931), \xc3\xa8 stato un fotografo tedesco che lavor\xc3\xb2 soprattutto in Italia.\n\nNoto soprattutto per i suoi studi di nudo maschile in ambiente pastorale di ragazzi siciliani, che fotografava assieme ad anfore o costumi ispirati all'antica Grecia, per suggerire una collocazione idilliaca nell'antichit\xc3\xa0 che rimanda all'Arcadia.\nDa un punto di vista moderno, il suo lavoro \xc3\xa8 notevole per il suo uso sapiente e controllato dell'illuminazione, cos\xc3\xac come per l'elegante messa in posa dei suoi modelli. Alla perfezione artistica dei suoi lavori contribuirono anche l'uso innovativo dei filtri fotografici e di lozioni per la pelle di sua invenzione, una miscela di latte, olio d'oliva e glicerina per mascherare le imperfezioni della pelle.\n\n"
"Messina (AFI: [mes\xcb\x88si\xcb\x90na] ; Missina in siciliano; \xce\x9c\xce\xb5\xcf\x83\xcf\x83\xce\xae\xce\xbd\xce\xb7/\xce\x9c\xce\xb5\xcf\x83\xcf\x83\xce\xae\xce\xbd\xce\xb1 in greco) \xc3\xa8 un comune italiano di 226 055 abitanti capoluogo dell'omonima citt\xc3\xa0 metropolitana in Sicilia. Sorge nei pressi dell'estrema punta nordorientale della Sicilia (Capo Peloro) sullo stretto che ne porta il nome. Il suo porto, scalo dei traghetti per il continente, \xc3\xa8 il primo in Italia per numero di passeggeri in transito. Messina \xc3\xa8 importante e storica sede universitaria, la locale Studiorum Universitas fu fondata nel 1548 da Sant'Ignazio di Loyola.\nFondata dai Siculi con il nome di Zancle, che nella loro lingua significava falce, venne ripopolata da coloni della greci venendo rinominata Messana. Raggiunse l'apice della sua grandezza fra il tardo Medioevo e la met\xc3\xa0 del XVII secolo, quando contendeva a Palermo il ruolo di capitale del Regno di Sicilia. Messa a ferro e fuoco nel 1678 dopo una storica rivolta antispagnola che comport\xc3\xb2 l'annientamento della sua classe dirigente, venne gravemente danneggiata da un terremoto nel 1783. Fu assediata durante la rivoluzione siciliana del 1848 contro Ferdinando II di Borbone, subendo gravi danni. Nel 1908 un disastroso terremoto distrusse la citt\xc3\xa0 quasi per intero, provocando la morte di circa met\xc3\xa0 della popolazione. Ricostruita a partire dal 1912, spesso in stile Liberty, la citt\xc3\xa0 moderna si presenta con una maglia ordinata e regolare di vie ampie e rettilinee in direzione nord-sud.\n\n"
"L'Aquila (AFI: /\xcb\x88lakwila/, Aquila fino al 1863 e Aquila degli Abruzzi fino al 1939) \xc3\xa8 un comune italiano di 69 966 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Abruzzo. Si trova al centro della conca aquilana, lungo il fiume Aterno e alle pendici del Gran Sasso.\nLa citt\xc3\xa0 fu fondata nel 1254 in funzione anti-feudale da 99 castelli, piccoli agglomerati urbani nati in seguito alla caduta dell'Impero romano d'Occidente, che si federarono per costruire una grande citt\xc3\xa0. Distrutta poi da Manfredi di Sicilia, nel 1266 Aquila venne ricostruita come libero comune con Carlo I d'Angi\xc3\xb2. Amiternum e Forcona erano le due citt\xc3\xa0 anticamente presenti nei dintorni dell'attuale capoluogo che, in seguito alla fondazione di Aquila, persero importanza e decaddero.\nParte del Regno di Napoli e capoluogo prima dell'Abruzzo Ulteriore e poi dell'Abruzzo Ulteriore Secondo, nel XV secolo, grazie alla sua economia, Aquila divenne la seconda citt\xc3\xa0 dello stato per importanza, subito dopo Napoli. Sotto il dominio asburgico, tra il XVI e il XVII secolo, la citt\xc3\xa0 visse un periodo di altalenante crescita economica che venne per\xc3\xb2 bruscamente interrotta dal catastrofico terremoto del 1703, che per molti anni riport\xc3\xb2 la citt\xc3\xa0 nella decadenza. Conobbe infatti un nuovo sviluppo economico e culturale soltanto nell'Ottocento.\nNonostante i forti terremoti del 1315, del 1461, del 1703 e del 2009, in citt\xc3\xa0 \xc3\xa8 ancora presente un ampio patrimonio storico che mostra uno strato medievale testimoniato soprattutto dalla cinta muraria, uno rinascimentale che caratterizza numerosi palazzi e chiese e infine uno barocco e neoclassico dovuto alle ricostruzioni post sisma settecentesche.\nL'Aquila \xc3\xa8 sede di un giubileo annuale, la Perdonanza Celestiniana, istituita da papa Celestino V nel 1294 tramite la sua bolla pontificia Inter sanctorum solemnia e Patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO dal 2019.\n\n"