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Pubblicazione: [Firenze] : Centro Di, [2001]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, eng, Paese: IT
'L\'arte buddhista \xe2\x80\x93 con riferimento soprattutto all\'architettura, l\'incisione e la pittura in rapporto al Buddha, al Dharma ("insegnamento") e al Buddhismo in generale \xe2\x80\x93 ha sviluppato dagli albori circa 2.500 anni fa un complesso e molteplice sistema dell\'iconografia e del simbolismo. Ha avuto origine nel Subcontinente indiano nei secoli immediatamente successivi alla morte del personaggio storico Buddha Shakyamuni (ca. 563 fino al 483 a.C.).\n\n'
'L\'espressione arte islamica o arti islamiche comprende le arti prodotte a partire dall\'Egira (622 dell\'era cristiana) fino al XIX secolo da artisti (non necessariamente musulmani), che hanno vissuto in territori culturalmente legati alla religione dell\'Islam. Essa riguarda ambiti assai vari, dall\'architettura alla calligrafia, dalla pittura all\'arte ceramica, ecc.\nInizialmente l\'arte islamica si \xc3\xa8 ispirata a quella bizantina, a quella romana, a quella paleocristiana, a quella persiana ed a quella cinese.\nFin dall\'inizio l\'arte islamica pratica l\'astrazione e la stilizzazione delle forme che appartengono agli esseri viventi, sforzandosi di descrivere i valori spirituali dell\'uomo; evita il naturalismo, che include nella tradizione occidentale l\'uso dello spazio tridimensionale, della prospettiva e della modellistica della figura umana in luci e ombre.\nPu\xc3\xb2 essere suddivisa in vari periodi storici:\nquello iniziale detto degli Omayyadi (660-750);\nquello medio degli Abbasidi e quello della dinastia dei turchi Selgiuchidi (1100);\nquello dei Safavidi (1600);\nquello della rinascita dell\'arte sotto gli Ottomani.L\'arte islamica \xc3\xa8 tipicamente focalizzata sulla riproduzione della calligrafia araba. Pi\xc3\xb9 di rado essa si dedica a figure umane: ci\xc3\xb2 \xc3\xa8 dovuto alla sensibilit\xc3\xa0 religiosa dei musulmani, timorosi che alla riproduzione delle forme umane possa corrispondere il peccato di idolatria contro Allah, proibito dal Corano, e che nell\'arte come imitazione della natura si possa intravedere il tentativo di copiare l\'opera dello stesso Allah. Tale sensibilit\xc3\xa0 ebbe importanti effetti anche sull\'arte cristiana: in particolare, a ridosso della predicazione di Muhammad, sorse l\'eresia pauliciana, che pi\xc3\xb9 tardi avrebbe rappresentato l\'antesignana dell\'iconoclastia. Come si dir\xc3\xa0 meglio tra poco, non \xc3\xa8 per\xc3\xb2 vero che l\'arte islamica rifiuti in assoluto la rappresentazione delle figure umane, essendo tale limitazione valida soprattutto nei luoghi e nelle opere di tipo religioso e meno in quelli di carattere "profano".\nL\'arte islamica \xc3\xa8 essenzialmente l\'arte del bello, oltre ad essere un mezzo di culto.\nViene sviluppato l\'arabesco come stile ornamentale universale, stilizzazione di forme vegetali e soprattutto rappresentativo di temi geometrici e simboli presi in prestito dalla calligrafia, ma \xc3\xa8 nella costruzione delle moschee, dalla pianta simile a quella della casa del profeta Muhammad Salla Allahu ailay wa Sallam, come la Grande moschea di Cordova (785 d.C.), che si riproducono meglio che altrove i fondamenti dell\'arte islamica.Significativi e pregevoli, oltre ai mosaici, anche le pitture architettoniche come quella emblematica conservata nella Cappella Palatina, terminata intorno al 1140 a Palermo, i mausolei, luoghi di culto e di potere, la produzione di ceramiche, la lavorazione del vetro e del bronzo, i tappeti con i loro temi artistici legati alla natura. A mano a mano che le conquiste territoriali hanno aperto nuove conoscenze di arte in Asia, in Africa e in Europa, anche il gusto estetico si \xc3\xa8 aggiornato alle tendenze locali, come ad esempio quella persiana, sempre nel rispetto dei dogmi religiosi.\nPur in questa molteplicit\xc3\xa0 di ispirazioni e di centri di creazione, l\'arte prodotta nel contesto del mondo islamico presenta comunque una certa unit\xc3\xa0 stilistica dovuta agli spostamenti degli artisti, dei commercianti, dei committenti e delle stesse opere. L\'impiego di una scrittura comune in tutta la civilt\xc3\xa0 islamica e il particolare valore attribuito alla calligrafia rafforzano questa idea di unit\xc3\xa0. Altri elementi sono stati valorizzati, come l\'attenzione posta alla decorazione e l\'importanza della geometria e degli arazzi decorativi. Tuttavia, la grande diversit\xc3\xa0 delle forme e delle scene, secondo i paesi e le epoche, porta spesso a parlare pi\xc3\xb9 di "arti islamiche" (o "arti dell\'Islam") che di un\'"arte islamica". Per Oleg Grabar, l\'arte dell\'Islam d\'altra parte non pu\xc3\xb2 definirsi che attraverso "una serie di atteggiamenti di fronte al processo stesso della creazione artistica".In architettura, edifici dalle funzioni specifiche, come moschee o madrase, sono creati in forme molto variegate ma seguendo spesso uno stesso schema di base. Se non esiste quasi l\'arte della scultura, la lavorazione degli oggetti di metallo, d\'avorio o di ceramica raggiunge frequentemente una grande perfezione tecnica. Occorre anche sottolineare la presenza di una pittura e di una miniatura nei libri sacri e profani.\nLe arti dell\'Islam non sono propriamente religiose: l\'Islam qui \xc3\xa8 considerato come una civilt\xc3\xa0 piuttosto che come una religione. Come gi\xc3\xa0 accennato, contrariamente a un\'idea molto diffusa, esistono rappresentazioni umane, animali e perfino di Maometto: queste sono bandite soltanto nei luoghi o nelle opere religiose (moschee, madrase, Corani), a dispetto di alcune eccezioni..'
"Il cavallo alato \xc3\xa8 una creatura mitologica solitamente rappresentata provvista di un paio di ali piumate, ispirate a quelle dei volatili. Questa forma fantastica e immaginaria del cavallo \xc3\xa8 presente fin dalla pi\xc3\xb9 antica epoca nell'arte e nelle storie di miti, leggende, diverse religioni e tradizioni del folklore. Originario dell'antico Vicino Oriente, il cavallo alato arriva in Europa grazie al Pegaso della mitologia greca.\n\xc3\x88 molto presente anche nella mitologia araba e in India, sia nelle tradizioni ind\xc3\xb9 che nel buddismo, in Cina, tra gli Etruschi, in Francia nel folklore del Giura, in Corea con Chollima, in Africa e nel Nord America.\nStudiato da Spinoza e vari psicoanalisti, il cavallo alato unisce il simbolismo del cavallo classico, quello dell'animale ctoniano e dello psicopompo, con quello dell'uccello, animale rappresentante leggerezza ed elevazione spirituale.\nIl cavallo alato pi\xc3\xb9 noto \xc3\xa8 Pegaso (in greco antico: \xce\xa0\xce\xae\xce\xb3\xce\xb1\xcf\x83\xce\xbf\xcf\x82, P\xe1\xb8\x97gasos), originario della mitologia greca. Diverse opere fantasy, fumetti e giochi di ruolo presentano dei cavalli alati, come ad esempio i thestral di Harry Potter.\n\n"
'Tantra \xc3\xa8 un termine sanscrito (in scrittura devan\xc4\x81gar\xc4\xab, \xe0\xa4\xa4\xe0\xa4\xa8\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xa4\xe0\xa5\x8d\xe0\xa4\xb0: "telaio", "ordito"; ma tradotto anche come "principio", "essenza", "sistema", "dottrina", "tecnica") per indicare sia un insieme di testi dalla non univoca classificazione, sia un controverso insieme di insegnamenti spirituali e tradizioni esoteriche originatesi nelle culture religiose indiane con varianti induiste, buddhiste, giainiste e b\xc3\xb6npo, con diramazioni diffuse in Tibet, Cina, Corea, Giappone, Indonesia e molte altre aree dell\'Estremo Oriente.Per riferirsi ai diversi insiemi di tradizioni e culture \xc3\xa8 spesso adoperato come sinonimo anche il termine di tantrismo.\n\n'
"Le incisioni rupestri (dette anche petroglifi o graffiti) sono segni scavati nella roccia con strumenti appuntiti di vario genere, come una punta di roccia pi\xc3\xb9 dura a forma di scalpello, utilizzando una tecnica di picchiettatura, guidata o meno da un percussore o una punta metallica (tipo pugnale, di bronzo o di ferro), o per mezzo di una tecnica di raschiatura a graffio, da cui il nome graffito. Le figure formate in alcuni casi, da una fitta concentrazione di buchi, dette coppelle, si pensa potessero essere ricoperte di sostanze coloranti, in alcuni casi servivano per veicolare il sangue di animali sacrificati, durante riti animistici.\nSi trovano incisioni rupestri ancestrali a partire da quando \xc3\xa8 comparso l'Homo sapiens, fino in epoca recente. In tutto il mondo solitamente si trovano in alpeggi da pascolo, vicino a fonti e a laghi. Rappresentano sia realt\xc3\xa0 della vita quotidiana pastorale e agricola, sia figure simboliche e fantastiche.\nL'interpretazione di queste figure \xc3\xa8 discussa e varia da quella magico-simbolica, legata a riti religiosi di tipo sciamanico, a quella di figure fatte prevalentemente per passatempo da pastori fermi a guardia di greggi che pascolavano nei dintorni o che si abbeveravano.\nPer l'osservazione il momento migliore \xc3\xa8 l'alba o il tramonto, a causa delle ombre marcate create dai raggi solari radenti, che le rendono pi\xc3\xb9 facilmente visibili.\n\n"