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Edizione: Nuova ed
Pubblicazione: Milano : Fabbri, 1976
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Paolo Caliari, detto il Veronese (Verona, 1528 \xe2\x80\x93 Venezia, 19 aprile 1588), \xc3\xa8 stato un pittore italiano del Rinascimento, cittadino della Repubblica Veneta attivo a Venezia e in altre localit\xc3\xa0 del Veneto.\nCaliari \xc3\xa8 noto in particolare per i suoi dipinti a soggetto religioso e mitologico di grande formato, come Nozze di Cana (1563), Cena a casa di Levi (1573) e Trionfo di Venezia (1582). Pittore della scuola veronese, si form\xc3\xb2 nella bottega di Antonio Badile e inizi\xc3\xb2 ben presto a ricevere importanti committenze, anche grazie al legame con il celebre architetto Michele Sanmicheli con cui instaur\xc3\xb2 una prolifica collaborazione. Insieme a Tiziano, pi\xc3\xb9 anziano di una generazione, e a Tintoretto, Paolo Veronese \xc3\xa8 considerato uno del "grande trio che ha dominato la pittura veneziana del cinquecento". Conosciuto come un ottimo colorista, dopo un iniziale periodo manierista, svilupp\xc3\xb2 uno stile naturalistico sotto l\'influenza di Tiziano. \nLe sue opere pi\xc3\xb9 famose sono elaborati cicli narrativi, eseguiti in uno stile drammatico e colorato, pieno di maestosi scenari architettonici e sfarzosi dettagli. Sono particolarmente famosi i suoi grandi dipinti rappresentanti feste bibliche, affollati di figure, che dipinse per refettori di monasteri a Venezia e Verona. Fu anche il principale pittore veneziano di soffitti. Essendo dipinte per la decorazione di palazzi ed edifici pubblici, la maggior parte di queste opere rimane ancora oggi in situ, come nel caso dei dipinti per Palazzo Ducale a Venezia, per la chiesa di San Sebastiano e per Villa Barbaro, o almeno a Venezia, mentre le sue opere conservate nei musei, come i ritratti, hanno dimensioni pi\xc3\xb9 contenute e non sempre mostrano il carattere pi\xc3\xb9 tipico del pittore.\nCaliari \xc3\xa8 sempre stato apprezzato per "la brillantezza cromatica della sua tavolozza, per lo splendore e la sensibilit\xc3\xa0 della sua pennellata, per l\'eleganza aristocratica delle sue figure e per la magnificenza del suo spettacolo", ma il suo lavoro \xc3\xa8 stato percepito "per non consentire l\'espressione del profondo, umano o sublime. Del "grande trio" \xc3\xa8 stato il meno apprezzato dalla critica moderna. L\'opera di Paolo ha anticipato l\'arte barocca, ispirando numerosi artisti come Annibale Carracci, Sebastiano Ricci, Pietro da Cortona, Giambattista Tiepolo, fino a Eug\xc3\xa8ne Delacroix.'
'Questa voce elenca i principali dipinti di Paolo Veronese, in ordine cronologico.\n\n'
"Il Paolo Veronese \xc3\xa8 un traghetto della compagnia regionale Siremar, destinato ai collegamenti tra Sicilia e le isole minori, prevalentemente sulle linee per Pantelleria o Lampedusa.\nCostruita alla Fincantieri di Palermo nel 1985 per la compagnia regionale Siremar, la nave \xc3\xa8 studiata appositamente per effettuare servizi regionali e poter approdare nei difficili porti minori, spesso non protetti dalle avversit\xc3\xa0 meteomarine. Nel 2017 la nave \xc3\xa8 rientrata ai cantieri navali di Messina per lavori di manutenzione. Il 9 giugno 2018 la nave sostituisce il traghetto Lampedusa sulla rotta Trapani-Pantelleria per un'avaria al motore.\nLa Paolo Veronese, essendo destinata a rotte di medio-lungo raggio, dispone di 26 cabine di prima classe di cui 16 doppie e 10 quadruple, 36 cabine doppie di seconda classe, e 28 scompartimenti cuccette da quattro letti di tipo ferroviario.\nIl traghetto \xc3\xa8 stato sottoposto ad importanti lavori di manutenzione nei primi sette mesi del 2020, tornando in servizio a fine luglio. In particolare, sono stati sostituiti i motori con due unit\xc3\xa0 General Electric che assicureranno maggiore velocit\xc3\xa0, minori consumi ed emissioni. In occasione degli stessi lavori, sono state ricavate 14 cabine passeggeri in pi\xc3\xb9 e sono stati ristrutturati alcuni spazi comuni.\n\n"
"Villa Barbaro (anche nota come Villa Barbaro Basadonna Manin Giacomelli Volpi) a Maser (Treviso) \xc3\xa8 una villa veneta, costruita da Andrea Palladio tra il 1554 e il 1558-1560 circa per l'umanista Daniele Barbaro e per suo fratello Marcantonio Barbaro, ambasciatore della Repubblica di Venezia, trasformando il vecchio palazzo medievale di propriet\xc3\xa0 della famiglia in una splendida abitazione di campagna consona allo studio delle arti e alla contemplazione intellettuale, decorata con un ciclo di affreschi che rappresenta uno dei capolavori di Paolo Veronese.\nIl complesso della villa, che comprende anche un tempietto palladiano, \xc3\xa8 stato inserito dall'UNESCO nel 1996 - assieme alle altre ville palladiane del Veneto - nella lista dei patrimoni dell'umanit\xc3\xa0.\n\n"