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"Il positivismo \xc3\xa8 un movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima met\xc3\xa0 dell'Ottocento e ispirato ad alcune idee guida fondamentali riferite in genere all'esaltazione del progresso scientifico. Questa corrente di pensiero, trainata dalle rivoluzioni industriali e dalla letteratura a esso collegata, si diffonde nella seconda met\xc3\xa0 del secolo a livello europeo e mondiale influenzando anche la nascita di movimenti letterari come il verismo in Italia e il naturalismo in Francia.\n\n \nIl positivismo non si configura dunque come un pensiero filosofico organizzato in un sistema definito come quello che aveva caratterizzato la filosofia idealistica, ma piuttosto come un movimento per certi aspetti simile all'illuminismo, di cui condivide la fiducia nella scienza e nel progresso scientifico-tecnologico, e per altri affine alla concezione romantica della storia che vede nella progressiva affermazione della ragione la base del progresso o evoluzione sociale."
'Il totalitarismo \xc3\xa8 un idealtipo usato da alcuni studiosi politici e storici per spiegare le caratteristiche di alcuni regimi nati nel XX secolo, che mobilitarono intere popolazioni nel nome di un\'ideologia o di una nazione, accentrando il potere in un unico partito o in un gruppo ristretto.\n\xc3\x88 il termine pi\xc3\xb9 usato dagli storici per definire un tipo di regime politico, affermatosi nel XX secolo al quale possono essere ricondotti il nazismo, il fascismo e lo stalinismo. Uno Stato totalitario \xc3\xa8 caratterizzato soprattutto dal tentativo di controllare capillarmente la societ\xc3\xa0 in tutti gli ambiti di vita, imponendo l\'assimilazione di un\'ideologia: il partito unico che controlla lo Stato non si limita cio\xc3\xa8 a imporre delle direttive, ma vuole mutare radicalmente il modo di pensare e di vivere della societ\xc3\xa0 stessa.\nIl termine totalitarismo, inoltre, \xc3\xa8 usato nel linguaggio politico, storico e filosofico per indicare "la dottrina o la prassi dello stato totalitario", cio\xc3\xa8 di qualsiasi Stato intenda ingerirsi nell\'intera vita, anche privata, dei suoi cittadini, al punto da identificarsi in essi o da far identificare essi nello Stato.'
'Il nazionalsocialismo, chiamato anche nazismo, talvolta anche hitlerismo, \xc3\xa8 stata un\'ideologia che ha avuto la propria massima diffusione in Europa, nella prima met\xc3\xa0 del XX secolo. Si caratterizza per una visione nazionalista del socialismo radicale, populista, statalista, collettivista, razzista e totalitaria. Nacque subito dopo la prima guerra mondiale in Germania.\nIl Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP) sotto Adolf Hitler sal\xc3\xac al potere nel 1933 trasformando il Reich tedesco nel periodo 1933-1945 in un totalitario "Stato Leader", la Germania nazista o Terzo Reich, ispirato completamente all\'ideologia nazionalsocialista, all\'antisemitismo, al nazionalismo tedesco e al pangermanismo. Con l\'invasione della Polonia, nel 1939 innesc\xc3\xb2 la seconda guerra mondiale. L\'esperienza nazista come sistema di governo si \xc3\xa8 conclusa con la resa incondizionata dell\'esercito tedesco in data 8 maggio 1945 e la vittoria militare delle contrapposte forze alleate.\nIl termine "nazionalsocialismo" ed il concetto di socialismo nazionale, preesistenti al 1919 da almeno un trentennio e di diverso e vario utilizzo, si videro confluire in quell\'anno nel nome del DAP, Deutsche Arbeiterpartei, in realt\xc3\xa0 fondato nel 1903 in Austria, il cui nome venne riutilizzato da Hitler per poi rinominarsi nel 1920 appunto come NSDAP. Hitler ha definito i concetti di nazionalismo e socialismo in modo molto personale: il nazionalismo \xc3\xa8 citato come la devozione del singolo per la sua comunit\xc3\xa0 nazionale, mentre il socialismo \xc3\xa8 descritto come una responsabilit\xc3\xa0 della comunit\xc3\xa0 nazionale per l\'individuo.\nSono state rintracciate dagli storici molte cause che avrebbero favorito l\'ascesa del nazionalsocialismo; tra queste si rammenta la forte paura di una rivoluzione comunista che, data la pessima situazione economica instauratasi in Germania, era vista come imminente (in questo contesto si inserisce anche l\'incendio del Reichstag). Una controrivoluzione preventiva (secondo le parole di Luigi Fabbri) era vista come una soluzione per evitare una rivoluzione comunista. Cionondimeno, la svolta autoritaria fu determinante nello scoppio della seconda guerra mondiale e gener\xc3\xb2 un\'impressionante quantit\xc3\xa0 di morti e torture, forse superando quello che sarebbe successo con una rivoluzione comunista.'
'Il termine dogma (o domma) \xc3\xa8 utilizzato generalmente per indicare un principio fondamentale di una religione, o una convinzione formulata da filosofi e posta alla base della loro dottrina, da considerarsi e credere per vero, quindi come un assioma o postulato non soggetto a discussione da chi si reputa loro seguace o fedele. Il termine pu\xc3\xb2 essere applicato in senso estensivo a discipline diverse da quelle religiose.\n\n'