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Edizione: 2. ed. riv
Pubblicazione: Roma : Edizioni associate editrice internazionale, 1996
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ITA, Paese: IT
'Il termine razzismo nella sua definizione pi\xc3\xb9 semplice si riferisce a un\'idea, spesso preconcetta e comunque scientificamente errata, come dimostrato dalla genetica delle popolazioni e da molti altri approcci metodologici, che la specie umana (la cui variabilit\xc3\xa0 fenotipica, l\'insieme di tutte le caratteristiche osservabili di un vivente, \xc3\xa8 per lo pi\xc3\xb9 soggetta alla continuit\xc3\xa0 di una variazione clinale) possa essere suddivisibile in razze biologicamente distinte, caratterizzate da diverse capacit\xc3\xa0 intellettive, valoriali, etiche e/o morali, con la conseguente convinzione che sia possibile determinare una gerarchia secondo cui un particolare, ipotetico, raggruppamento razzialmente definito possa essere definito superiore o inferiore a un altro.In "senso stretto" il razzismo, come teoria della divisione biologica dell\'umanit\xc3\xa0 in razze superiori e inferiori, \xc3\xa8 un fenomeno relativamente recente. In senso pi\xc3\xb9 ampio invece si tratta di una generale antica tendenza a discriminare i \'diversi\' (nazioni, culture, classi sociali inferiori), e la principale funzione del razzismo, in tutte le varianti, fu sempre di giustificare qualche forma di discriminazione o oppressione.Nel 1950, il documento Dichiarazione sulla razza dell\'UNESCO \xc3\xa8 stato il primo documento ad aver negato ufficialmente la correlazione tra la differenza fenotipica nelle razze umane e la differenza nelle caratteristiche psicologiche, intellettive e comportamentali.\n\n'