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Pubblicazione: Pisa : Giardini, 1984
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Le Iscrizioni di Bisotun (note anche come Bisitun o Bisutun o Behistun; in persiano antico , Bag\xc4\x81stana, che significa "luogo degli d\xc3\xa8i"; in persiano moderno \xd8\xa8\xdb\x8c\xd8\xb3\xd8\xaa\xd9\x88\xd9\x86) sono delle iscrizioni multi-lingue situate sul Monte Behistun nella provincia iraniana di Kermanshah, nello shahrest\xc4\x81n di Harsin, tra le pi\xc3\xb9 importanti iscrizioni antiche di tutto il Vicino Oriente.Le iscrizioni, create tra il 520 e il 518 a.C. durante il regno di Dario I, sono composte da tre versioni dello stesso testo, scritte in caratteri cuneiformi in tre diverse lingue: antico persiano, elamitico e babilonese. Un ufficiale del British Army, Sir Henry Creswicke Rawlinson, li trascrisse in due parti, nel 1835 e nel 1844. Egli riusc\xc3\xac poi a tradurre il testo in antico persiano nel 1838, mentre le versioni elamitica e babilonese vennero tradotte da Rawlinson ed altri dopo il 1844. Il babilonese era una forma evoluta della lingua accadica: entrambe facenti parte del ceppo semitico. Queste iscrizioni furono per la scrittura cuneiforme quello che la stele di Rosetta fu per i geroglifici egiziani: il documento cruciale per decifrare un sistema di scrittura che si credeva perduto.\n\n'
"La conoscenza \xc3\xa8 la consapevolezza e la comprensione di fatti, verit\xc3\xa0 o informazioni ottenute attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori). La conoscenza \xc3\xa8 l'autocoscienza del possesso di informazioni connesse tra di loro, le quali, prese singolarmente, hanno un valore e un'utilit\xc3\xa0 inferiori.\n\n"