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Con epigrafe (dal greco antico: ἐπιγραφή, epigraphè, scritto sopra) o iscrizione si intende generalmente un testo esposto pubblicamente su un supporto di materiale non deperibile (principalmente marmo o pietra, più raramente metallo). L'intento del testo è spesso quello di tramandare la memoria di un evento storico, di un personaggio o di un atto; le parole possono essere incise, oppure dipinte o eseguite a mosaico; l'epigrafe si può trovare sia in un luogo chiuso (chiesa, cappella, palazzo) sia all'aperto (piazza, via, cimitero), oppure può essere apposta su un oggetto. Solitamente le iscrizioni sono realizzate in lettere maiuscole, a caratterizzarle però non è solo lo stile della scrittura ma anche l'adozione di particolari registri linguistici, improntati generalmente a concisione e solennità, in funzione del contenuto, del contesto e dello scopo comunicativo.
Le Iscrizioni di Dueno sono fra le attestazioni più antiche di un testo in latino arcaico che siano conosciute. Le iscrizioni sono datate 600 a.C. e sono state scoperte da Heinrich Dressel nel 1880 sul Quirinale scritte sul lato esterno di un kernos che oggi si trova presso i Musei statali di Berlino. L'iscrizione è ordinata da destra verso sinistra, articolata in tre frasi, senza spazi tra una parola e l'altra. L'iscrizione è particolarmente difficile da comprendere, perché scritta in lingua poco conosciuta e soprattutto a causa della mancanza di spazi tra le lettere, e ciò può permettere diverse interpretazioni per le frasi. il vaso di Dueno è un trilobato cioè sono tre vasi messi assieme (come si può notare nell'immagine qui a fianco). In esso si pensa che ci fosse una pomata che agiva come filtro d'amore.
L'alfabeto runico, detto "fu ark" (dove il segno corrisponde al suono th dell'inglese think), dalla sequenza dei primi 6 segni che lo compongono (*Fehu, *Uruz, * urisaz, *Ansuz, *Raido, *Kaunan), era l'alfabeto segnico usato dalle antiche popolazioni germaniche (come ad esempio Norreni, Angli, Juti e Goti).
Rita Levi-Montalcini è un film per la televisione diretto da Alberto Negrin e trasmesso su Rai 1 il 26 novembre 2020.
Il retico, o lingua retica, è una lingua estinta considerata preindoeuropea parlata anticamente dai Reti, un popolo alpino che viveva tra le odierne Italia nordorientale, Austria, Svizzera e Germania meridionale, e che viene identificato archeologicamente con la cultura di Fritzens-Sanzeno.
Le iscrizioni dell'Orkhon (turco: Orhun Yazıtları, azero: Orxon-Yenisey abidəsi, turkmeno: Orhon ýazgylary), note anche come iscrizioni dell'Orhon, iscrizioni dell'Orhun, monumenti di Khöshöö Tsaidam (mongolo: Хөшөө цайдам, scritte anche Khoshoo Tsaidam, Koshu-Tsaidam o Höshöö caidam), o steli di Kul Tigin (闕特勤碑T, 阙特勤碑S), sono due installazioni commemorative erette dai Göktürk e scritte nell'alfabeto turco antico all'inizio dell'VIII secolo nella valle dell'Orkhon in Mongolia. Furono erette in onore di due principi turchi, Kul Tigin e suo fratello Bilge Khagan.Le iscrizioni, sia in cinese che in turco antico, narrano le origini leggendarie dei Turchi, l'età d'oro della loro storia, il loro assoggettamento da parte dei Cinesi e la loro liberazione da parte di Ilterish Qaghan. In realtà, secondo una fonte, le iscrizioni contengono "brani ritmici e parallelistici" che assomigliano a quelli dell'epica.
Diego Armando Maradona (Lanús, 30 ottobre 1960 – Tigre, 25 novembre 2020) è stato un calciatore, allenatore di calcio e dirigente sportivo argentino, di ruolo centrocampista, campione del mondo nel 1986 e vicecampione del mondo nel 1990 con la nazionale argentina. Soprannominato El Pibe de Oro ("il ragazzo d'oro"), è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi.In una carriera da professionista più che ventennale ha militato nell'Argentinos Juniors, nel Boca Juniors, nel Barcellona, nel Napoli, nel Siviglia e nel Newell's Old Boys. Con la nazionale argentina ha partecipato a ben quattro Mondiali (1982, 1986, 1990 e 1994), vincendo da protagonista il torneo del 1986; i 91 incontri disputati e le 34 reti realizzate in nazionale costituirono due record, successivamente battuti. Contro l'Inghilterra ai quarti di finale di Messico 1986 segnò una rete considerata il gol del secolo, tre minuti dopo aver segnato un gol con la mano (noto come mano de Dios), altro episodio per cui è spesso ricordato. Non è mai potuto entrare nelle graduatorie del Pallone d'oro perché fino al 1994 il premio era riservato ai giocatori europei: per questo motivo nel 1995 vinse il Pallone d'oro alla carriera. Ha comunque ricevuto altri numerosi riconoscimenti individuali: condivide con Pelé il premio ufficiale FIFA come Miglior giocatore del XX secolo, e nel 1993 è stato insignito del titolo di miglior calciatore argentino di sempre, tributatogli dalla federazione calcistica dell'Argentina. Nel 2002 è stato inserito nella FIFA World Cup Dream Team, selezione formata dai migliori undici giocatori della storia dei Mondiali, ottenendo, tra gli undici della squadra ideale, il maggior numero di voti. Nel 2004 è stato inserito da Pelé nel FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, stilata in occasione del centenario della federazione. Nel 2012 viene premiato come Miglior Calciatore del Secolo ai Globe Soccer Awards e nel 2014 entra a far parte della Hall of Fame del calcio italiano tra i giocatori stranieri.Tra le figure più controverse e iconiche della storia del calcio per la sua personalità eccentrica e polarizzante dentro e fuori dal campo, fu sospeso due volte dal calcio giocato per differenti motivi: una prima volta per uso di cocaina nel 1991 ed una seconda per positività ai test antidoping, al mondiale degli Stati Uniti 1994, per uso di efedrina, sostanza illegale spesso utilizzata per perdere peso. Commissario tecnico dell'Argentina per un breve periodo alla fine degli anni duemila, dopo il ritiro ufficiale dal calcio nel 1997, Maradona ha subito un aumento eccessivo di peso (risolto con l'aiuto di un bypass gastrico) e le conseguenze della dipendenza dalla cocaina, dalla quale si è liberato dopo lunghi soggiorni in centri di disintossicazione.
Nel tennis il termine Battaglia dei sessi è riferito a tre partite molto famose che furono giocate tra un giocatore uomo e una giocatrice donna. In particolare la seconda ebbe grande risalto mediatico per via della vittoria della giocatrice donna.