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Pubblicazione: Firenze : Polistampa, 2009
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La Galleria degli Uffizi \xc3\xa8 un museo statale di Firenze, che fa parte del complesso museale denominato Gallerie degli Uffizi e comprendente, oltre alla suddetta galleria, il Corridoio Vasariano, le collezioni di Palazzo Pitti e il Giardino dei Boboli, che insieme costituiscono per quantit\xc3\xa0 e qualit\xc3\xa0 delle opere raccolte uno dei pi\xc3\xb9 importanti musei del mondo.\nVi si trovano la pi\xc3\xb9 cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, D\xc3\xbcrer, Rubens ed altri ancora. Mentre a Palazzo Pitti si concentrano le opere pittoriche del Cinquecento e del Barocco (spaziando da Giorgione a Tiziano, da Ribera a Van Dyck), ma anche dell'Ottocento e Novecento italiano, il corridoio Vasariano ospitava fino al 2018 parte della Collezione di Autoritratti (oltre 1.700), che prossimamente sar\xc3\xa0 ospitata nella Galleria delle Statue e delle Pitture.\nIl museo ospita una raccolta di opere d'arte inestimabili, derivanti, come nucleo fondamentale, dalle collezioni dei Medici, arricchite nei secoli da lasciti, scambi e donazioni, tra cui spicca un fondamentale gruppo di opere religiose derivate dalle soppressioni di monasteri e conventi tra il XVIII e il XIX secolo. Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, \xc3\xa8 una delle pi\xc3\xb9 cospicue ed importanti al mondo.\nNel 2019 ha registrato 2.361.732 visitatori (dati Mibact)."
'Pietro di Cristoforo Vannucci, noto come il Perugino, Il divin pittore o come Pietro Perugino (Citt\xc3\xa0 della Pieve, 1448 circa \xe2\x80\x93 Fontignano, febbraio 1523), \xc3\xa8 stato un pittore e imprenditore italiano.\nTitolare in contemporanea di due attivissime botteghe, a Firenze e a Perugia, fu per un paio di decenni il pi\xc3\xb9 noto e influente pittore italiano del suo tempo, tanto da essere definito da Agostino Chigi: "il meglio maestro d\xe2\x80\x99Italia\xe2\x80\x9d . Frequent\xc3\xb2 la bottega del Verrocchio insieme a Botticelli e Leonardo da Vinci. \xc3\x88 considerato uno dei massimi esponenti dell\'umanesimo ed il pi\xc3\xb9 grande rappresentante della pittura umbra del XV secolo. Collabor\xc3\xb2 nelle decorazioni della Cappella Sistina con Sandro Botticelli, dove dipinse la sua opera pi\xc3\xb9 famosa, Consegna delle chiavi. Mor\xc3\xac a Fontignano, frazione di Perugia nel 1523, luogo in cui aveva cercato rifugio dalla peste bubbonica.\nFuse insieme la luce e la monumentalit\xc3\xa0 di Piero della Francesca con il naturalismo e i modi lineari di Andrea del Verrocchio, filtrandoli attraverso i modi gentili della pittura umbra. Fu maestro di Raffaello.'
"Jacques-Louis David (Parigi, 30 agosto 1748 \xe2\x80\x93 Bruxelles, 29 dicembre 1825) \xc3\xa8 stato un pittore e politico francese.\nDopo una formazione ricevuta in un ambito culturale tradizionale, ancora seguendo il gusto rococ\xc3\xb2, Jacques-Louis David ottenne l'ambitissimo Prix de Rome che, nel 1775, gli permise di raggiungere l'Italia. Il quinquennale soggiorno romano fu per lui un periodo tormentato e difficile, poco soddisfacente dal punto di vista creativo eppure ricco di esperienze fondamentali, come lo studio diretto dell'arte classica, la scoperta dell'arte rinascimentale (Leonardo, Michelangelo e Raffaello) e barocca (Caravaggio) e, verosimilmente, la conoscenza degli scritti di Winckelmann, Mengs e altri teorici del Neoclassicismo, di cui David divenne il capofila in Francia.\n\n"