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Serie: Biblioteca di storia dell'anarchismo ; 7
Serie: Biblioteca di storia dell'anarchismo ; 7
"L'anarco-capitalismo, chiamato anche anarco-liberismo, anarchia di mercato, anarchia del libero mercato, capitalismo libertario o anarchismo della propriet\xc3\xa0 privata, \xc3\xa8 uno degli orientamenti della filosofia politica liberale e anarco-individualista (di area libertariana), e della filosofia giuridica giusnaturalista contemporanea, ed \xc3\xa8 presente principalmente nel mondo anglosassone, sebbene non manchino oggi importanti esponenti anarco-capitalisti tedeschi, francesi, italiani e di altre nazionalit\xc3\xa0. Si tratta di un'ideologia politica che propone l'abolizione dello Stato a favore della sovranit\xc3\xa0 individuale sotto il libero mercato.\n\nIl principale riferimento intellettuale per l'anarco-capitalismo \xc3\xa8 l'opera dell'economista e filosofo della politica Murray Rothbard (1926 - 1995). Apparsa sulla scena statunitense nel corso degli anni sessanta, questa teoria politica propone l'instaurazione di una societ\xc3\xa0 priva di tassazione, dove ogni servizio venga offerto dai privati tramite spesa volontaria e nella quale sia eliminato ogni ricorso alla coercizione attraverso il superamento dello Stato, ritenuto intrinsecamente autoritario. \nL'anarco-capitalismo affonda le radici nella tradizione liberale e liberista, definendosi l'unica possibilit\xc3\xa0 di dare un contenuto realistico e coerente alla proposta di abolire lo Stato e la violenza che \xc3\xa8 insita in esso.\n\n"
"L'anarco-comunismo, chiamato anche comunismo anarchico, anarchismo comunista o comunismo libertario, \xc3\xa8 una corrente dell'anarchismo che, contestualmente all'instaurazione d'una societ\xc3\xa0 egualitaria e priva d'ordinamento statale alcuno (cio\xc3\xa8 l'anarchia), promuove l'abolizione totale del mercato quale sistema economico per l'allocazione di beni e servizi tramite la socializzazione dei mezzi di produzione e distribuzione e la pianificazione orizzontale ed autogestionaria dell'economia.\n\n"
"L'anarchismo \xc3\xa8 definito come la filosofia politica applicata o il metodo di lotta alla base dei movimenti libertari volti fattualmente gi\xc3\xa0 dal XIX secolo al raggiungimento dell'anarchia come organizzazione societaria, teorizzante che lo Stato sia indesiderabile, non necessario e dannoso o in alternativa come la filosofia politica che si oppone all'autorit\xc3\xa0 o all'organizzazione gerarchica nello svolgimento delle relazioni umane.I fautori dell'anarchismo, noti come anarchici, propongono societ\xc3\xa0 senza Stato basate sulle associazioni volontarie e non gerarchiche. Il termine inteso in senso politico venne inizialmente utilizzato dal girondino Jacques Pierre Brissot nel 1793, definendo negativamente la corrente politica degli enrag\xc3\xa9s o arrabbiati, gruppo rivoluzionario radicale critico di ogni forma d'autorit\xc3\xa0. Nel 1840 con Pierre-Joseph Proudhon e il suo saggio Che cos'\xc3\xa8 la propriet\xc3\xa0? (Qu'est-ce que la propri\xc3\xa9t\xc3\xa9 ?) i termini anarchia e anarchismo assumeranno una connotazione positiva.\nCi sono alcune tradizioni di anarchismo e sulla base della storia del movimento transitata attraverso il dibattito fine-ottocentesco dell'anarchismo senza aggettivi, alla fine del quale Errico Malatesta sintetizz\xc3\xb2 il concetto con la frase \xc2\xabPer conto mio non vi \xc3\xa8 differenza sostanziale, differenza di principi\xc2\xbb, non tutte si escludono vicendevolmente. Le scuole di pensiero anarchico possono differire tra loro anche in modo sostanziale, spaziando dall'individualismo estremo al totale collettivismo. Le tipologie di anarchismo sono state suddivise in due categorie, ovvero anarco-socialismo e anarco-individualismo, tuttavia compaiono anche altre suddivisioni basate comunque su classificazioni dualiste simili.L'anarchismo in quanto movimento sociale ha registrato regolarmente fluttuazioni di popolarit\xc3\xa0. La tendenza centrale dell'anarchismo a coniugarsi come movimento sociale di massa si \xc3\xa8 avuta con l'anarco-comunismo e con l'anarco-sindacalismo mentre l'anarco-individualismo \xc3\xa8 principalmente un fenomeno letterario, che tuttavia ha avuto un impatto sulle correnti pi\xc3\xb9 grandi. La maggior parte degli anarchici sostiene l'autodifesa o la nonviolenza (anarco-pacifismo) mentre alcuni anarchici hanno approvato l'uso di alcune misure coercitive, tra le quali la rivoluzione violenta e il terrorismo, per ottenere la societ\xc3\xa0 anarchica.\n\n"
"L'anarchia (dal greco antico: \xe1\xbc\x80\xce\xbd\xce\xb1\xcf\x81\xcf\x87\xce\xaf\xce\xb1, \xe1\xbc\x80\xce\xbd, assenza + \xe1\xbc\x80\xcf\x81\xcf\x87\xce\xae, governo o principio) \xc3\xa8 la tipologia d'organizzazione sociale agognata dall'anarchismo, basata sull'ideale libertario di un ordine fondato sull'autonomia e la libert\xc3\xa0 degli individui, contrapposto a ogni forma di potere costituito, compreso quello statale.\nNella sua accezione contemporanea, essa nasce terminologicamente con gli scritti del filosofo politico, economista e sociologo francese Pierre-Joseph Proudhon nella prima met\xc3\xa0 del XIX secolo, affondando idealmente in concetti propri del pensiero di autori quali l'umanista e politico Tommaso Moro (Utopia), gli illuministi (Condillac, il Marchese de Sade, in parte Rousseau e Diderot) e lo scrittore e filosofo William Godwin. Contributori allo sviluppo del pensiero anarchico, quasi contemporanei a Proudhon, furono l'inventore, musicista e scrittore statunitense Josiah Warren, il rivoluzionario e filosofo Michail Bakunin, lo scrittore Lev Tolstoj e limitatamente ad alcuni sviluppi sopravvenuti nel secolo successivo anche il filosofo individualista tedesco Max Stirner e il pedagogista spagnolo Francisco Ferrer y Guardia.\nLe interpretazioni che gli storici, i politici e gli stessi anarchici danno dell'anarchia sono varie e ramificate. Nel corso della storia con anarchia non si individua un'univoca forma politica da raggiungere e soprattutto non si concordano necessariamente i mezzi politici da utilizzare, spaziando dalla nonviolenza al pacifismo e all'insurrezionalismo rivoluzionario. Tutto lo spettro anarchico ha tuttavia come nucleo ideologico centrale un elemento comune: la necessit\xc3\xa0 dell'annullamento dello Stato o in ogni caso delle pi\xc3\xb9 incombenti forme di potere costituito. Tutti gli anarchici sono cio\xc3\xa8 concordi nel considerare l'abolizione del potere condizione necessaria e obiettivo finale dell'evoluzione sociale. L'annullamento del potere dello Stato non implica l'annullamento dell'organizzazione sociale, bens\xc3\xac l'evoluzione verso una societ\xc3\xa0 non gerarchica in cui spesso viene sostenuta anche l'abolizione della propriet\xc3\xa0 privata.\nLe suddette interpretazioni implicano almeno dal punto di vista fattuale una gamma di movimenti e linee di pensiero che spaziano dall'anarco-pacifismo e l'anarchismo cristiano di Lev Tolstoj, all'anarco-comunismo di P\xc3\xabtr Alekseevi\xc4\x8d Kropotkin, all'insurrezionalismo di Errico Malatesta e ai movimenti anarchici contemporanei d'ogni genere, a volte slegati dalle teorie fondamentali e dal loro sviluppo storico.\nIl termine anarchia era ed \xc3\xa8 a volte impropriamente utilizzato per descrivere il caos nel primigenio significato mitologico e situazioni di disordine sociale quindi di illegalit\xc3\xa0, spesso mutuando significati propri del caos inteso nel senso fisico di disordine entropico. Per evitare questa confusione tra termine politico e gergale e per sfuggire a censure venne utilizzato contemporaneamente dal 1857 il termine libertario, coniato da Joseph D\xc3\xa9jacque e subito utilizzato largamente in Francia aggirando la censura statale. Acrazia infine \xc3\xa8 analogo termine di uso francofono meno diffuso in lingua italiana. Anarchia, libertarismo e acrazia diventano quindi sinonimi a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XIX secolo, con sfumature relative al contesto e alle epoche. Con anarchia si intende la prospettiva politica e il progetto sociale mentre con anarchismo, in modo pi\xc3\xb9 stringente si intende la teoria in s\xc3\xa9 e il ramificato movimento concreto di lotta, in gran parte continuazione ideale dell'opera della Rivoluzione francese, epurata dai relativi errori, descritti da Godwin nel saggio Giustizia politica."
"L'anarchismo \xc3\xa8 caratterizzato da svariate correnti di pensiero che, nonostante sensibili differenze, presentano sempre degli elementi in comune. In particolare, il rifiuto di ogni forma di potere, di gerarchia e di governo; la ricerca della libert\xc3\xa0 personale e dell'uguaglianza sociale tra gli individui; il rifiuto del modello economico capitalista, a cui viene preferita un'economia cooperativa, basata sul mutualismo o sul comunismo.\nLe differenze tra le correnti riguardano per lo pi\xc3\xb9 la relazione tra individuo e collettivit\xc3\xa0, la tipologia di sistema economico attraverso il quale massimizzare la libert\xc3\xa0 individuale e l'utilizzo della violenza.\n\xc3\x88 comunque possibile raggruppare le varie correnti di pensiero dell'anarchismo classico in due categorie principali, che sono anarco-socialismo e anarco-individualismo. Le correnti che rientrano nelle due categorie si differenziano profondamente sulla definizione di societ\xc3\xa0 libera e sui mezzi e i modi per raggiungerla. \nEsiste anche un'altra scuola di pensiero anarchico che si colloca tra l'anarco-socialismo e l'anarco-individualismo: il mutualismo. Esistono infatti due tipologie differenti di mutualismo: il mutualismo di stampo socialista e il mutualismo di stampo individualista.\n\n"
"L'anarchia (dal greco antico: \xe1\xbc\x80\xce\xbd\xce\xb1\xcf\x81\xcf\x87\xce\xaf\xce\xb1, \xe1\xbc\x80\xce\xbd, assenza + \xe1\xbc\x80\xcf\x81\xcf\x87\xce\xae, governo o principio) \xc3\xa8 la tipologia d'organizzazione sociale agognata dall'anarchismo, basata sull'ideale libertario di un ordine fondato sull'autonomia e la libert\xc3\xa0 degli individui, contrapposto a ogni forma di potere costituito, compreso quello statale.\nNella sua accezione contemporanea, essa nasce terminologicamente con gli scritti del filosofo politico, economista e sociologo francese Pierre-Joseph Proudhon nella prima met\xc3\xa0 del XIX secolo, affondando idealmente in concetti propri del pensiero di autori quali l'umanista e politico Tommaso Moro (Utopia), gli illuministi (Condillac, il Marchese de Sade, in parte Rousseau e Diderot) e lo scrittore e filosofo William Godwin. Contributori allo sviluppo del pensiero anarchico, quasi contemporanei a Proudhon, furono l'inventore, musicista e scrittore statunitense Josiah Warren, il rivoluzionario e filosofo Michail Bakunin, lo scrittore Lev Tolstoj e limitatamente ad alcuni sviluppi sopravvenuti nel secolo successivo anche il filosofo individualista tedesco Max Stirner e il pedagogista spagnolo Francisco Ferrer y Guardia.\nLe interpretazioni che gli storici, i politici e gli stessi anarchici danno dell'anarchia sono varie e ramificate. Nel corso della storia con anarchia non si individua un'univoca forma politica da raggiungere e soprattutto non si concordano necessariamente i mezzi politici da utilizzare, spaziando dalla nonviolenza al pacifismo e all'insurrezionalismo rivoluzionario. Tutto lo spettro anarchico ha tuttavia come nucleo ideologico centrale un elemento comune: la necessit\xc3\xa0 dell'annullamento dello Stato o in ogni caso delle pi\xc3\xb9 incombenti forme di potere costituito. Tutti gli anarchici sono cio\xc3\xa8 concordi nel considerare l'abolizione del potere condizione necessaria e obiettivo finale dell'evoluzione sociale. L'annullamento del potere dello Stato non implica l'annullamento dell'organizzazione sociale, bens\xc3\xac l'evoluzione verso una societ\xc3\xa0 non gerarchica in cui spesso viene sostenuta anche l'abolizione della propriet\xc3\xa0 privata.\nLe suddette interpretazioni implicano almeno dal punto di vista fattuale una gamma di movimenti e linee di pensiero che spaziano dall'anarco-pacifismo e l'anarchismo cristiano di Lev Tolstoj, all'anarco-comunismo di P\xc3\xabtr Alekseevi\xc4\x8d Kropotkin, all'insurrezionalismo di Errico Malatesta e ai movimenti anarchici contemporanei d'ogni genere, a volte slegati dalle teorie fondamentali e dal loro sviluppo storico.\nIl termine anarchia era ed \xc3\xa8 a volte impropriamente utilizzato per descrivere il caos nel primigenio significato mitologico e situazioni di disordine sociale quindi di illegalit\xc3\xa0, spesso mutuando significati propri del caos inteso nel senso fisico di disordine entropico. Per evitare questa confusione tra termine politico e gergale e per sfuggire a censure venne utilizzato contemporaneamente dal 1857 il termine libertario, coniato da Joseph D\xc3\xa9jacque e subito utilizzato largamente in Francia aggirando la censura statale. Acrazia infine \xc3\xa8 analogo termine di uso francofono meno diffuso in lingua italiana. Anarchia, libertarismo e acrazia diventano quindi sinonimi a partire dalla seconda met\xc3\xa0 del XIX secolo, con sfumature relative al contesto e alle epoche. Con anarchia si intende la prospettiva politica e il progetto sociale mentre con anarchismo, in modo pi\xc3\xb9 stringente si intende la teoria in s\xc3\xa9 e il ramificato movimento concreto di lotta, in gran parte continuazione ideale dell'opera della Rivoluzione francese, epurata dai relativi errori, descritti da Godwin nel saggio Giustizia politica."