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"La floricoltura o arte di coltivare i fiori, \xc3\xa8 un settore dell'agricoltura\nche ha lo scopo di produrre per il giardinaggio o il commercio, fiori recisi, piante fiorite in vaso o cassetta, materiale per la propagazione come semi, bulbi, tuberi, rizomi, ecc. Pu\xc3\xb2 essere praticata per hobby o come attivit\xc3\xa0 professionale. Le coltivazioni possono avvenire in vaso, in piena terra, in serra oppure in giardini all'aperto.\nL'umanit\xc3\xa0 fin dai tempi antichi ha praticato la floricoltura per l'attrazione che la bellezza, il colore e il profumo dei fiori hanno esercitato sui nostri sensi. Dalla met\xc3\xa0 del XVII secolo la floricoltura diventa materia per specifici trattati scientifici (ad esempio il frate cecoslovacco Johan Gregor Mendel con lo studio della genetica sulla pianta di pisello odoroso. La prima pubblicazione in Italia \xc3\xa8 di G.B. Ferrari, un gesuita di Roma che nel 1633 dava alle stampe il De florum coltura) e tra il XVIII e XIX secolo si occuparono dell'arte floricola anche illustri scrittori come Joseph Decaisne e Charles Victor Naudin\nNel corso dei secoli seguendo le rotte commerciali da paesi di altre latitudini verso l'Europa, furono introdotte piante esotiche originarie di regioni con climi diversissimi, che per le particolari esigenze ambientali determinarono un affinamento delle tecniche colturali adottate e l'ideazione di ambienti artificiali come le serre.\n\nInoltre, l'introduzione di piante ornamentali ricercate per il portamento, la forma e il colore delle foglie ha sviluppato nel tempo il settore del vivaismo che si occupa della semina, trapianto e produzione di piante ornamentali arboree o arbustive, bonsai e piante erbacee, per cui si \xc3\xa8 affermato il termine florovivaismo per designare quelle attivit\xc3\xa0 che comprendono la produzione e commercializzazione di differenti tipi di piante per gli utilizzi pi\xc3\xb9 vari.\nI paesi occidentali in cui la Floricoltura \xc3\xa8 maggiormente diffusa e sviluppata sono: i Paesi Bassi specializzati nella produzione di bulbi, rizomi, ecc. e che possiedono una struttura commerciale e organizzativa che permettono di influenzare e dettare le regole al mercato florovivaistico mondiale; seguono il Belgio e Israele.\nL'Italia per varie ragioni storico-politiche, ma non certo climatiche, segue a distanza con alcune Regioni di eccellenza, prime tra tutte la Liguria e in special modo la Provincia di Imperia. Altre Regioni importanti per la produzione florovivaistica sono la Toscana (Pescia ) e la Puglia.\n\nNella floricoltura la selezione e creazione di sempre nuove cultivar \xc3\xa8 l'arma vincente per l'affermazione commerciale dei prodotti e, per ottenerne di pi\xc3\xb9 innovative e accattivanti per il consumatore finale, si ricorre a metodi agronomici sofisticati come il miglioramento genetico e le tecniche di micropropagazione.\nPer quanto riguarda le tecniche colturali, l'esigenza primaria \xc3\xa8 la standardizzazione del prodotto commercializzato per spuntare un prezzo remunerativo, affiancando alle colture in pieno campo o in serra, le coltivazioni su substrati artificiali, ormai la norma per le produzioni in vaso, con un utilizzo generalizzato di fitoregolatori, fitofarmaci, fertirrigazione, colture idroponiche, illuminazione artificiale e sistemi di controllo computerizzato per temperatura e umidit\xc3\xa0.\nLa moltiplicazione delle piante pu\xc3\xb2 avvenire per talea, margotta, propaggine, innesto, divisione di tuberi, rizomi, stoloni e bulbi o con la semina.\n\n"
'Nella coltivazione delle piante, il trapianto \xc3\xa8 un\'operazione colturale che consiste nel trasferire le piante da un luogo di crescita ad un altro. Il trapianto si compone di tre fasi: asportazione della pianta, trasporto e ripiantamento.\nIl trapianto viene utilizzato in orticoltura, in arboricoltura e nel giardinaggio. Le piante possono essere trapiantate a radice nuda o con il "pane di terra", cio\xc3\xa8 con le radici ricoperte da una zolla di terreno; quest\'ultima modalit\xc3\xa0 viene preferita per piante pi\xc3\xb9 delicate e con ridotte capacit\xc3\xa0 di rigenerare le radici danneggiate.\nIn orticoltura, rispetto alla semina diretta il trapianto presenta alcuni vantaggi, che consistono nel risparmio di semi, nella possibilit\xc3\xa0 di anticipare l\'epoca di alcune colture, nel migliore sfruttamento del terreno, nei minori rischi di fallanze. Le piantine vengono seminate in semenzaio e trapiantate quando hanno raggiunto un certo sviluppo. Nei piccoli orti l\'operazione viene effettuata a mano; le piante vengono prelevate con l\'aiuto di un attrezzo detto trapiantatoio e messe a dimora (cio\xc3\xa8 trasferite) nel terreno, dove sono stati praticati dei fori per accoglierle. Nelle grandi superfici il trapianto viene eseguito con apposite macchine dette trapiantatrici.\nIn arboricoltura le piante vengono prelevate dal semenzaio e trapiantate in stazioni intermedie del vivaio (piantonaio, nestaio); quando hanno raggiunto le dimensioni volute vengono messe a dimora nel terreno, dopo avere scavato una fossa di dimensioni adeguate ed avere eseguito la concimazione.\nUna forma di trapianto praticata nel giardinaggio \xc3\xa8 il rinvaso, che consiste nel trasferire una pianta da un vaso ad un altro pi\xc3\xb9 grande.\n\n'
'L\'Euphorbia pulcherrima nota come Poinsettia o Stella di Natale \xc3\xa8 una pianta ornamentale originaria del Messico, nazione nella quale cresce spontaneamente e dove, allo stato selvatico, pu\xc3\xb2 raggiungere anche un\'altezza fra i due e i quattro metri. Il nome "Poinsettia" deriva da Joel Roberts Poinsett, il primo Ambasciatore degli Stati Uniti in Messico, il quale introdusse la pianta negli Stati Uniti nel 1825.\nAppartiene alla famiglia delle Euphorbiaceae, ordine Euforbiali (Euphorbiales), classe delle Dicotiledoni (Magnoliopsidae), divisione delle Angiosperme (Magnoliophytae); all\'interno del suo tronco e dei suoi rami vi \xc3\xa8 una sostanza lattiginosa (il lattice), leggermente irritante per la pelle.Altri nomi comuni della poinsettia sono: Mexican flame leaf, Christmas star, Winter rose, Noche Buena, Lalupatae, Atat\xc3\xbcrk \xc3\xa7i\xc3\xa7e\xc4\x9fi ("Fiore di Atat\xc3\xbcrk", in Turchia), \xce\x91\xce\xbb\xce\xb5\xce\xbe\xce\xb1\xce\xbd\xce\xb4\xcf\x81\xce\xb9\xce\xbd\xcf\x8c (traslitterato "Alexandrin\xc3\xb2", cio\xc3\xa8 Alessandrino, in Grecia).\n\n'
'La macchia mediterranea \xc3\xa8 uno dei principali ecosistemi mediterranei. Si tratta di una formazione vegetale arbustiva costituita tipicamente da specie sclerofille, cio\xc3\xa8 con foglie persistenti poco ampie, coriacee e lucide, di altezza media variabile dai 50 cm ai 4 metri: spesso si tratta di formazioni derivanti dalla foresta mediterranea sempreverde.\n\n'
'Il giardinaggio \xc3\xa8 la tecnica e l\'arte della coltivazione di piante a scopo principalmente ornamentale. Pu\xc3\xb2 essere praticato per hobby, come attivit\xc3\xa0 professionale oppure come attivit\xc3\xa0 riabilitativa o socializzante all\'interno di carceri o istituti, pratica che prende il nome di "Garden therapy".\nIn generale con il termine "giardinaggio" si indica il complesso delle azioni relative alla creazione e alla manutenzione di un giardino, solitamente privato.\n\n'
"La floricoltura o arte di coltivare i fiori, \xc3\xa8 un settore dell'agricoltura\nche ha lo scopo di produrre per il giardinaggio o il commercio, fiori recisi, piante fiorite in vaso o cassetta, materiale per la propagazione come semi, bulbi, tuberi, rizomi, ecc. Pu\xc3\xb2 essere praticata per hobby o come attivit\xc3\xa0 professionale. Le coltivazioni possono avvenire in vaso, in piena terra, in serra oppure in giardini all'aperto.\nL'umanit\xc3\xa0 fin dai tempi antichi ha praticato la floricoltura per l'attrazione che la bellezza, il colore e il profumo dei fiori hanno esercitato sui nostri sensi. Dalla met\xc3\xa0 del XVII secolo la floricoltura diventa materia per specifici trattati scientifici (ad esempio il frate cecoslovacco Johan Gregor Mendel con lo studio della genetica sulla pianta di pisello odoroso. La prima pubblicazione in Italia \xc3\xa8 di G.B. Ferrari, un gesuita di Roma che nel 1633 dava alle stampe il De florum coltura) e tra il XVIII e XIX secolo si occuparono dell'arte floricola anche illustri scrittori come Joseph Decaisne e Charles Victor Naudin\nNel corso dei secoli seguendo le rotte commerciali da paesi di altre latitudini verso l'Europa, furono introdotte piante esotiche originarie di regioni con climi diversissimi, che per le particolari esigenze ambientali determinarono un affinamento delle tecniche colturali adottate e l'ideazione di ambienti artificiali come le serre.\n\nInoltre, l'introduzione di piante ornamentali ricercate per il portamento, la forma e il colore delle foglie ha sviluppato nel tempo il settore del vivaismo che si occupa della semina, trapianto e produzione di piante ornamentali arboree o arbustive, bonsai e piante erbacee, per cui si \xc3\xa8 affermato il termine florovivaismo per designare quelle attivit\xc3\xa0 che comprendono la produzione e commercializzazione di differenti tipi di piante per gli utilizzi pi\xc3\xb9 vari.\nI paesi occidentali in cui la Floricoltura \xc3\xa8 maggiormente diffusa e sviluppata sono: i Paesi Bassi specializzati nella produzione di bulbi, rizomi, ecc. e che possiedono una struttura commerciale e organizzativa che permettono di influenzare e dettare le regole al mercato florovivaistico mondiale; seguono il Belgio e Israele.\nL'Italia per varie ragioni storico-politiche, ma non certo climatiche, segue a distanza con alcune Regioni di eccellenza, prime tra tutte la Liguria e in special modo la Provincia di Imperia. Altre Regioni importanti per la produzione florovivaistica sono la Toscana (Pescia ) e la Puglia.\n\nNella floricoltura la selezione e creazione di sempre nuove cultivar \xc3\xa8 l'arma vincente per l'affermazione commerciale dei prodotti e, per ottenerne di pi\xc3\xb9 innovative e accattivanti per il consumatore finale, si ricorre a metodi agronomici sofisticati come il miglioramento genetico e le tecniche di micropropagazione.\nPer quanto riguarda le tecniche colturali, l'esigenza primaria \xc3\xa8 la standardizzazione del prodotto commercializzato per spuntare un prezzo remunerativo, affiancando alle colture in pieno campo o in serra, le coltivazioni su substrati artificiali, ormai la norma per le produzioni in vaso, con un utilizzo generalizzato di fitoregolatori, fitofarmaci, fertirrigazione, colture idroponiche, illuminazione artificiale e sistemi di controllo computerizzato per temperatura e umidit\xc3\xa0.\nLa moltiplicazione delle piante pu\xc3\xb2 avvenire per talea, margotta, propaggine, innesto, divisione di tuberi, rizomi, stoloni e bulbi o con la semina.\n\n"