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Pubblicazione: Firenze : Sadea : Sansoni, c1965
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"Ugolino di Vieri (Siena, XIV secolo \xe2\x80\x93 ...) \xc3\xa8 stato un orafo e scultore italiano, forse il pi\xc3\xb9 famoso della scuola senese del Trecento.\nAppartenne ad una famiglia di orafi e lavor\xc3\xb2 in varie localit\xc3\xa0 della Toscana e Umbria. Il suo capolavoro \xc3\xa8 il Reliquiario del corporale del miracolo di Bolsena, conservato tutt'oggi nel Duomo di Orvieto. Realizzato tra il 1337 e il 1338, \xc3\xa8 alto 139 cm e composto in oro, argento e smalto graffito e sbalzato. Riecheggia nella forma cuspidata la facciata del Duomo, secondo la moda senese di riprodurre architettura in miniatura nelle oreficerie, ed \xc3\xa8 decorato da magnifici smalti dipinti. Inoltre \xc3\xa8 coronato da una serie di pinnacoli sormontati da statuette dorate, un dettaglio che non fa parte dell'architettura italiana ma transalpina e che dimostra gli scambi tra le diverse culture.\nUn'altra opera conosciuta \xc3\xa8 il Reliquiario di San Savino, nel Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto, a forma di fastoso ciborio gotico.\nCollabor\xc3\xb2 con Viva di Lando.\n\n"
"La Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta \xc3\xa8 il principale luogo di culto cattolico di Orvieto, in provincia di Terni, chiesa madre della diocesi di Orvieto-Todi e capolavoro dell'architettura gotica dell'Italia Centrale. Nel gennaio del 1889 papa Leone XIII l'ha elevata alla dignit\xc3\xa0 di basilica minore.La costruzione della chiesa fu avviata nel 1290 per volont\xc3\xa0 di papa Niccol\xc3\xb2 IV, allo scopo di dare degna collocazione al Corporale del miracolo di Bolsena. Disegnato in stile romanico da un artista sconosciuto (probabilmente Arnolfo di Cambio), in principio la direzione dei lavori fu affidata a fra Bevignate da Perugia a cui succedette ben presto, prima della fine del secolo, Giovanni di Uguccione, che introdusse le prime forme gotiche. Ai primi anni del Trecento lo scultore e architetto senese Lorenzo Maitani assunse il ruolo di capomastro dell'opera.\nQuesti ampli\xc3\xb2 in forme gotiche l'abside e il transetto e determin\xc3\xb2, pur non terminandola, l'aspetto della facciata come appare ancora oggi. Alla morte del Maitani, avvenuta nel 1330, i lavori erano tutt'altro che conclusi. Il ruolo di capomastro venne assunto da vari architetti-scultori che si succedettero nel corso degli anni, spesso per brevi periodi. Nel 1350-1356 venne costruita la Cappella del Corporale. Nel 1408-1444 venne costruita la Cappella di San Brizio, affrescata per\xc3\xb2 solo pi\xc3\xb9 tardi (1447-1504). Anche i lavori della facciata si protrassero negli anni, fino ad essere completati solo nella seconda met\xc3\xa0 del 1500 da Ippolito Scalza, che costru\xc3\xac tre delle quattro guglie della facciata."
"Il Reliquiario del Corporale di Bolsena \xc3\xa8 un'opera di oreficeria medievale conservata esposta nel Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto. Venne realizzato dall'orefice senese Ugolino di Vieri per conservare il lino liturgico che venne miracolosamente bagnato dal sangue scaturito da un'ostia consacrata, durante la messa celebrata da uno scettico sacerdote boemo a Bolsena nella tarda estate del 1263 (o 1264). Il grande reliquiario \xc3\xa8 composto in oro, argento e smalto translucido ed \xc3\xa8 alto 139 cm.\n\n"
"L'oreficeria senese nel Trecento raggiunse un vertice di maestria da metterla sullo stesso piano di arti quali pittura e scultura, ed ebbe un ruolo essenziale nello sviluppo dell'arte orafa europea anche nei secoli successivi.\nA Siena, oltre alla rinomata scuola senese in pittura, l'altissimo livello tecnico-artistico, e la relativamente facilit\xc3\xa0 di trasporto e di circolazione dei prodotti di oreficeria fece s\xc3\xac che queste produzioni artistiche fossero uno dei pi\xc3\xb9 importanti veicoli per gli scambi col gotico transalpino.\n\n"