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Pubblicazione: Firenze : Stab. tipogr. fiorentino, 1894
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
'Il buono, il brutto, il cattivo \xc3\xa8 un film del 1966 diretto da Sergio Leone.\nTra i pi\xc3\xb9 celebri western della storia del cinema, \xc3\xa8 considerato la quintessenza del fortunato genere spaghetti western. Girato sulla scia del successo di Per un pugno di dollari e Per qualche dollaro in pi\xc3\xb9, il film completa la trilogia del dollaro leoniana. Il regista, per sfuggire ancora una volta al rischio di ripetersi, aumenta di nuovo il numero dei protagonisti, da due a tre, collocando la trama nel contesto storico della guerra di secessione americana.\nIl titolo, nato per caso, rispecchia il pensiero di Leone. Nei tre protagonisti, ognuno per la propria parte autobiografico, coesistono bellezza e bruttezza, umanit\xc3\xa0 e ferocia: il regista demistifica tutti questi concetti e al contempo, in una dichiarata denuncia della follia della guerra, demistifica la stessa storia degli Stati Uniti d\'America, mostrandone il lato violento e brutale, appannato dalla tradizione mitizzante dell\'epopea western.\nLeone ripropone il clich\xc3\xa9 dell\'uomo senza nome interpretato da Clint Eastwood, ma lo rende pi\xc3\xb9 ambiguo, a met\xc3\xa0 strada tra il cacciatore di taglie e il giustiziere. Affiancano Eastwood, nella parte dei protagonisti, Lee Van Cleef (anch\'egli reduce da Per qualche dollaro in pi\xc3\xb9, qui per\xc3\xb2 in un ruolo molto diverso) ed Eli Wallach. Si segnala anche la partecipazione di Aldo Giuffr\xc3\xa9 nelle vesti di un capitano dell\'esercito unionista. A spiccare \xc3\xa8 tuttavia il personaggio di Tuco, tanto perch\xc3\xa9 approfondito nel suo vissuto e nella sua dimensione interiore, quanto perch\xc3\xa9 fornito di un lato umoristico caratterizzato magistralmente dal talento comico di Wallach.\nLa scena del cosiddetto "triello" (uno stallo alla messicana) nel finale del film \xc3\xa8 rimasta esemplare sia per la ripresa, sia per il montaggio, sia per l\'uso sapiente della colonna sonora di Ennio Morricone (traccia Il triello), che la sottolinea in modo esclusivo, aggiungendovi tensione e potenza evocativa.\nIl film all\'inizio divise la critica, ma fu un enorme successo di pubblico. La sua popolarit\xc3\xa0 perdura inalterata e l\'ha reso ormai un classico citatissimo nel cinema, nella musica e nei fumetti. Utenti e lettori di siti e riviste specializzati, ma anche importanti cineasti come Quentin Tarantino, lo considerano tra le migliori pellicole di tutti i tempi.'
'Will Hunting - Genio ribelle (Good Will Hunting) \xc3\xa8 un film del 1997 diretto da Gus Van Sant e interpretato da Matt Damon, Robin Williams, Ben Affleck, Casey Affleck, Stellan Skarsg\xc3\xa5rd e Minnie Driver.\nGirato a Boston, Massachusetts, racconta la storia di un ragazzo prodigio che fa le pulizie al Massachusetts Institute of Technology (MIT).Ai Premi Oscar 1998 ha trionfato nelle categorie migliore sceneggiatura originale (Matt Damon e Ben Affleck) e miglior attore non protagonista (Robin Williams).Il film \xc3\xa8 dedicato alla memoria del poeta Allen Ginsberg e dello scrittore William S. Burroughs, entrambi morti nel 1997.\n\n'
'Amici miei \xc3\xa8 un film italiano del 1975 diretto da Mario Monicelli. \xc3\x88 il primo della serie cinematografica, che continuer\xc3\xa0 nel 1982 con Amici miei - Atto II\xc2\xba, sempre con la regia di Monicelli, e nel 1985 con Amici miei - Atto III\xc2\xba, con la regia di Nanni Loy.\nIl progetto del film apparteneva a Pietro Germi, che non ebbe per\xc3\xb2 la possibilit\xc3\xa0 di realizzarlo a causa del sopraggiungere della malattia che lo condusse alla morte nel 1974: nei titoli di testa del film, infatti, si \xc3\xa8 voluto rendere omaggio all\'autore con la scritta \xc2\xabun film di Pietro Germi\xc2\xbb, cui segue solo successivamente \xc2\xabregia di Mario Monicelli\xc2\xbb.\nIl significato del titolo, secondo Gastone Moschin, \xc3\xa8 da riferirsi all\'addio al cinema di Pietro Germi "amici miei, ci vedremo, io me ne vado".\n\n'