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Serie: Il castoro cinema [La Nuova Italia] ; 26
Serie: Il Castoro Cinema / diretto da Fernaldo Di Giammatteo ; 26
"Woody Allen, pseudonimo di Heywood Allen, nato Allan Stewart K\xc3\xb6nigsberg (New York, 1\xc2\xba dicembre 1935), \xc3\xa8 un regista, sceneggiatore, attore, comico, scrittore e commediografo statunitense, tra i principali e pi\xc3\xb9 celebri umoristi dell'epoca contemporanea, grazie all'intensa produzione cinematografica (con una media di quasi un film all'anno), ai testi comici e alle gag che ha iniziato a comporre gi\xc3\xa0 in et\xc3\xa0 adolescenziale.\n\nLo stile raffinato e spesso cerebrale l'ha reso uno degli autori pi\xc3\xb9 rispettati, punto di riferimento della commedia americana moderna: \xc3\xa8 considerato \xc2\xabil pi\xc3\xb9 europeo\xc2\xbb tra i registi statunitensi, sia per le tematiche affrontate sia per il successo dei suoi film, da sempre maggiore nel vecchio continente che in patria.\nI temi affrontati da Allen, che spaziano dalla crisi esistenziale degli ambienti intellettuali alla rappresentazione spesso autoironica della comunit\xc3\xa0 ebraica newyorkese, dalla critica alla borghesia fino alla critica del capitalismo, rispecchiano la sua passione per la letteratura, la filosofia, la psicoanalisi, la musica jazz, il cinema europeo, e soprattutto per la sua citt\xc3\xa0 natale, New York, dove vive e dalla quale trae continua ispirazione.Vincitore di quattro premi Oscar, nel 1995 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.\n\n"
"Woody Allen \xc3\xa8 un attore, regista, sceneggiatore, scrittore, musicista jazz e comico statunitense, tra i principali e pi\xc3\xb9 celebri umoristi dell'epoca moderna, grazie all'intensa produzione cinematografica (una media di quasi un film all'anno) e ai testi comici e alle gag che ha iniziato a comporre gi\xc3\xa0 in et\xc3\xa0 adolescenziale. Inoltre Allen ha anche scritto quattro commedie per il teatro e alcune opere teatrali realizzate a Broadway, come Don't Drink the Water (1966) e Provaci ancora, Sam (1969).\nLa sua prima apparizione cinematografica \xc3\xa8 stata, nel 1965, la commedia Ciao Pussycat, che ha lanciato Allen sia come attore che come sceneggiatore. Il suo esordio alla regia invece avvenne nel 1966, quando diresse il film Che fai, rubi?. In realt\xc3\xa0 era un film di spionaggio giapponese che \xc3\xa8 stato ri-montato e doppiato in inglese con dialoghi diversi e comici, con l'aggiunta di riprese aggiuntive con lo stesso Allen protagonista.\nSecondo Box Office Mojo, i film di Woody Allen hanno incassato in totale pi\xc3\xb9 di 575 milioni di dollari, con una media di 14 milioni a film.\nOltre alla regia cinematografica, Allen \xc3\xa8 apparso nei panni di se stesso in molti documentari e cortometraggi e in altre opere, tra cui Wild Man Blues e Stanley Kubrick: A Life in Pictures. Ha presentato un suo cortometraggio anche nel Concerto per New York City. \xc3\x88 stato inoltre oggetto di tre documentari sulla sua carriera intitolati To Woody Allen, From Europe with Love (1980), Woody Allen: A Life in Film (2001) e Woody (2012). Ha anche scritto e contribuito a varie serie televisive agli inizi della sua carriera, tra cui il celebre The Tonight Show.\nTutti i film da lui diretti per United Artists e Orion Pictures tra il 1971 e il 1992 sono di propriet\xc3\xa0 della Metro-Goldwyn-Mayer.\n\n"
"Karen Jane Allen (Carrollton, 5 ottobre 1951) \xc3\xa8 un'attrice statunitense."
"Io e Annie (Annie Hall) \xc3\xa8 un film di Woody Allen del 1977.\nInizialmente distribuito in Italia con il titolo di Io e le donne, Io e Annie \xc3\xa8 il film che consacr\xc3\xb2 Allen tra i maggiori registi americani. Il film si \xc3\xa8 aggiudicato quattro Premi Oscar: miglior film, miglior regista, migliore sceneggiatura originale e miglior attrice protagonista a Diane Keaton.\nNel 1992 \xc3\xa8 stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 1998 l'American Film Institute l'ha inserito al trentunesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi, mentre dieci anni dopo, nella lista aggiornata, \xc3\xa8 sceso al trentacinquesimo posto. Io e Annie si trova inoltre al quarto posto nella classifica delle migliori cento commedie statunitensi, e un'espressione pronunciata in esso dalla Keaton \xc3\xa8 stata inserita al cinquantacinquesimo posto della classifica delle migliori cento battute del cinema statunitense."
"Woody Allen, pseudonimo di Heywood Allen, nato Allan Stewart K\xc3\xb6nigsberg (New York, 1\xc2\xba dicembre 1935), \xc3\xa8 un regista, sceneggiatore, attore, comico, scrittore e commediografo statunitense, tra i principali e pi\xc3\xb9 celebri umoristi dell'epoca contemporanea, grazie all'intensa produzione cinematografica (con una media di quasi un film all'anno), ai testi comici e alle gag che ha iniziato a comporre gi\xc3\xa0 in et\xc3\xa0 adolescenziale.\n\nLo stile raffinato e spesso cerebrale l'ha reso uno degli autori pi\xc3\xb9 rispettati, punto di riferimento della commedia americana moderna: \xc3\xa8 considerato \xc2\xabil pi\xc3\xb9 europeo\xc2\xbb tra i registi statunitensi, sia per le tematiche affrontate sia per il successo dei suoi film, da sempre maggiore nel vecchio continente che in patria.\nI temi affrontati da Allen, che spaziano dalla crisi esistenziale degli ambienti intellettuali alla rappresentazione spesso autoironica della comunit\xc3\xa0 ebraica newyorkese, dalla critica alla borghesia fino alla critica del capitalismo, rispecchiano la sua passione per la letteratura, la filosofia, la psicoanalisi, la musica jazz, il cinema europeo, e soprattutto per la sua citt\xc3\xa0 natale, New York, dove vive e dalla quale trae continua ispirazione.Vincitore di quattro premi Oscar, nel 1995 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.\n\n"
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"