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Pubblicazione: Firenze : NICE, 2007
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
"La Festa del Cinema di Roma, in precedenza Festival internazionale del film di Roma, \xc3\xa8 un festival cinematografico internazionale istituito nel 2006 che si tiene in autunno presso l'auditorium Parco della Musica di Roma. La manifestazione \xc3\xa8 organizzata dalla Fondazione Cinema per Roma, costituita dai soci fondatori Roma Capitale, Regione Lazio, Provincia di Roma, Camera di commercio, Fondazione Musica per Roma, Istituto Luce Cinecitt\xc3\xa0. La presidente della Fondazione Cinema per Roma \xc3\xa8 Laura Delli Colli e il direttore generale \xc3\xa8 Francesca Via. Antonio Monda \xc3\xa8 il direttore artistico del Festival internazionale del film di Roma.\n\n"
'Il termine cinema d\'essai viene utilizzato in Italia per riferirsi a tutte quelle sale cinematografiche le cui scelte di cartellone si basano sulla qualit\xc3\xa0 artistica del film. Il nome "cinema d\'essai" deriva dalla qualifica di "Cin\xc3\xa9ma d\'art et d\'essai", (letteralmente "Cinema d\'arte e di prova") che in Francia, fin dagli anni \'40, venne attribuita a quelle sale cinematografiche che proiettavano film non commerciali, di derivazione avanguardista e rivolti ad un pubblico colto. In Italia le sale di cinema d\'essai videro una grande espansione negli anni \'60, dopo che l\'avvento della politica degli autori determin\xc3\xb2 un nuovo modo di pensare il cinema.\n\n'
"Nuovo Cinema Paradiso \xc3\xa8 un film del 1988 scritto e diretto da Giuseppe Tornatore.\nLa versione internazionale del film da 123' vinse il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 e l'Oscar per il miglior film straniero.\nLa versione lunga da 173', presentata in anteprima a Bari in concorso al festival EuropaCinema, \xc3\xa8 disponibile nel circuito home video.\n\n"
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"