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Titolo uniforme: The Lady from Shanghai <film ; 1947>
Pubblicazione: [Italia] : Sony Pictures Home Entertainment, 2011
Tipo di risorsa: risorsa video e da proiezione, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, mul, Paese: IT
"Shanghai Express \xc3\xa8 un film del 1932, diretto da Josef von Sternberg e interpretato da Marlene Dietrich, quarta di sette collaborazioni di uno dei pi\xc3\xb9 celebri sodalizi regista-attrice.\n\xc3\x88 un \xc2\xabinverosimile\xc2\xbb melodramma dall'\xc2\xabesotismo vistosamente falso\xc2\xbb, interamente concentrato sulla protagonista, rappresentata come un \xc2\xabideale inarrivabile del desiderio\xc2\xbb, esaltata dalla fotografia da premio Oscar di Lee Garmes e dai costumi di Travis Banton.\nFu il film col maggiore incasso nell'anno 1932. Ha avuto due remake non memorabili: Night Plane from Chungking (1943), diretto da Ralph Murphy e L'espresso di Pechino (Peking Express) (1951), diretto da William Dieterle.\n\n"
"La signora di Shanghai (The Lady from Shanghai) \xc3\xa8 un film noir del 1947 diretto da Orson Welles, anche protagonista del film assieme all'ex moglie Rita Hayworth ed Everett Sloane. \xc3\x88 tratto dal romanzo L'altalena della morte o Se muoio prima di svegliarmi (If I Die Before I Wake) di Sherwood King.\nSebbene La signora di Shanghai abbia inizialmente ricevuto recensioni contrastanti, \xc3\xa8 cresciuta nel corso degli anni la sua fama, e molti critici hanno elogiato la scenografia e le riprese.\n\n"
'Il cinema (dal greco antico \xce\xba\xce\xaf\xce\xbd\xce\xb7\xce\xbc\xce\xb1, -\xcf\x84\xce\xbf\xcf\x82 "movimento") \xc3\xa8 l\'insieme delle arti, delle tecniche e delle attivit\xc3\xa0 industriali e distributive che producono come risultato commerciale un film. Nella sua accezione pi\xc3\xb9 ampia la cinematografia \xc3\xa8 l\'insieme dei film che, nel loro complesso, rappresentano un\'espressione artistica che spazia dalla fantasia, all\'informazione, alla divulgazione del sapere.\nLa cinematografia viene anche definita come la settima arte, secondo la definizione coniata dal critico Ricciotto Canudo nel 1921, quando pubblic\xc3\xb2 il manifesto La nascita della settima arte, prevedendo che la cinematografia avrebbe unito in sintesi l\'estensione dello spazio e la dimensione del tempo. Fin dalle origini, la cinematografia ha abbracciato il filone della narrativa, diventando la forma pi\xc3\xb9 diffusa e seguita di racconto.\n\n'
"La Scuola nazionale di cinema \xc3\xa8 stata la prima scuola italiana di cinematografia. Oggi insieme alla Cineteca Nazionale fa parte del Centro Sperimentale di Cinematografia anche se originariamente era in attivit\xc3\xa0 gi\xc3\xa0 prima della fondazione del Centro Sperimentale con il nome di Scuola nazionale di cinematografia.\nL'ente, situato per alcuni anni presso l'istituto Duca d'Aosta in via Foligno a Roma, istituisce corsi a numero chiuso ai quali si accede tramite concorso.\nParticolarmente rilevante \xc3\xa8 stata l'opera di selezione e formazione dei giovani nelle varie discipline dell'arte cinematografica.\n\n"
"Gene Eliza Tierney (Brooklyn, 19 novembre 1920 \xe2\x80\x93 Houston, 6 novembre 1991) \xc3\xa8 stata un'attrice statunitense.\n\n"
'Cinematografo \xc3\xa8 un album-raccolta del 2010 che contiene 12 brani interpretati dal cantante Mario Merola.'
"Gli spettacoli nell'antica Roma erano numerosi, aperti a tutti i cittadini ed in genere gratuiti; alcuni di essi si distinguevano per la grandezza degli allestimenti e per la crudelt\xc3\xa0.\nI Romani frequentavano di preferenza i combattimenti dei gladiatori, quelli con bestie feroci (venationes), le riproduzioni di battaglie navali (naumachia), le corse di carri, le gare di atletica, gli spettacoli teatrali dei mimi e le pantomime.\nQuarant'anni dopo l'invettiva di Giovenale (n. tra il 55 e il 60\xe2\x80\x93m. dopo il 127) che rimpiangeva la sobriet\xc3\xa0 e la severit\xc3\xa0 repubblicana di un popolo che ormai aspirava solo al panem et circenses, al pane e agli spettacoli, Frontone (100-166), quasi con le stesse parole, descriveva sconsolato la triste realt\xc3\xa0:\n\nLa classe dirigente romana considerava infatti suo compito primario quello di distribuire alimenti una volta al mese al popolo e di distrarlo e regolare il suo tempo libero con gli spettacoli gratuiti offerti nelle festivit\xc3\xa0 religiose o in ricorrenze laiche.\n\n"