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Pubblicazione: Firenze : Sadea-Della Volpe, c1963-1964
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Fa parte di: La seconda guerra mondiale
Il Muro di Berlino (in tedesco: Berliner Mauer, nome ufficiale: Antifaschistischer Schutzwall, in italiano: "barriera di protezione antifascista") fu un sistema di fortificazioni attivo dal 1961 al 1989, eretto da parte del governo della Germania dell'Est per impedire la libera circolazione delle persone verso la Germania dell'Ovest. Per "Muro di Berlino" si intende, più comunemente, il lungo sistema di recinzione in calcestruzzo armato, di 156 km, alto 3,6 metri, che cingeva la parte occidentale della città di Berlino, filoccidentale e appartenente alla giurisdizione della Germania Ovest, ampia circa 480 km² e comunemente detta Berlino Ovest, all'interno della stessa città, capitale della Germania Est, quest'ultima comunemente detta Berlino Est.
La battaglia di Berlino (in tedesco: Schlacht um Berlin; in russo: Берлинская наступательная операция, Berlinskaja nastupatel'naja operacija) fu l'ultima grande offensiva del teatro europeo della seconda guerra mondiale e segnò la sconfitta definitiva della Germania nazista. L'Armata Rossa sovietica prima travolse, nonostante l'accanita resistenza, il precario fronte tedesco sul fiume Oder, quindi accerchiò e attaccò direttamente la capitale del Terzo Reich, disperatamente difesa da reparti raccogliticci della Wehrmacht, delle Waffen-SS (comprese unità di volontari stranieri), della Hitlerjugend e del Volkssturm. I sovietici, in netta superiorità numerica e di mezzi terrestri e aerei, riuscirono, al comando del maresciallo Georgij Žukov e del maresciallo Ivan Konev, a portare a termine la loro missione, a distruggere o catturare il grosso delle forze nemiche e a ottenere la resa di Berlino (2 maggio 1945). I combattimenti sulla linea del fiume Oder e soprattutto all'interno dell'area urbana di Berlino, violenti e prolungati, costarono pesanti perdite di uomini e mezzi a entrambe le parti. Durante la battaglia Adolf Hitler, che aveva deciso di rimanere nella capitale accerchiata per organizzare l'ultima resistenza, si tolse la vita per non cadere in mano sovietica. Il Terzo Reich si arrese ufficialmente l'8 maggio 1945, sei giorni dopo la fine della battaglia.
Berlino Ovest (in tedesco Berlin (West); in Germania Est Westberlin) fu un'exclave della Germania Ovest nel territorio della Germania Est durante tutto il periodo di esistenza giuridica di quest'ultima tra il 1949 e il 1990. La sua distanza minima dal confine tra le due Germanie era di circa 160 km e aveva un'estensione di 479,9 km², dovuta all'accorpamento di tre dei quattro settori (quello britannico, francese e statunitense) in cui, alla fine della seconda guerra mondiale, fu suddivisa Berlino dalle quattro potenze vincitrici, mentre quello occupato dall'Unione Sovietica fu noto con il nome di Berlino Est e divenne la capitale della Repubblica Democratica Tedesca. Dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989 le due Berlino furono separate fisicamente da un muro eretto dalla Germania Est per mettere un freno alle defezioni dal proprio Paese. Quasi un anno dopo la caduta del muro, il 3 ottobre 1990, le due città ridivennero un'entità amministrativa unica, a seguito della riunificazione delle due Germanie. Al culmine della guerra fredda, nel 1968, Berlino Ovest vantava 2.202.000 abitanti, che ne facevano la città tedesca da ambo i lati della cortina di ferro con il maggior numero di residenti. Essendo, dal punto di vista geopolitico, l'unico avamposto occidentale nel territorio del Patto di Varsavia negli anni della guerra fredda (nonché, più in generale, l'unica exclave di uno dei due grandi blocchi di tale periodo all'interno dell'area di influenza dell'altro), Berlino Ovest si guadagnò una notevole rilevanza politica (fu meta di una visita ufficiale del presidente statunitense John F. Kennedy nel 1963, divenuta celebre per la sua frase in tedesco Ich bin ein Berliner) e culturale: non pochi romanzi e racconti di spionaggio dell'epoca furono infatti ambientati a Berlino in ragione della presenza in tale città di agenti segreti di entrambe le Germanie e del Checkpoint Charlie, posto di blocco sulla Friedrichstraße che costituiva il confine geografico tra Germania Ovest e Germania Est e, per estensione, quello politico tra i due blocchi contrapposti, che nella realtà e nella finzione narrativa fu teatro di fughe o tentativi di fuga e scambi di spie prigioniere delle opposte frazioni.
Alex Schwazer (Vipiteno, 26 dicembre 1984) è un ex marciatore italiano, campione olimpico della 50 km a Pechino 2008. Dopo essere risultato positivo ad un controllo anti-doping alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra 2012, venne squalificato dal Tribunale Nazionale Antidoping fino al 29 aprile 2016. Rientrato in attività in occasione dei Mondiali a squadre di marcia 2016, vince la 50 km ottenendo la qualificazione per i Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016. Il 22 giugno 2016 viene comunicato alla FIDAL che Schwazer risulta nuovamente positivo ad un controllo anti-doping su un campione di urine prelevatogli in un controllo a sorpresa il 1º gennaio 2016 (la sostanza dopante sarebbe testosterone).Per questo la IAAF (Federazione Internazionale di atletica leggera) decide di sospenderlo in via cautelare in attesa della decisione finale. Il 10 agosto 2016 il TAS (Tribunale Arbitrale dello sport), considerata la seconda violazione delle norme antidoping, squalifica l'atleta per 8 anni. Come diretta conseguenza della squalifica, oltre a non poter partecipare ai Giochi olimpici di Rio 2016, tutti i suoi risultati sportivi del 2016 sono stati cancellati.Nei mesi immediatamente successivi emergono sospetti di un complotto ai suoi danni, anche grazie ad un'indagine condotta dal quotidiano La Repubblica, che danno via a delle indagini ufficiali dei RIS di Parma su indicazione del PM incaricato.
Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo) è un film del 1981 diretto da Uli Edel. Il film, ispirato alla storia vera di Christiane Vera Felscherinow, è ambientato tra il 1975 e il 1977; la sceneggiatura è tratta dall'omonimo libro e contribuì alla fama della storia di Christiane, rendendo nota nel mondo occidentale la piaga della prostituzione e della tossicodipendenza giovanile.
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