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Ilio Barontini (Cecina, 28 settembre 1890 – Scandicci, 22 gennaio 1951) è stato un partigiano e politico italiano. Antifascista di matrice anarchica, socialista e, successivamente, comunista, combattente nella guerra di Spagna e in Cina, nella resistenza in Etiopia, in Francia e in Italia, senatore del PCI, cittadino onorario della città di Bologna. Decorato dalle forze alleate con la Bronze Star Medal e dall'Unione Sovietica con l'Ordine della Stella Rossa.
La Resistenza italiana, semplicemente Resistenza, anche detta Resistenza partigiana o Secondo Risorgimento, fu l'insieme di movimenti politici e militari che in Italia dopo l'armistizio di Cassibile si opposero al nazifascismo nell'ambito della guerra di liberazione italiana. Nella Resistenza vanno individuate le origini stesse della Repubblica Italiana: l'Assemblea Costituente fu in massima parte composta da esponenti dei partiti che avevano dato vita al Comitato di Liberazione Nazionale e che, a guerra finita, scrissero la Costituzione fondandola sulla sintesi tra le rispettive tradizioni politiche e ispirandola ai princìpi della democrazia e dell'antifascismo. Il movimento della Resistenza – inquadrabile storicamente nel più ampio fenomeno europeo della resistenza all'occupazione nazifascista – fu caratterizzato in Italia dall'impegno unitario di molteplici e talora opposti orientamenti politici (comunisti, azionisti, monarchici, socialisti, democristiani, liberali, repubblicani, anarchici), in maggioranza riuniti nel Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), i cui partiti componenti avrebbero più tardi costituito insieme i primi governi del dopoguerra. Il periodo storico in cui il movimento fu attivo ha inizio dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 (il CLN fu fondato a Roma il 9 settembre), e termina nei primi giorni del maggio 1945, durando quindi venti mesi circa. La scelta di celebrare la fine di quel periodo con il 25 aprile 1945 fa riferimento alla data dell'appello diramato dal CLNAI per l'insurrezione armata della città di Milano, sede del comando partigiano dell'Alta Italia. Alcuni storici hanno evidenziato più aspetti contemporaneamente presenti all'interno del fenomeno della Resistenza: "guerra patriottica" e lotta di liberazione da un invasore straniero; insurrezione popolare spontanea; "guerra civile" tra antifascisti e fascisti, collaborazionisti con i tedeschi; "guerra di classe" con aspettative rivoluzionarie soprattutto da parte di alcuni gruppi partigiani socialisti e comunisti.
Pietro Secchia (Occhieppo Superiore, 19 dicembre 1903 – Roma, 7 luglio 1973) è stato un politico e antifascista italiano, importante dirigente e storico memorialista del Partito Comunista Italiano.
Laura Seghettini (Pontremoli, 22 gennaio 1922 – Pontremoli, 10 luglio 2017) è stata una partigiana italiana, di fede comunista. Ricoprì il ruolo di vicecommissario della 12ª Brigata Garibaldi "Fermo Ognibene".
I Gruppi di Azione Patriottica (GAP), formati dal comando generale delle Brigate Garibaldi alla fine dei ottobre 1943, erano piccoli gruppi di partigiani che nacquero su iniziativa del Partito Comunista Italiano per operare prevalentemente in città, sulla base dell'esperienza della Resistenza francese. I militanti dei GAP erano detti "gappisti". Per estensione, erano denominate GAP anche le meno numerose unità partigiane cittadine socialiste e azioniste.
Giovanni Pesce (Visone, 22 febbraio 1918 – Milano, 27 luglio 2007) è stato un partigiano e politico italiano. Militante comunista, partecipò alla guerra civile spagnola combattendo nelle Brigate Internazionali. Dopo il ritorno in Italia venne arrestato e deportato a Ventotene dal Regime fascista. Liberato dopo il 25 luglio 1943 entrò a far parte dei GAP prima a Torino e quindi a Milano. Conosciuto con i nomi di battaglia di "Ivaldi" (a Torino) e "Visone" (a Milano), portò a termine con successo una lunga serie di attentati contro autorità e militi della Repubblica Sociale Italiana e contro militari tedeschi. Insignito della Medaglia d'oro al valor militare, dopo la guerra è stato consigliere comunale di Milano dal 1951 al 1964.
Il battaglione Garibaldi fu una formazione militare, costituita da volontari italiani nel 1936, per combattere le forze nazionaliste comandate dal generale Francisco Franco nella guerra civile spagnola, a supporto dell'Ejército Popular de la República della Repubblica Spagnola. Il 30 aprile 1937, fu elevato a rango di Brigata.
Giuseppe Di Vittorio (Cerignola, 11 agosto 1892 – Lecco, 3 novembre 1957) è stato un sindacalista, politico e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'Ottocento in Puglia.
Antonio Carini (Monticelli d'Ongina, 7 settembre 1902 – Meldola, 13 marzo 1944) è stato un partigiano e antifascista italiano, noto col nome di battaglia di Orsi e/o Orso. Comunista, Garibaldino in Spagna, confinato politico, membro del Comando Generale delle Brigate Garibaldi, torturato e ucciso dai fascisti, Medaglia d'argento al valor militare alla memoria.