Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Ludwig van Beethoven ([beˈtɔven] o [beˈtoven]; in tedesco [ˈluːtvɪç fan ˈbeːthoːfn̩]; Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven "artista eroico", capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico; tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella pianistica e quella cameristica. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni sacre, come la Missa Solemnis, e teatrali, come Fidelio.
La sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125, anche nota come Sinfonia corale, è l'ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven. Fu eseguita per la prima volta venerdì 7 maggio 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna, con il contralto Caroline Unger e il tenore Anton Haizinger. Ai primi tre movimenti puramente sinfonici ne segue un quarto che include il coro sui versi dell'ode Alla gioia di Friedrich Schiller. È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico ed è considerata uno dei grandi capolavori della musica occidentale, anche in quanto simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini, oltre ad essere ritenuta da molti musicologi il capolavoro di Beethoven. È stata inoltre per lungo tempo la maggiore composizione sinfonica con voci.Il tema del finale, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo. Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall'UNESCO Memoria del mondo attribuita alla Germania.
La Sinfonia n. 5 in do minore Op. 67 fu composta da Ludwig van Beethoven fra il 1807 e l'inizio del 1808. Fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien, in una serata musicale che non ebbe particolare successo, forse a causa del freddo e della lunghezza del programma. I primi abbozzi dell'opera risalgono in realtà al 1804. Si tratta, in effetti, del lavoro sinfonico di Beethoven che ebbe la gestazione più lunga e travagliata (si pensi che i primi abbozzi nascano quando l'autore stava ancora lavorando alla Sinfonia n. 3, mentre la conclusione del lavoro si intreccia con la composizione della Sinfonia n. 6). Secondo alcune fonti, pare che questa sinfonia sia stata scritta per una famiglia nobile presso la quale Beethoven lavorava.
La sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore, più comunemente nota sotto il nome di Sonata al chiaro di luna (soprannome attribuitole dal critico tedesco Rellstab), è l'op. 27 n. 2 del catalogo di Ludwig van Beethoven, e fu completata nel 1801 e pubblicata per la prima volta nel 1802 "per il clavicembalo o piano-Forte".Beethoven dedicò quest'opera alla sua alunna prediletta, la diciannovenne contessa Giulietta Guicciardi, di cui lui era stato innamorato.È una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo, sebbene Beethoven non la considerasse una delle sue migliori sonate. Il maestro aggiunse la scritta Quasi una Fantasia perché la struttura non rispecchia quella tradizionale di una sonata, che solitamente consta di tre movimenti: un allegro (spesso in forma sonata), un adagio, e un altro allegro finale (frequentemente un rondò). La sonata si apre con un adagio, fatto inusuale per l'epoca, ed è probabilmente questo il motivo per cui Beethoven la denominò Quasi una Fantasia: per indicare il suo carattere libero e originale, tipico del periodo romantico.
Io e Beethoven (Copying Beethoven) è un film storico drammatico diretto nel 2006 da Agnieszka Holland, che racconta in modo romanzato gli ultimi anni di vita del compositore tedesco Ludwig van Beethoven, dal 1824 al 1827.
Ludwig van Beethoven (Bonn 17 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) fu un compositore e pianista tedesco. Iniziò a scrivere varie opere già all'età di 11 anni. Considerato uno dei più grandi compositori di tutti i tempi, è annoverato tra i più grandi geni della storia della musica. Nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora d'aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, condurre e suonare, anche dopo aver perso completamente l'udito. Beethoven ha lasciato una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.
Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall'XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all'età contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell'armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti più specializzati il termine "musica classica" può essere anche riferito, in senso più restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l'espressione è intesa nel suo significato più esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare). I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" può includere o no la musica colta contemporanea. L'indicazione di "musica classica" in riferimento alla musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va da Bach a Beethoven, passando per Händel e Mozart, come l'epoca d'oro della musica e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell'Oxford English Dictionary, risalgono intorno al 1836.Una caratteristica importante della musica colta europea è l'abbandono della tradizione orale e l'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo. Nel corso del tempo l'improvvisazione e l'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell'esecuzione del repertorio scritto, nel quale la volontà del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della composizione stessa, senza più concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli esecutori.
Johann van Beethoven (Bonn, 14 novembre 1740 – Bonn, 18 dicembre 1792) è stato un tenore tedesco. Modesto musicista, è ricordato per essere il padre del celebre compositore Ludwig van Beethoven (1770-1827).
La Missa Solemnis in Re maggiore, Op. 123, è una composizione di Ludwig van Beethoven.
La viola è uno strumento musicale cordofono della famiglia del violino, nella quale occupa il posto del contralto-tenore, con una tessitura intermedia tra il violino ed il violoncello. Il termine è stato usato, non sempre in maniera precisa, per riferirsi a vari strumenti: la viola nel senso moderno del termine nasce assieme alla famiglia del violino, giungendo a maturazione non più tardi del 1535. Lo strumento è simile al violino, ma più grande di circa il 15-20% e, a differenza di quest'ultimo, non ha una taglia standard. Ha quattro corde accordate per quinte, una quinta sotto il violino, rispetto al quale ha anche un timbro più profondo e meno brillante; risulta quindi un'ottava sopra il violoncello. La tecnica della mano sinistra e dell'arco sono simili a quelle per il violino e la chiave musicale di lettura utilizzata solitamente è quella di contralto, all'occorrenza è impiegata anche quella di violino. Il musicista che suona la viola è detto violista. La viola è impiegata principalmente nella musica classica, sia come strumento solistico (anche se è meno comune in questo ruolo rispetto ad altri strumenti della sua famiglia, come il violino o il violoncello), sia in orchestra, nel quartetto d'archi e in svariate formazioni cameristiche. Lo strumento ha un ruolo significativo nella musica tradizionale di alcuni paesi europei, in particolare nella cultura ungherese e rumena, mentre si tratta di uno strumento non comune nella musica leggera, nel rock o nel jazz.
La Sonata per pianoforte n. 8, Op. 13 in do minore di Ludwig van Beethoven è anche nota con il titolo di Grande Sonata Patetica. Questo appellativo non fu coniato da Beethoven, bensì dal suo editore per motivi commerciali. Il compositore tuttavia lo riconoscerà come esatto riferendosi al termine "patetico" come lo intendeva il poeta Friedrich Schiller. Composta negli anni 1798-99 e pubblicata per la prima volta da Hoffmeister nel dicembre del 1799, con dedica al principe Karl von Lichnowsky, quest'opera segna un punto di svolta per la musica di Beethoven.
Il testamento di Heiligenstadt è una lettera manoscritta di Ludwig van Beethoven indirizzata ai suoi fratelli Kaspar Karl e Nikolaus Johann, scritta il 6 ottobre 1802 a Heiligenstadt, un sobborgo di Vienna (ai giorni nostri quartiere della capitale austriaca) dove il compositore aveva allora una residenza. Si tratta di un documento storico, testimonianza della vita di Beethoven, nel quale il musicista esprimeva la sua disperazione davanti alla crescente sordità e la necessità che ne derivava di isolarsi a poco a poco dagli uomini. Beethoven riuscì a superare la crisi, risoluto ad affrontare il suo destino piuttosto che abbattersi: è l'inizio del suo periodo definito « Eroico » che doveva durare fino al 1808 e alla Quinta Sinfonia. Scritta durante un periodo di sua profonda crisi morale, mentre il compositore completava la sua Seconda Sinfonia, questa lettera non fu mai spedita e venne ritrovata da Anton Schindler e Stephan von Breuning in un cassetto segreto della credenza di Beethoven qualche giorno dopo la sua morte nel marzo 1827, insieme a un'altra celebre missiva, la Lettera all'amata immortale e a un piccolo dipinto di volto femminile, mai identificato con certezza. Una curiosità del documento è che, mentre il nome di Carl – Kaspar Karl – compare al posto giusto, ci sono spazi bianchi là dove doveva comparire il nome di Johann. Sono stati avanzati diversi tentativi di spiegazione di questa anomalia, quali l'incertezza di Beethoven sull'opportunità o meno di usare il nome completo di Johann (Nikolaus Johann) in questo che era un documento quasi legale, i suoi sentimenti contraddittori nei confronti dei fratelli, e un transfer del vecchio rancore che aveva provato nei confronti del padre alcolizzato, che spesso li aveva trattati con durezza (nel 1802 erano giusto passati dieci anni dalla sua morte), anche lui di nome Johann.
Beethoven è un film del 1992 diretto da Brian Levant. Distribuito dalla United International Pictures, è uno dei film del genere commedia classici per tutta la famiglia. Il protagonista è Beethoven, un cane di San Bernardo chiamato come il celebre compositore e pianista tedesco Ludwig van Beethoven. Il protagonista Chris è un cane di due anni addestrato da Karl Miller, uno dei più noti istruttori di animali americani.
Nella storia della musica, il classicismo, detto anche periodo classico o epoca classica, è il periodo che si colloca fra il barocco e il romanticismo, ovvero nella seconda metà del Settecento, con appendice nella prima parte dell'Ottocento. Il polo del movimento classicista è in particolare Vienna (tanto che si parla di Classicismo viennese o Wiener Klassik), città dove operavano Franz Joseph Haydn, Wolfgang Amadeus Mozart e Ludwig van Beethoven, i tre più grandi protagonisti della stagione classicista.
La Sinfonia n. 6 in fa maggiore Op. 68, detta Pastorale (in tedesco Pastoral-Sinfonie), fu composta da Ludwig van Beethoven tra il 1807 e l'inizio del 1808. Fu eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 al Theater an der Wien. Il manoscritto originale si trova nella Beethovenhaus.
Le Sinfonie di Beethoven (in francese: Symphonies de Beethoven), S.464, sono il gruppo di nove trascrizioni per pianoforte, opera di Franz Liszt, delle sinfonie di Ludwig van Beethoven.