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La sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore, più comunemente nota sotto il nome di Sonata al chiaro di luna (soprannome attribuitole dal critico tedesco Rellstab), è l'op. 27 n. 2 del catalogo di Ludwig van Beethoven, e fu completata nel 1801 e pubblicata per la prima volta nel 1802 "per il clavicembalo o piano-Forte".Beethoven dedicò quest'opera alla sua alunna prediletta, la diciannovenne contessa Giulietta Guicciardi, di cui lui era stato innamorato.È una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo, sebbene Beethoven non la considerasse una delle sue migliori sonate. Il maestro aggiunse la scritta Quasi una Fantasia perché la struttura non rispecchia quella tradizionale di una sonata, che solitamente consta di tre movimenti: un allegro (spesso in forma sonata), un adagio, e un altro allegro finale (frequentemente un rondò). La sonata si apre con un adagio, fatto inusuale per l'epoca, ed è probabilmente questo il motivo per cui Beethoven la denominò Quasi una Fantasia: per indicare il suo carattere libero e originale, tipico del periodo romantico.
Ludwig van Beethoven ([beˈtɔven] o [beˈtoven]; in tedesco [ˈluːtvɪç fan ˈbeːthoːfn̩]; Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven "artista eroico", capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico; tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella pianistica e quella cameristica. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni sacre, come la Missa Solemnis, e teatrali, come Fidelio.
La sonata per pianoforte n. 29 op. 106, denominata Hammerklavier, fu scritta fra il novembre 1817 e il marzo 1819 da Ludwig van Beethoven. È la sonata più lunga di Beethoven (1167 battute) e una delle più complesse dal punto di vista armonico e dell'impegno tecnico.
La Sonata per pianoforte n. 1, Op. 2 n. 1 di Ludwig van Beethoven venne composta nel 1795 e pubblicata l'anno successivo assieme alle altre due sonate della medesima opera. L'autore – da poco giunto a Vienna – decise di dedicarle a Joseph Haydn, suo maestro in quel periodo. Non si tratta della prima sonata in assoluto: già tredici anni prima Beethoven scrisse le Kurfürstensonaten WoO 47. Parte del materiale tematico che ritroviamo nell'op. 2 vide la luce alcuni anni addietro.
La sinfonia n. 9 in re minore per soli, coro e orchestra op. 125, anche nota come Sinfonia corale, è l'ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven. Fu eseguita per la prima volta venerdì 7 maggio 1824 al Theater am Kärntnertor di Vienna, con il contralto Caroline Unger e il tenore Anton Haizinger. Ai primi tre movimenti puramente sinfonici ne segue un quarto che include il coro sui versi dell'ode Alla gioia di Friedrich Schiller. È una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico ed è considerata uno dei grandi capolavori della musica occidentale, anche in quanto simbolo universale di unità e fratellanza tra gli uomini, oltre ad essere ritenuta da molti musicologi il capolavoro di Beethoven. È stata inoltre per lungo tempo la maggiore composizione sinfonica con voci.Il tema del finale, riadattato da Herbert von Karajan, è stato adottato nel 1972 come Inno europeo. Nel 2001 spartito e testo sono stati dichiarati dall'UNESCO Memoria del mondo attribuita alla Germania.
Johann van Beethoven (Bonn, 14 novembre 1740 – Bonn, 18 dicembre 1792) è stato un tenore tedesco. Modesto musicista, è ricordato per essere il padre del celebre compositore Ludwig van Beethoven (1770-1827).