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La Sonata per pianoforte n. 8, Op. 13 in do minore di Ludwig van Beethoven è anche nota con il titolo di Grande Sonata Patetica. Questo appellativo non fu coniato da Beethoven, bensì dal suo editore per motivi commerciali. Il compositore tuttavia lo riconoscerà come esatto riferendosi al termine "patetico" come lo intendeva il poeta Friedrich Schiller. Composta negli anni 1798-99 e pubblicata per la prima volta da Hoffmeister nel dicembre del 1799, con dedica al principe Karl von Lichnowsky, quest'opera segna un punto di svolta per la musica di Beethoven.
La sonata per pianoforte n. 29 op. 106, denominata Hammerklavier, fu scritta fra il novembre 1817 e il marzo 1819 da Ludwig van Beethoven. È la sonata più lunga di Beethoven (1167 battute) e una delle più complesse dal punto di vista armonico e dell'impegno tecnico.
La sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore, più comunemente nota sotto il nome di Sonata al chiaro di luna (soprannome attribuitole dal critico tedesco Rellstab), è l'op. 27 n. 2 del catalogo di Ludwig van Beethoven, e fu completata nel 1801 e pubblicata per la prima volta nel 1802 "per il clavicembalo o piano-Forte".Beethoven dedicò quest'opera alla sua alunna prediletta, la diciannovenne contessa Giulietta Guicciardi, di cui lui era stato innamorato.È una delle più famose composizioni pianistiche di ogni tempo, sebbene Beethoven non la considerasse una delle sue migliori sonate. Il maestro aggiunse la scritta Quasi una Fantasia perché la struttura non rispecchia quella tradizionale di una sonata, che solitamente consta di tre movimenti: un allegro (spesso in forma sonata), un adagio, e un altro allegro finale (frequentemente un rondò). La sonata si apre con un adagio, fatto inusuale per l'epoca, ed è probabilmente questo il motivo per cui Beethoven la denominò Quasi una Fantasia: per indicare il suo carattere libero e originale, tipico del periodo romantico.
Ludwig van Beethoven ([beˈtɔven] o [beˈtoven]; in tedesco [ˈluːtvɪç fan ˈbeːthoːfn̩]; Bonn, 16 dicembre 1770 – Vienna, 26 marzo 1827) è stato un compositore, pianista e direttore d'orchestra tedesco. Figura cruciale della musica colta occidentale, fu l'ultimo rappresentante di rilievo del classicismo viennese ed è considerato uno dei più grandi e influenti compositori di tutti i tempi. Annoverato tra i massimi geni della storia della musica, nonostante la sordità (ipoacusia) che lo colpì prima ancora di aver compiuto i trent'anni, egli continuò a comporre, dirigere e suonare, lasciando una produzione musicale fondamentale, straordinaria per forza espressiva e per la capacità di evocare emozioni.La sua influenza fu di vitale importanza per il linguaggio musicale del XIX secolo e per quelli successivi, tanto da rappresentare un modello per molti compositori. Il mito del Beethoven "artista eroico", capace di trasmettere attraverso la sua opera ogni sua emozione, esperienza personale o sentimento, crebbe moltissimo nel periodo Romantico; tuttavia, pur anticipando molti aspetti del futuro Romanticismo, la sua adesione alle regole dell'armonia nelle modulazioni, il rigetto dei cromatismi nelle melodie, la cura dell'equilibrio formale dei brani lo collocano nel solco della tradizione del classicismo.Nel catalogo delle composizioni beethoveniane hanno grande rilievo la sua produzione orchestrale, quella pianistica e quella cameristica. Capolavori dei rispettivi generi rimangono anche sue composizioni sacre, come la Missa Solemnis, e teatrali, come Fidelio.