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Il canale di Suez (in arabo: قناة السويس, Qanāt al-Suways) è un alveo artificiale navigabile situato in Egitto, a ovest della penisola del Sinai, tra Porto Said (Bûr Sa'îd) sul mar Mediterraneo e Suez (al-Suways) sul Mar Rosso, che taglia l'omonimo istmo di Suez, permettendo la navigazione diretta dal Mediterraneo all'Oceano Indiano, senza la necessità di circumnavigare l'Africa sull'Oceano Atlantico lungo la rotta del capo di Buona Speranza. Completato nel 1869 e aperto il 17 novembre 1869, il canale venne realizzato dal francese Ferdinando de Lesseps su progetto dell'ingegnere trentino Luigi Negrelli e consiste di due tratte, a nord e a sud del Grande Lago Amaro: la costruzione durò 10 anni, lavoro svolto grazie ad una cooperazione tra molte nazioni europee tra cui la Francia che diede il contributo maggiore, mentre nel 2015 è stato completato il raddoppio di alcuni tratti del canale.
L'Africa è un continente del pianeta Terra, il terzo per superficie (considerando l'America al secondo posto se intesa come un unico continente), attraversata dall'equatore e dai Tropici del Cancro e del Capricorno e quindi caratterizzata da una grande varietà di climi e ambienti, come deserti, savane e foreste pluviali. Assieme all'Eurasia, forma il cosiddetto "Continente Antico". Confina a est con il continente asiatico, attraverso l'istmo di Suez a nord-est, dal 1869 canale artificiale di Suez, quindi bagnato dal Mar Rosso e dall'Oceano Indiano, compreso il Madagascar; a sud con l'Oceano Antartico, la cui costa antartica dista circa 5000 km dall'estrema punta sud del continente africano (Capo Agulhas); a ovest con l'Oceano Atlantico, con distanza minima dal continente americano di circa 4000 km (distanza Santo Antão, Capo Verde-Fortaleza, Brasile); a nord con il Mar Mediterraneo, che la separa dall'Europa.
La storia degli Stati Uniti d'America, come Stato sovrano, ebbe inizio formalmente il 4 luglio 1776, quando fu votata la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d'America dai delegati al secondo congresso continentale. Il territorio in questione venne toccato dagli esploratori europei già nel 1513, durante una spedizione guidata da Juan Ponce de León. Gli esploratori e coloni europei successivamente approdati sul continente nordamericano incontrarono numerose popolazioni di nativi americani (denominati poi impropriamente indiani o indiani d'America), che vennero decimati nel corso della colonizzazione promossa da varie potenze europee cui parteciparono, tra gli altri, britannici, francesi, olandesi, portoghesi e spagnoli. Dopo la guerra d'indipendenza americana, gli Stati Uniti si espansero ad ovest, mentre nel contempo si svolgeva la guerra di secessione americana. Completata la conquista dell'attuale territorio, la federazione divenne una potenza economica e politica mondiale, rafforzandosi notevolmente dopo la seconda guerra mondiale e ancora di più dopo la fine della guerra fredda.
Il ponte sul Canale di Suez (in arabo: كوبري السلام, traslitterato Kūbrī as-Salām, ponte della pace, ma chiamato anche ponte dell'amicizia egiziano-giapponese e, fino al 2011, ponte Mubarak), è un viadotto strallato ad uso stradale che attraversa l’alveo artificiale da cui prende il nome, all'altezza di El-Qantara (che in arabo significa per l’appunto “il ponte”), città del governatorato di Ismailia. Si tratta di uno dei ponti con il più alto piano stradale al mondo (70 metri), realizzato con questa luce massima per rendere agevole il passaggio alle navi che quotidianamente attraversano il Canale di Suez. Tale opera connette dunque i continenti di Africa e Asia.
Il passaggio del mar Rosso è un passo della narrazione biblica che racconta come gli israeliti guidati da Mosè riuscirono a fuggire dagli egiziani che li inseguivano, secondo il Libro dell'Esodo 13:17-14:29. Questa storia viene anche citata nel Corano, nella Sura 26: Al-Shu'ara' (I Poeti), versetti 60-67. Segna il punto in Esodo in cui gli Israeliti lasciano l'Egitto ed iniziano le loro peregrinazioni nel deserto. Gli israeliti in un primo momento erano schiavi agli egiziani e in seguito Mosè venne scelto per liberarli dalla schiavitù. Gli egiziani dovettero subire dieci piaghe prima che il Faraone decidesse di liberare gli israeliti – dopodiché avvenne il passaggio del mar Rosso. Mosè stese il suo bastone e il mar Rosso venne separato in due parti da Dio. Gli israeliti camminarono sulla terra asciutta e attraversarono il mare. Dietro di loro stava venendo l'esercito egiziano in inseguimento. Mosè allora agitò il suo bastone e il mare ritornò normale, sommergendo ed annegando tutto l'esercito egiziano.
Un continente (dal latino continere, "tenere insieme") è la più vasta delle ripartizioni con le quali si suddividono le terre emerse della crosta terrestre. Il concetto di continente si contrappone quindi a quello di oceano.
Il Mar Rosso (in arabo: البحر الأحمر, al-Baḥr al-Aḥmar; ebraico: ים סוף, Yam Suf; tigrino: ቀይሕ ባሕሪ, Qeyḥ baḥri) è un mare del Vicino Oriente compreso tra l'Africa a sud-ovest e la penisola araba a nord-est, comunicante a nord-ovest con il mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez, e con l'Oceano Indiano a sud-est tramite lo stretto di Bab el-Mandeb.
Il mar Mediterraneo (detto brevemente Mediterraneo) è situato tra Europa, Nordafrica e Asia occidentale. È un mare dipendente dall'Oceano Atlantico, a cui è connesso tramite lo stretto di Gibilterra; il Canale di Suez, artificiale, lo collega invece al Mar Rosso e quindi all'Oceano Indiano. La sua superficie approssimativa è di 2,51 milioni di km2 con uno sviluppo massimo lungo i paralleli di circa 3700 km, la lunghezza totale delle sue coste è di 46 000 km, la profondità media si aggira sui 1 500 m, quella massima di 5 270 m presso le coste del Peloponneso, mentre la salinità media si aggira dal 36,2 al 39‰. La popolazione presente negli stati bagnati dalle sue acque ammonta a circa 450 milioni di persone.
Il mar Ligure, anticamente mar Ligustico, (mâ Ligure in ligure, mer Ligurienne in francese, mari Licuru in còrso, mar Ligura in occitano) è la parte più settentrionale del mar Mediterraneo occidentale.
L'istmo (dal greco antico che significa "collo") è una sottile lingua di terra, bagnata su entrambi i lati da ingenti masse d'acqua appartenenti a oceani, mari o laghi, che congiunge tra loro due territori più vasti di cui uno continentale e l'altro generalmente insulare o anch'esso continentale. Se uno dei due territori congiunti è per vastità tale da essere considerato, in assenza dell'istmo, un'isola, tale ammasso di terra verrà considerato una penisola, non essendo interamente circondato dalle acque. Un istmo è il concetto opposto di uno stretto: l'istmo collega tra loro due vasti territori; mentre lo stretto collega tra loro due masse d'acqua.
Un paese transcontinentale è uno stato (o una nazione) che si estende su più di un continente. La definizione di un paese come di paese transcontinentale (o più semplicemente la definizione della sua appartenenza ad un continente piuttosto che ad un altro) dipende essenzialmente dalla definizione di continente che viene utilizzata. Questa infatti può tener conto di criteri puramente geografici, o in alternativa di criteri politici, economici o culturali, o anche di una combinazione di questi. Una nazione divisa tra due o più nazionalità potrebbe essere anch'essa essere definita come paese transcontinentale, per diversi motivi: immigrazione (per esempio quella cinese negli USA); motivi storici (colonizzazione, come per i possedimenti extra territoriali e le dipendenze degli stati europei - si considerino, ad esempio, le città spagnole di Ceuta e Melilla);In questa voce tratteremo esclusivamente i paesi divisi geograficamente tra più continenti. Un caso particolare sono i paesi con territori d'oltremare in altri continenti. Essi perciò sono da considerarsi ufficialmente paesi transcontinentali: Francia (se si includono i territori d'oltremare, la Francia è presente in cinque continenti: Europa, Nord America (con Saint-Pierre e Miquelon), Sud America (con la Guyana francese), Africa (con l'isola di Riunione) e Oceania (con la Nuova Caledonia e la Polinesia Francese) Paesi Bassi (Europa, Nord America con Sint Eustatius e Saba, Sud America con Bonaire) Regno Unito (si estende su cinque continenti: ha la maggior parte del territorio in Europa ma possiede territori in Africa, Sud America, Nord America ed Oceania).
Ferdinand de Lesseps (Versailles, 19 novembre 1805 – Guilly, 7 dicembre 1894) è stato un diplomatico e imprenditore francese. Soprannominato «Il Grande Francese», Ferdinand de Lesseps fu promotore ed esecutore dei due progetti di canali più ambiziosi del suo tempo, il canale di Suez, che completò con successo, e il canale di Panama, che non riuscì a completare.
L'Impero britannico fu il più vasto impero nella storia dell'uomo e comprendeva dominion, colonie, protettorati, mandati e altri territori governati o amministrati dal Regno Unito.Nato coi possedimenti d'oltremare e i trading post fondati dall'Inghilterra tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVIII secolo, al suo apice fu il più grande impero della storia e per oltre un secolo fu una potenza globale. Nel 1920 l'Impero britannico dominava circa 458 milioni di persone, un quinto della popolazione mondiale al momento e copriva oltre 37124894 km², quasi un quarto dell'intera superficie della Terra. Pertanto la sua eredità politica, giuridica, linguistica e culturale è tuttora molto diffusa, tanto che al culmine del suo potere la frase «l'impero su cui il sole non tramonta mai», oltre che per l'antico Impero spagnolo, è stata spesso utilizzata anche per descrivere l'Impero britannico, poiché fu tanto esteso in tutto il mondo per cui il sole splendeva sempre su almeno uno dei suoi territori. Durante l'età delle scoperte nel XV e XVI secolo il Portogallo e la Spagna intrapresero l'esplorazione europea del globo, fondando grandi imperi d'oltremare. Invidiosi della grande ricchezza che questi imperi generarono, Inghilterra, Francia e Paesi Bassi iniziarono a stabilire proprie colonie e reti commerciali nelle Americhe e in Asia. Durante i secoli XVII e XVIII una serie di guerre contro i Paesi Bassi e la Francia lasciarono all'Inghilterra (e a seguito dell'unione del 1707 tra Inghilterra e Scozia alla Gran Bretagna) il dominio sul potere coloniale in Nord America e India. Nel 1783 l'indipendenza delle tredici colonie del Nord America a seguito della guerra d'indipendenza americana causò la perdita da parte della Gran Bretagna di alcune delle sue colonie più antiche e più popolose. Quindi l'attenzione britannica si riversò verso l'Asia, l'Africa e il Pacifico. Dopo la sconfitta della Francia nelle guerre napoleoniche (1792–1815) la Gran Bretagna emerse come la principale potenza navale e imperiale del XIX secolo, con Londra la città più grande del mondo da circa il 1830.L'incontrastato dominio marittimo britannico è stato poi descritto come la Pax Britannica, un periodo di relativa pace in Europa e nel mondo (1815–1914). Nei primi anni del XIX secolo la rivoluzione industriale iniziò a mutare la Gran Bretagna e dal tempo della Grande esposizione del 1851 il Paese è stato descritto come il «laboratorio del mondo». L'Impero britannico si ampliò includendo l'India, gran parte dell'Africa e molti altri territori in tutto il mondo. Accanto al controllo formale esercitato sulle sue colonie, il dominio britannico su gran parte del commercio mondiale significava che di fatto essa controllava le economie di molte regioni, come l'Asia e l'America Latina. A livello nazionale gli orientamenti politici favorirono il libero commercio e le politiche liberiste e un graduale ampliamento del diritto di voto. In questo secolo la popolazione aumentò velocemente, accompagnata da una rapida urbanizzazione, causando tensioni economiche e sociali. Alla ricerca di nuovi mercati e fonti di materie prime il Partito Conservatore guidato da Benjamin Disraeli intraprese un periodo di espansione imperialista principalmente in Egitto, in Sudafrica e altrove. Canada, Australia e Nuova Zelanda erano dominion autonomi.Con l'inizio del XX secolo la Germania e gli Stati Uniti sfidarono il vantaggio economico della Gran Bretagna. Le successive tensioni economiche e militari tra Gran Bretagna e Germania furono tra le principali cause dello scoppio della prima guerra mondiale, durante la quale la Gran Bretagna fece gran affidamento sul suo impero. Il conflitto mise un'enorme pressione sulle risorse militari, finanziarie e di manodopera della Gran Bretagna e pur mantenendo la sua enorme estensione territoriale non riuscì più a essere la potenza preminente del mondo. Durante la seconda guerra mondiale le colonie nel sud-est asiatico furono occupate dall'Impero giapponese. Nonostante la vittoria della Gran Bretagna e dei suoi alleati, il danno al prestigio britannico contribuì ad accelerare il declino dell'impero. L'India, il territorio più prezioso e popoloso dell'impero, ottenne l'indipendenza come parte di un movimento più ampio di decolonizzazione che la concesse a molti territori imperiali. Il trasferimento di Hong Kong alla Cina, avvenuto nel 1997, per molti fu la fine dell'Impero britannico. Al 2019 restano quattordici territori d'oltremare sotto la sovranità britannica. Dopo l'indipendenza molte ex colonie britanniche hanno aderito al Commonwealth delle nazioni, una libera associazione di Stati indipendenti. Il Regno Unito è una delle sedici nazioni del gruppo noto informalmente come i reami del Commonwealth, che condividono un monarca, ossia la regina Elisabetta II del Regno Unito.