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Il mar Mediterraneo (detto brevemente Mediterraneo) è situato tra Europa, Nordafrica e Asia occidentale. È un mare dipendente dall'Oceano Atlantico, a cui è connesso tramite lo stretto di Gibilterra; il Canale di Suez, artificiale, lo collega invece al Mar Rosso e quindi all'Oceano Indiano. La sua superficie approssimativa è di 2,51 milioni di km2 con uno sviluppo massimo lungo i paralleli di circa 3700 km, la lunghezza totale delle sue coste è di 46 000 km, la profondità media si aggira sui 1 500 m, quella massima di 5 270 m presso le coste del Peloponneso, mentre la salinità media si aggira dal 36,2 al 39‰. La popolazione presente negli stati bagnati dalle sue acque ammonta a circa 450 milioni di persone.
L'Africa è un continente del pianeta Terra, il terzo per superficie (considerando l'America al secondo posto se intesa come un unico continente), attraversata dall'equatore e dai Tropici del Cancro e del Capricorno e quindi caratterizzata da una grande varietà di climi e ambienti, come deserti, savane e foreste pluviali. Assieme all'Eurasia, forma il cosiddetto "Continente Antico". Confina a est con il continente asiatico, attraverso l'istmo di Suez a nord-est, dal 1869 canale artificiale di Suez, quindi bagnato dal Mar Rosso e dall'Oceano Indiano, compreso il Madagascar; a sud con l'Oceano Antartico, la cui costa antartica dista circa 5000 km dall'estrema punta sud del continente africano (Capo Agulhas); a ovest con l'Oceano Atlantico, con distanza minima dal continente americano di circa 4000 km (distanza Santo Antão, Capo Verde-Fortaleza, Brasile); a nord con il Mar Mediterraneo, che la separa dall'Europa.
Costa Smeralda è una nave da crociera della compagnia genovese Costa Crociere. Costruita presso il cantiere navale Meyer Turku, in Finlandia, è la seconda nave di classe Excellence dopo AIDAnova, unità capofila già in servizio, mentre una nave gemella, Costa Toscana, è in fase di costruzione. È partita per la sua crociera inaugurale il 21 dicembre 2019. Con le sue 185.010 GT, Costa Smeralda fa parte della 2ª tipologia di navi da crociera più grandi al mondo dopo la classe Oasis di Royal Caribbean International.
Il Corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera è uno dei sette corpi della Marina militare italiana, cui sono affidati compiti relativi agli usi civili del mare, svolti in dipendenza funzionale dai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e delle politiche agricole, alimentari e forestali. Le sue articolazioni territoriali, ai sensi del Codice della navigazione, sono le Direzioni marittime, i Compartimenti marittimi, gli Uffici circondariali marittimi e gli Uffici locali marittimi. L'appartenenza alla Marina Militare, nel cui ambito le Capitaneria di porto esercitano comunque, oltre che ai profili legati all'ordinamento ed allo status del personale, si concretizza nell'esercizio, in regime di concorso con la Forza Armata, dei compiti di ordine militare previsti dalla legge. Nel novero di queste funzioni si collocano oggi la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione e del trasporto via mare, delle attività che si svolgono nei porti e lungo i litorali. Le attribuzioni funzionali moderne collocano le Capitanerie di porto alle dipendenze funzionali anche del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Dicasteri che hanno ereditato le attribuzioni che, fino al 1994, erano riconducibili all'ambito di competenze del soppresso Ministero della marina mercantile. La fondazione del Corpo è legata all'emanazione del regio decreto 20 luglio 1865, n. 2438, subito dopo l'unità d'Italia, al 2019 il Corpo dispone di un organico di circa 11.000 unità, tra ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa.
Il canale di Sicilia (anche detto stretto di Sicilia, Canali ri Sicilia in siciliano, in arabo: مضيق صقلية, Canal de Sicile in francese) è il tratto di mare del Mediterraneo compreso tra la Sicilia (Trapani) e la Tunisia: nel suo punto più stretto, tra Capo Feto, nei pressi di Mazara del Vallo, e Capo Bon, nei pressi di El Haouaria, è largo circa 145 chilometri e proprio al centro del canale stesso si trova l'isola di Pantelleria.
Il canale di Panama è un'opera idraulica artificiale che attraversa l'istmo di Panama in America centrale, collegando l'oceano Atlantico con l'oceano Pacifico. Lungo 81,1 km compresi i prolungamenti in mare, profondo al massimo 12 m, e largo tra i 240–300 m nel lago Gatún e i 90–150 m nel tratto del taglio della Culebra, permette dunque di evitare la circumnavigazione dell'America meridionale fino a capo Horn o allo stretto di Magellano.
Il Canale d'Otranto è il tratto del mar Mediterraneo compreso fra la Puglia (Punta Palascia) e l'Albania (Capo Linguetta). Divide il mare Adriatico dal mar Ionio e prende il nome dalla città italiana di Otranto, in provincia di Lecce. Ha una larghezza di 45-55 miglia nautiche, equivalenti a 85-100 chilometri. Punta Palascìa, collocata all'estremo est del Salento a 40° 7' di latitudine nord e 18° 31' di longitudine est, è anche il punto più a oriente d'Italia ed è distante dalle coste dell'Albania 71 km.
Atlantropa, o anche Panropa, è un progetto dell'architetto tedesco Herman Sörgel pianificato nel 1927 che ebbe forte risonanza in tutto l'ambiente intellettuale della prima metà del XX secolo. L'idea centrale del progetto era quella di costruire una diga con una centrale idroelettrica sullo stretto di Gibilterra e di abbassare il mar Mediterraneo dai 100 ai 200 metri.
Sir Robert Anthony Eden, conte di Avon (Durham, 12 giugno 1897 – Salisbury, 14 gennaio 1977), è stato un politico, militare e nobile britannico, tra i più significativi esponenti del Partito Conservatore britannico, insieme con il coetaneo (e concorrente) Harold Macmillan, tra la generazione di Winston Churchill e Neville Chamberlain e quella di Edward Heath e Margaret Thatcher. Ostile alle potenze nazi-fasciste, nel 1938 diede le dimissioni dalla carica di Ministro degli Esteri in polemica con la politica di appeasement propugnata dal Primo Ministro Neville Chamberlain. All'inizio della seconda guerra mondiale divenne nuovamente Ministro degli Esteri nel governo di unità nazionale guidato da Winston Churchill, svolgendo un ruolo fondamentale nella politica e nella diplomazia durante tutto il conflitto, collaborando strettamente con il Primo Ministro nei rapporti con le altre due grandi potenze della Grande Alleanza. Dopo la seconda guerra mondiale, divenne ancora segretario agli esteri e quindi Primo Ministro nel 1955, ma dovette dimettersi due anni dopo a causa del fallimento britannico nella Crisi finale di Suez del 1956.