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L'Ordine di San Benedetto (in latino Ordo Sancti Benedicti) è una confederazione che riunisce congregazioni monastiche e monasteri autonomi che perpetuano l'ideale religioso del monachesimo benedettino in conformità con la regola e lo spirito di san Benedetto; i monaci benedettini pospongono al loro nome la sigla O.S.B.Le origini del monachesimo benedettino risalgono alla fondazione, attorno al 529, del cenobio di Montecassino a opera di san Benedetto da Norcia. La regola redatta da Benedetto per la sua comunità si diffuse rapidamente anche grazie al sostegno di papa Gregorio Magno e venne adottata, spesso accanto ad altre, da numerosi monasteri europei: si affermò definitivamente nell'817, quando il capitolare monastico di Aquisgrana, di cui fu ispiratore Benedetto d'Aniane, la impose a tutti i monasteri franco-germanici.I monasteri benedettini, tutti autonomi, iniziarono a riunirsi in congregazioni nel X secolo. Nel 1893 papa Leone XIII ha riunito le congregazioni e i monasteri benedettini in una confederazione sotto la presidenza di un abate primate residente nel monastero di Sant'Anselmo all'Aventino a Roma.
L'Ordine cistercense (in latino Ordo cisterciensis, sigla O.Cist.) è un ordine monastico di diritto pontificio. Ebbe origine dall'abbazia di Cîteaux (in latino Cistercium), in Borgogna, fondata da Roberto di Molesme nel 1098. Sorse all'interno della congregazione cluniacense, dal desiderio di maggiore austerità di alcuni monaci e da quello di ritornare alla stretta osservanza della regola di san Benedetto e al lavoro manuale. L'ordine è organizzato in monasteri autonomi riuniti in congregazioni monastiche, ciascuna delle quali dotata di costituzioni proprie, ed è retto da un abate generale residente a Roma.
Ugo di Toscana, o di Tuscia, detto a volte Il Grande (951/953 – Pistoia, 21 dicembre 1001), fu marchese di Toscana dal 961 circa fino alla sua morte e duca di Spoleto e Camerino dal 989 al 996.
La storia dell'Abruzzo riguarda le vicende storiche relative all'Abruzzo, regione dell'Italia meridionale.
Petrignano del Lago è una frazione del Comune di Castiglione del Lago, in provincia di Perugia, situata lungo la strada etrusco-romana che da Chiusi, attraverso le colline del Trasimeno, si collega a Cortona ed Arezzo. Dista 12 km da Castiglione del Lago, 21 km da Chiusi, 17 km da Cortona, 18 km da Montepulciano, 48 km da Perugia, 59 km da Arezzo. I suoi abitanti, 243, sono chiamati petrignanesi. L'abitato si è sviluppato lungo la strada che collega Pozzuolo a Valiano, posta su un crinale che divide il versante della Val di Chiana dal versante della Valle del Trasimeno. Il sistema, in altitudine, oscilla intorno ai 350 metri s.l.m, con punto di apogeo posto in loc. Villa a 378 metri s.l.m. Altre località prossime a Petrignano del Lago sono Giorgi e Giardini.
L’Abbazia di Santa Maria a Firenze meglio conosciuta come Badia Fiorentina è un importante luogo di culto cattolico di Firenze, situato nel cuore della città antica davanti al Bargello e intitolato alla Vergine Maria. "Badia" è una contrazione popolare della parola abbazia. A Firenze e dintorni sono esistite cinque abbazie, situate come ai punti cardinali della città: a nord la Badia Fiesolana, a ovest la Badia a Settimo, a sud l'abbazia di San Miniato, a est la Badia a Ripoli e al centro la Badia fiorentina.
Pasquale II, nato Rainerio Raineri (Bleda, 1050 circa – Roma, 21 gennaio 1118), è stato il 160º papa della Chiesa cattolica dal 1099 alla morte.
La basilica abbaziale di San Miniato si trova in uno dei luoghi più elevati della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico fiorentino. Ha la dignità di basilica minore. A Firenze e dintorni sono esistite cinque abbazie: a nord la Badia Fiesolana, a ovest la Badia a Settimo, a sud l'abbazia di San Miniato, a est la Badia a Ripoli e al centro la Badia fiorentina.
La Chiesa cattolica definisce ordine religioso un istituto religioso nel quale tutti i membri emettono i voti in forma solenne. L'ordine religioso differisce dalla congregazione religiosa perché in quest'ultima i voti sono emessi in forma semplice. Nella storia del cristianesimo sono nati prima gli ordini religiosi e poi in seguito, dal XVII secolo in poi, le congregazioni religiose. L'ordine religioso può essere sia maschile sia femminile. Solitamente ogni ordine religioso è contraddistinto da un proprio abito che viene indossato dai suoi appartenenti. I diversi ordini religiosi sono nati dal IV secolo in poi, fino al XVI secolo: dagli ordini monastici, ai canonici regolari, agli ordini mendicanti e fino ai chierici regolari. Le appartenenti agli ordini religiosi femminili sono tenute alla clausura e sono dette monache (le suore sono, invece, religiose di voti semplici e fanno parte di congregazioni).
Giustino Farnedi (Roversano, 23 gennaio 1939) è un abate, storico, archivista bibliotecario italiano dell'ordine benedettino.
Biagio Milanesi (Firenze, 8 dicembre 1445 – Roma, 22 luglio 1523) è stato un religioso italiano. La figura dell'abate Biagio Milanesi è stata tra le più importanti nella storia della Congregazione vallombrosana, per la sua azione spirituale ed innovatrice, per i suoi rapporti con l'Umanesimo fiorentino e, non ultimo, per il suo ruolo di mecenate d'arte.
Il feudo monastico di Bobbio o feudo monastico di San Colombano di Bobbio fu un territorio molto vasto il cui centro religioso, culturale e politico era l'abbazia di San Colombano di Bobbio, oggi in provincia di Piacenza. Il territorio si estendeva in buona parte delle attuali provincie di Alessandria, Pavia, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Genova, La Spezia, Massa-Carrara, Lucca e Pisa. In più vi erano feudi sparsi sia come abbazie, priorati o semplici monasteri e celle monastiche isolate in tutta la zona del centro-nord d'Italia. L'abbazia venne fondata nel 614 dal santo irlandese Colombano, monaco, abate missionario e uomo d'azione che partendo dalla natia Irlanda evangelizzò tutta l'Europa ri-cristianizzandola dopo le invasioni barbariche pagane od ariane, fondando centinaia di abbazie, monasteri o semplici chiese tutte seguenti la sua regola dettata attorno al 591 nell'abbazia di Luxeuil in Francia denominata poi regola dell'Ordine di San Colombano. Il monastero fu per tutto il Medioevo uno dei più importanti centri monastici d'Europa, celebre per il suo Scriptorium che tra il VII e il IX secolo fu il maggior centro di produzione libraria in Italia, uno dei maggiori in Europa. Nel 1014 Bobbio diverrà sede vescovile nella persona dell'abate-vescovo-conte Pietroaldo formando la Contea di Bobbio sul medesimo territorio.
La Congregazione vallombrosana (pospongono al loro nome la sigla "O.S.B. Vall.") è una comunità di monaci benedettini fondata da san Giovanni Gualberto nel 1039, che prende il nome dalla località di Vallombrosa. Fra i centri vallombrosani nel nord-Italia vanno ricordati: l'abbazia di San Mercuriale di Forlì, che rimase a quest'Ordine dal 1176 fino alle soppressioni napoleoniche, e il monastero di Astino di Bergamo. A Firenze, i vallombrosani amministravano la chiesa di San Salvi e la chiesa di San Bartolomeo nella Badia a Ripoli, ma la chiesa più importante che i vallombrosani gestiscono è quella fiorentina di Santa Trinita. I monaci vallombrosani si sono distinti, nel corso dei secoli, per la lotta contro la simonia, contro la corruzione e la mondanità della Chiesa; è attribuita a loro l'istituzione della figura dei monaci conversi, che secondo alcuni autori, invece, dovrebbe essere attribuita ai cistercensi. I vallombrosani sono da sempre sensibili alla tutela del creato e, in particolare, possono ritenersi dei veri e propri "monaci forestali" dato che per lungo tempo (dall'XI al XIX secolo) hanno gestito la foresta di Vallombrosa. I monaci coltivavano l'abete bianco in purezza, applicando la tecnica selvicolturale - da loro codificata - del "taglio raso con rinnovazione artificiale posticipata", che da Vallombrosa si irradiò in tutta Europa. Dal 1866, a seguito dell'incameramento dei beni ecclesiastici da parte del Regno d'Italia, la foresta di Vallombrosa è gestita dall'amministrazione forestale dello Stato a cui si deve la riclassificazione in "Riserva naturale statale biogenetica" avvenuta nel 1977. In particolare, fino al 2003 è stata amministrata dall'Azienda di Stato per le foreste demaniali e da tale anno, con l'inserimento dell'Azienda nella struttura del Corpo forestale dello Stato, dal Corpo medesimo che la amministra a mezzo dell'Ufficio territoriale per la biodiversità di Vallombrosa, appositamente costituito. Nel XX secolo, infatti, nel secondo dopoguerra san Giovanni Gualberto è stato proclamato "Celeste principale Patrono presso Dio del Corpo Forestale" (la forza di polizia specializzata nella repressione dei reati commessi in danno all'ambiente e al territorio) e di tutti i selvicoltori italiani. Abate generale della Congregazione è il reverendissimo padre Dom Giuseppe Casetta OSB. Padre bibliotecario ed archivista è il padre Pierdamiano Spotorno OSB. Il maggiore esperto della storia congregazionale è il professor Francesco Salvestrini dell'Università di Firenze.
La Congregazione cluniacense (o di Cluny) è una delle numerose congregazioni che nascono dall'Ordine di San Benedetto, la cui regola cioè si ispira a quella benedettina. I religiosi ad essi appartenenti pospongono al loro nome la sigla O.S.B. Clun.
La Biblioteca Estense universitaria è una biblioteca pubblica statale collocata nel Palazzo dei Musei a Modena.
La Congregazione olivetana (in latino Congregatio Sanctae Mariae Montis Oliveti) è una congregazione monastica dell'Ordine di San Benedetto: i monaci olivetani pospongono al loro nome la sigla O.S.B.Oliv.La congregazione, sorta presso Siena come comunità eremitica a opera di san Bernardo Tolomei, per volere del vescovo di Arezzo Guido Tarlati passò al cenobitismo sotto la regola di san Benedetto.La congregazione si caratterizzò per la limitazione temporale della carica di abate (gli abati benedettini erano eletti a vita) e per la facilità con cui i monaci potevano trasferirsi da un monastero a un altro (i monaci benedettini erano obbligati dal voto di stabilità a risiedere nel monastero dove avevano professato).
L'abbazia (detta anche abazia o badia) è un particolare tipo di monastero che per il diritto canonico è un ente autonomo. Il nome deriva dal tardo latino abbatīa, 'ciò che appartiene all'abate': il termine inizialmente si riferiva solo alla carica della persona che reggeva la comunità monastica (appunto un abate o una badessa), ma ben presto assunse il significato più esteso del complesso dei beni che erano amministrati da tale carica religiosa. Infatti molto spesso per "abbazia" in toponomastica si intende non soltanto l'edificio in sé, ma anche l'insediamento che si è sviluppato intorno a esso.