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Milano (/miˈlano/ ; Milan in dialetto milanese, /miˈlãː/) è un comune italiano di 1 398 715 abitanti, secondo comune in Italia per popolazione, capoluogo della regione Lombardia e dell'omonima città metropolitana, e centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa. Fondata intorno al 590 a.C. da una tribù celtica facente parte del gruppo degli Insubri e appartenente alla cultura di Golasecca, fu conquistata dagli antichi Romani nel 222 a.C.. Il nome originario, tramandato dagli autori latini come Mediolanum, compare in un antico graffito celtico nella forma Meśiolano (dove ś rende, molto probabilmente, il suono /d/). Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire capitale dell'Impero romano d'Occidente, nel cui periodo fu promulgato l'editto di Milano, che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di culto. In prima linea nella lotta contro il Sacro Romano Impero in età comunale, divenne prima signoria per poi essere innalzata a dignità ducale alla fine del XIV secolo, rimanendo al centro della vita politica e culturale dell'Italia rinascimentale. All'inizio del XVI secolo perse l'indipendenza a favore dell'Impero spagnolo per poi passare, quasi due secoli dopo, sotto la corona austriaca: grazie alle politiche asburgiche, Milano divenne uno dei principali centri dell'illuminismo italiano. Capitale del Regno d'Italia napoleonico, dopo la Restaurazione fu tra i più attivi centri del Risorgimento fino al suo ingresso nel Regno d'Italia sabaudo. Principale centro economico e finanziario della penisola italiana, Milano ne guidò lo sviluppo industriale, costituendo con Torino e Genova il "Triangolo industriale", in particolar modo durante gli anni del boom economico quando la crescita industriale e urbanistica coinvolse anche le città limitrofe, creando la vasta area metropolitana milanese. In ambito culturale, Milano è il principale centro italiano dell'editoria ed è ai vertici del circuito musicale mondiale grazie alla stagione lirica del Teatro alla Scala e alla sua lunga tradizione operistica. È inoltre tra i principali poli fieristici europei e del disegno industriale, ed è considerata una delle capitali mondiali della moda.
Ugo di San Vittore, o Hugues de Saint-Victor (Ducato di Sassonia, 1096 circa – Parigi, 11 febbraio 1141), è stato un teologo, filosofo, cardinale e vescovo cattolico francese, tra i principali teorici della scolastica, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.
Huig de Groot (in olandese [ˈɦœyɣ də ɣroːt], latinizzato in Hugo Grotius, da cui l'italiano Ugone Grozio o, secondo la lezione più recente, Ugo Grozio) (Delft, 10 aprile 1583 – Rostock, 28 agosto 1645) è stato un giurista, filosofo, teologo, umanista, storico, poeta, filologo, nonché politico, di nazionalità olandese. Considerato da Pufendorf come il fondatore della «scuola del diritto naturale», giacché «prima di Ugo Grozio non ci fu nessuno che distinguesse rigorosamente i diritti naturali dai positivi, e si sforzasse di disporli in sistema chiuso e completo» (Eris Scandica, I), col suo De iure belli ac pacis (1625) contribuì, durante i travagliati anni delle guerre di religione europee, alla formulazione del diritto internazionale moderno. Nonostante il giudizio della critica contemporanea abbia ridimensionato l'originalità speculativa di Grozio, negandogli financo la qualità di filosofo, in sede storica, come ha osservato Fassò, non si può non riconoscere come la filosofia giuridica moderna faccia capo a lui, «involontario ma effettivo padre [...] di quello che viene chiamato il giusnaturalismo moderno». Gran parte dell'etica del Seicento e del Settecento, inoltre, ispirandosi al giusnaturalismo, può essere fatta indirettamente dipendere dalla dottrina groziana. Versato negli studi umanistici (alla sua opera di filologo si devono, ad esempio, alcune edizioni di Marziano Capella, Arato di Soli, Teocrito, nonché una «splendida traduzione latina» dell'Antologia Planudea) e teologici, tanto da essere giudicato «il più grande discepolo di Erasmo» (Cassirer), Grozio inaugurò, con le sue Annotationes in Vetus et Novum Testamentum (1679), l'epoca della «critica scientifica della Bibbia», incentrata su una valutazione storica dei libri della Scrittura, profondendosi al contempo in un'importante attività apologetica (la cui più alta espressione è contenuta in uno scritto del 1627, il De veritate religionis christianae), tesa ad affermare, al di là delle divisioni religiose, il significato genuino del cristianesimo. L'incontro di tradizione classica, specialmente stoica, e cristiana, retaggio dell'umanismo erasmiano, ha fatto assimilare l'opera groziana a una «sintesi [...] tra Cicerone ed il Vangelo» (Villey).
Trento (AFI: /ˈtrɛnto/, ; Trènt in dialetto trentino, Trént in dialetto roveretano, Trënt in ladino, Tria in cimbro, Trea't in mocheno, Trient in tedesco) è un comune italiano di 120 899 abitanti, capoluogo della provincia autonoma di Trento e della regione Trentino-Alto Adige.
Con il nome di salterio viene definita nel linguaggio biblico-liturgico l'organizzazione dei 150 Salmi da parte della Chiesa cattolica o di una Chiesa ortodossa in uno schema settimanale o quadrisettimanale, in maniera tale che nel corso della settimana o mese si possano recitare tutti (o quasi). Nel cattolicesimo, inoltre, il salterio è la base della Liturgia delle ore e del Breviario romano, cioè della preghiera liturgica dei chierici, dei religiosi, e anche di tutti i laici che vogliano farne uso.
La diocesi di Massa Carrara-Pontremoli (in latino: Dioecesis Massensis-Apuana) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Pisa appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 201.000 battezzati su 206.750 abitanti. La sede è vacante.
Una Madonna Nera è una rappresentazione iconografica (dipinto o scultura), tipica dell'iconografia cristiana, della Vergine Maria, eventualmente accompagnata dal Bambino Gesù, il cui volto ha un colorito scuro, se non proprio nero. Le “madonne nere” sono molto diffuse. Ci sono diverse centinaia di madonne nere in luoghi pubblici di culto in Italia, Francia, Polonia, Spagna e in molte altre nazioni. Molte di queste madonne sono famose, come la Madonna di Loreto (presso Ancona), la Madonna Nera all'interno del santuario di Oropa, (presso Oropa, in provincia di Biella) la Madonna di Viggiano (presso Potenza), quella di Tindari presso Patti (Messina), quella di Częstochowa in Polonia, quella di Montserrat in Catalogna, la Vergine della Candelaria di Tenerife, patrona delle Canarie, o ancora la Madonna di Einsiedeln, nel Canton Svitto (Svizzera). Molti santuari di madonne nere, però, sono repliche di culti più antichi e famosi. Nell'Italia meridionale, ad esempio, sono molto diffuse le icone di Santa Maria di Costantinopoli. Il numero dei culti originari è quindi più ridotto.
La Regione ecclesiastica Toscana è una delle sedici regioni ecclesiastiche in cui è suddiviso il territorio della Chiesa cattolica in Italia. Il suo territorio corrisponde all'incirca a quello della regione amministrativa della Toscana.
Faenza (AFI: [faˈɛnʦa], Fẽza in romagnolo) è un comune italiano di 58 250 abitanti della provincia di Ravenna in Emilia-Romagna. La città è storicamente nota per la produzione di ceramica artistica, in particolare la maiolica, per la quale viene di fatto nominata e riconosciuta a livello internazionale con il termine "Faience". Di origine romana, sotto la signoria dei Manfredi iniziò ad attraversare un'epoca di grande sviluppo architettonico e artistico dal Rinascimento al Barocco e, grazie all'intensa attività artistica e culturale, tra il XVIII e il XIX secolo divenne un centro di riferimento del Neoclassicismo in Italia e in Europa. Posta sulla via Emilia tra Imola e Forlì, poco a ovest del centro della Romagna, si trova ai piedi dei primi rilievi dell'Appennino faentino ed è sede vescovile della diocesi di Faenza-Modigliana.
La chiesa di San Pietro in Montorio è un luogo di culto cattolico del centro storico di Roma, situato sul Gianicolo, nel rione di Trastevere. Essa è affidata all'ordine dei Frati Minori e sede dell'omonimo titolo cardinalizio.
La battaglia di Lepanto (Lèpanto; chiamata Nafpaktos [Ναύπακτος] dagli abitanti, Lepanto dai veneziani e İnebahtı in turco), detta anche battaglia delle Echinadi o Curzolari, fu uno scontro navale avvenuto il 7 ottobre 1571, nel corso della guerra di Cipro, tra le flotte musulmane dell'Impero ottomano e quelle cristiane (federate sotto le insegne pontificie) della Lega Santa che riuniva le forze navali, di cui metà era della Repubblica di Venezia da sola e l'altra metà composta congiuntamente dalle galee dell'Impero spagnolo (con il Regno di Napoli e il Regno di Sicilia), dello Stato Pontificio, della Repubblica di Genova, dei Cavalieri di Malta, del Ducato di Savoia, del Granducato di Toscana, del Ducato di Urbino, della Repubblica di Lucca (che partecipò all'armamento delle galee genovesi), del Ducato di Ferrara e del Ducato di Mantova. La battaglia, la quarta in ordine di tempo e la maggiore, si concluse con una schiacciante vittoria delle forze alleate, guidate da Don Giovanni d'Austria, su quelle ottomane di Müezzinzade Alì Pascià, che morì nello scontro.
Roberto II, detto il Pio, in francese Robert II le Pieux (Orléans, 27 marzo 972 – Melun, 20 luglio 1031), fu re di Francia dal 996 al 1031 e duca di Borgogna dal 1004 al 1016.
La liturgia della Chiesa cattolica (anche liturgia cattolica) secondo la dottrina della Chiesa cattolica, è l'esercizio del ministero sacerdotale di Cristo attraverso riti che manifestano e fondano la Chiesa. La relazione tra rito e liturgia non è quindi una relazione di identità, anzi, la liturgia si esprime attraverso il rito. Uno degli errori più comuni consiste proprio nel pensare la liturgia unicamente come culto pubblico della Chiesa, un'azione cioè che si riduce ad essere espressione di una realtà istituzionale e fondata su norme cultuali (chiamate rubriche). Il concetto di liturgia nel cattolicesimo è ben più ampio e difficilmente se ne può dare una definizione stringata che sia al tempo stesso esaustiva. Difatti il Concilio Vaticano II definendo il ruolo della liturgia "principalmente il culto della maestà divina" e "il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia" (Sacrosanctum Concilium 10, 33), la inserisce all'interno della spiritualità della chiesa, fonte e culmine della stessa fede e della teologia. Inoltre, se si guarda alla Sacra Scrittura ci si accorgerà ben presto come i due principali eventi di rivelazione della Bibbia cristiana, il dono delle tavole della legge sul Sinai a Mosè ed il Mistero Pasquale, avvengono in un contesto che si può definire liturgico sulla base del quale la Chiesa si fonda e formula i suoi riti.
Papa Leone X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 – Roma, 1º dicembre 1521), è stato il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte. Giovanni era il secondogenito di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.
La messa o celebrazione eucaristica è una liturgia propria di diverse Chiese cristiane. La celebrazione eucaristica è tipica della Chiesa cattolica, delle Chiese veterocattoliche, della Chiesa ortodossa, delle Comunità anglicane di tradizione anglo-cattolica, e di alcune comunità luterane che riservano al sacramento dell'eucaristia un ruolo preponderante nella vita della Chiesa stessa. Il termine viene usato dai cattolici di rito latino, e deriva dalla parola latina missa che viene pronunciata dal diacono nel rito romano in latino, quando congeda i fedeli dicendo: Ite, missa est. Prima che si diffondesse l'uso di questo nome, il rito eucaristico nelle Chiese di lingua latina era designato con varie espressioni, tra le quali Fractio panis ('lo spezzare del pane'), dal nome di uno dei gesti-chiave della liturgia stessa.
La liturgia (traslitterazione del greco λειτουργία, letteralmente "azione per il popolo") è «il servizio pubblico, liberamente assunto, in favore del popolo».
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La liturgia delle Ore è la preghiera ufficiale della Chiesa cattolica. Consiste nel canto di salmi, cantici e inni, con l'aggiunta di preghiere e letture dalla sacra Scrittura. Essa, secondo la stessa Chiesa, è partecipazione sacramentale alla preghiera personale di Gesù Cristo: egli continua incessantemente a pregare e lodare il Padre nella preghiera della Chiesa. Per il Rito Romano sono disponibili due edizioni ufficiali in lingua italiana: quella maggiore composta da quattro volumi e l'estratto in volume unico "La preghiera del mattino e della sera". La liturgia delle Ore è regolamentata dai Principi e Norme per la Liturgia delle Ore (PNLO).
Firenze (AFI: /fiˈrεnʦe/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjoˈrɛnʦa/) è una città italiana di 361 841 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia. Nel Medioevo è stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'età moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati più ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della città un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1982, è considerata luogo d'origine del Rinascimento – la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica – e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. È universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonché rinomata tra le più belle città del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Donatello, Lorenzo de’ Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la più alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".