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Alcide Amedeo Francesco Degasperi, impropriamente noto come De Gasperi (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881 – Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), è stato un politico italiano, fondatore del partito Democrazia Cristiana, Presidente del Consiglio di 8 successivi governi di coalizione dal dicembre 1945 all'agosto 1953. Nato in Trentino, nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano. Arrestato dai fascisti, visse emarginato durante la dittatura di Mussolini, alla cui caduta riemerse come leader incontrastato del nuovo partito, la DC. Fu l'ultimo Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia, sotto la monarchia di re Vittorio Emanuele III e Umberto II, poi brevemente capo provvisorio dello Stato dopo il voto del referendum del 2 giugno 1946. Successivamente a tale incarico il 13 luglio gli venne affidato, da parte di Enrico De Nicola, il compito di formare un nuovo governo, diventando il primo Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana. Reputato esponente di primo piano nella nascita della Repubblica Italiana, è considerato — assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all'olandese Johan Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak, al federalista Altiero Spinelli — uno dei fondatori dell'Unione europea. Devoto cattolico, la Chiesa cattolica lo ha insignito del titolo di servo di Dio nel 1993, quando ne venne avviata la causa di beatificazione.
Il Governo De Gasperi IV è stato il terzo governo della Repubblica Italiana. È stato in carica dal 1º giugno 1947 al 24 maggio 1948 per un totale di 358 giorni, ovvero 11 mesi e 23 giorni. La fiducia al governo venne votata dall'Assemblea Costituente che fu in carica fino al 31 gennaio 1948. Il governo diede le dimissioni il 12 maggio non appena il nuovo Presidente della Repubblica Luigi Einaudi aveva giurato di fronte all'Assemblea ma questi le respinse prendendo atto che il governo era sostenuto da forze che avevano vinto le elezioni politiche del 18 aprile e quindi questo governo rimase in carica fino e il passaggio al nuovo dicastero non fu che un rimpasto. Fu il primo governo della Repubblica formato senza la partecipazione del Partito Comunista Italiano.
Il Governo De Gasperi II è stato il primo governo della Repubblica Italiana, costituito dopo il referendum del 2 giugno 1946 col quale il popolo italiano votò a favore della Repubblica. Rimase in carica dal 14 luglio 1946 al 2 febbraio 1947, per 203 giorni, ovvero 6 mesi e 19 giorni. La fiducia al governo venne votata dall'Assemblea Costituente che fu in carica fino al 31 gennaio 1948. Il governo fu presieduto da Alcide De Gasperi e formato da esponenti della Democrazia Cristiana, del Partito Comunista Italiano, del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (già, e poi nuovamente, Partito Socialista Italiano) e per la prima volta del Partito Repubblicano Italiano, che aveva fino ad allora rifiutato in opposizione alla monarchia. Vi partecipava, inoltre, il liberale Epicarmo Corbino a titolo di esperienza pregressa personale, nel quadro di unità nazionale derivato dal Comitato di Liberazione Nazionale. Diede le dimissioni andando in crisi il 20 gennaio 1947, in seguito alla scissione del PSI che aveva dato origine al Partito Socialista Democratico Italiano.
Il Governo De Gasperi I fu l'ultimo governo del Regno d'Italia (nominato da Umberto di Savoia allora Luogotenente generale del Regno) e presentò le proprie dimissioni dopo il Referendum istituzionale del 1946 e con l'insediamento del Capo provvisorio dello Stato eletto dall'Assemblea Costituente. Restò in carica fino al 14 luglio 1946 quando De Nicola, Capo provvisorio dello Stato, nominò il secondo governo De Gasperi. Tra l'esilio del Re e l'insediamento di De Nicola, De Gasperi fu anche Capo provvisorio dello Stato ad interim (13 giugno - 1º luglio).Fu in carica dal 10 dicembre 1945 al 14 luglio 1946, per un totale di 216 giorni, ovvero 7 mesi e 4 giorni.
Il Governo De Gasperi III è stato il secondo governo della Repubblica Italiana. È stato in carica dal 2 febbraio 1947 al 1º giugno 1947, per un totale di 119 giorni, ovvero 3 mesi e 30 giorni. La fiducia al governo venne votata dall'Assemblea Costituente che fu in carica fino al 31 gennaio 1948. Il governo si dimise a causa della rottura politica fra i democristiani ed i socialcomunisti che si era creata con il nuovo governo statunitense presieduto da Harry Truman.
Giovanni Battista Migliori (Milano, 28 agosto 1893 – Saronno, 19 giugno 1978) è stato un politico, militare, avvocato, giurista e poeta italiano. Deputato della DC.
Don Luigi Sturzo (; Caltagirone, 26 novembre 1871 – Roma, 8 agosto 1959) è stato un presbitero e politico italiano.
Il giardino d'Europa De Gasperi è situato nel piccolo borgo di Pieve Tesino, paese natale di Alcide De Gasperi. Il giardino è simbolo dell'Unione europea ed è uno dei quattro giardini realizzati in omaggio agli statisti fondatori. Esso costituisce un completamento del Museo-casa De Gasperi, il quale fa parte della rete delle case museo dei "costruttori d'Europa" ed è stato insignito nel 2015 del Marchio del patrimonio europeo.
Giulio Andreotti (Roma, 14 gennaio 1919 – Roma, 6 maggio 2013) è stato un politico, scrittore e giornalista italiano. È stato tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, partito protagonista della vita politica italiana per gran parte della seconda metà del XX secolo. Ha partecipato a dieci elezioni politiche nazionali: è stato il candidato con il maggior numero di preferenze in Italia in quattro occasioni (nel 1958, nel 1972, nel 1979 e nel 1987) e il secondo nelle altre sei (nel 1948 e nel 1953, dietro Alcide De Gasperi; nel 1963 e nel 1968, dietro Aldo Moro; nel 1976 e nel 1983, dietro Enrico Berlinguer). Infine, nel 1991 è stato nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Dal 1945 al 2013 fu quindi sempre presente nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta nazionale all'Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita. Andreotti è stato il politico con il maggior numero di incarichi governativi nella storia della repubblica. Fu infatti: sette volte presidente del Consiglio e per 32 volte Ministro della Repubblica considerando anche gli incarichi ad interim: otto volte Ministro della difesa; cinque volte Ministro degli affari esteri; tre volte Ministro delle partecipazioni statali (tutte ad interim); tre volte Ministro del bilancio e della programmazione economica (una volta ad interim); tre volte Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato; due volte Ministro delle finanze; due volte Ministro dell'interno (il più giovane della storia repubblicana) a soli trentacinque anni, mentre la seconda volta lo fu ad interim nel suo 4º governo; due volte Ministro per i beni culturali e ambientali (ad interim); due volte Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno (nei governi Moro IV e Moro V); una volta Ministro del tesoro; una volta Ministro delle politiche comunitarie (ad interim). Nella storia della Repubblica Italiana Andreotti è il secondo Presidente del Consiglio per numero di giorni in carica, superato solo da Silvio Berlusconi. A cavallo tra XX e XXI secolo fu imputato in un processo per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso. Fu assolto in primo grado dal Tribunale di Palermo. La Corte d'appello di Palermo, con sentenza del 2 maggio 2003, lo assolse per i fatti successivi al 1980 e dichiarò il "non luogo a procedere" per quelli anteriori a tale data per intervenuta prescrizione. L'organo giudicante ravvisò che Andreotti dimostrava "un'autentica, stabile, ed amichevole disponibilità verso i mafiosi" sino al 1980, mentre, da quell'anno in poi, portò avanti un "incisivo impegno antimafia condotto nella sede sua propria dell'attività politica". La Cassazione, infine, confermò la sentenza di appello condannando Andreotti al pagamento delle spese processuali.È stato sposato dal 1945 al 2013 (anno della sua morte) con Livia Danese (1921-2015), da cui ha avuto quattro figli: Lamberto (1950), Stefano, Serena e Marilena. Nel luglio 2007 ha donato l'archivio personale (incrementandone poi la dotazione documentaria fino alla scomparsa) all'Istituto Luigi Sturzo.
Il Trofeo Alcide De Gasperi è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada che si disputa annualmente tra il Trentino e Bassano del Grappa, in Italia. Dal 2005 fa parte del calendario dell'UCI Europe Tour come gara di classe 1.2: possono di conseguenza prendervi parte squadre con licenza Professional Continental italiana, Continental, squadre nazionali e regionali o club; le squadre UCI World Tour non vi possono invece partecipare. La corsa si svolge il 2 giugno, giorno della festa della Repubblica Italiana, ed è intitolata ad Alcide De Gasperi, statista originario di Pieve Tesino, proprio perché il percorso attraversa la Valsugana, di cui il Tesino è altopiano laterale. La corsa prevede percorsi alternati: un anno si parte in Trentino (Trento o Borgo Valsugana) e si arriva a Bassano, e l'anno seguente si segue il percorso al contrario.
Pietro Nenni (Faenza, 9 febbraio 1891 – Roma, 1º gennaio 1980) è stato un politico e giornalista italiano, leader storico del Partito Socialista Italiano.
Il Governo Bonomi II fu il sessantaduesimo governo del Regno d'Italia. Nominati i ministri il 18 giugno 1944, il governo rimase in carica da tale data al 12 dicembre 1944 per un totale di 177 giorni, ovvero 5 mesi e 27 giorni. I ministri in verità avevano già giurato il 12 giugno, ma si dovette attendere il placet degli Alleati per ufficializzare la costituzione del governo ed entrare in carica. Inizialmente ebbe sede a Salerno, e dal 15 luglio 1944 a Roma Diede le dimissioni il 26 novembre 1944 in seguito a divergenze nella maggioranza. Fu un governo di unità nazionale, composto da: Democrazia Cristiana (DC) Partito Comunista Italiano (PCI) Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) Partito Liberale Italiano (PLI) Partito Democratico del Lavoro (PDL) Partito d'Azione (PdA)
Vittorio Emanuele III di Savoia (Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia; Napoli, 11 novembre 1869 – Alessandria d'Egitto, 28 dicembre 1947) è stato Re d'Italia (dal 1900 al 1946), Imperatore d'Etiopia (dal 1936 al 1943), Primo Maresciallo dell'Impero (dal 4 aprile 1938) e Re d'Albania (dal 1939 al 1943). Abdicò il 9 maggio 1946 e gli succedette il figlio Umberto II. Figlio di Umberto I di Savoia e di Margherita di Savoia, ricevette alla nascita il titolo di principe di Napoli, nell'evidente intento di sottolineare l'unità nazionale, raggiunta da poco. Il suo lungo regno (46 anni) vide, oltre alle due guerre mondiali, l'introduzione del suffragio universale maschile (1912) e femminile (1945), delle prime importanti forme di protezione sociale, il declino e il crollo dello Stato liberale (1900-1922), la nascita e il crollo dello Stato fascista (1925-1943), la composizione della questione romana (1929), il raggiungimento dei massimi confini territoriali dell'Italia unita, le maggiori conquiste in ambito coloniale (Libia ed Etiopia). Morì poco più di un anno e mezzo dopo la caduta del Regno d'Italia. Per la sua partecipazione a due guerre mondiali e la vittoria nella prima venne appellato Re Soldato e Re Vittorioso, ma viene anche ricordato per il precipitoso e disordinato abbandono della capitale dopo l'armistizio del 1943 e per l'estremo ma tardivo tentativo di salvare la monarchia quando abdicò a favore del figlio. In Italia gli odonimi a lui dedicati sono 409 e sono distribuiti in maniera difforme.
L'Italia (/iˈtalja/, ), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato situato nell'Europa meridionale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica. L'Italia è una repubblica parlamentare e conta una popolazione di circa 60 milioni di abitanti. La capitale è Roma. La parte continentale, delimitata dall'arco alpino, confina a nord, da ovest a est, con Francia, Svizzera, Austria e Slovenia; il resto del territorio, circondato dai mari Ligure, Tirreno, Ionio e Adriatico, si protende nel mar Mediterraneo, occupando la penisola italiana e numerose isole (le maggiori sono Sicilia e Sardegna), per un totale di 302072,84 km². Gli Stati della Città del Vaticano e di San Marino sono enclavi della Repubblica mentre Campione d'Italia è l'unica exclave italiana. Con l'ascesa di Roma, che fu capitale della Repubblica romana e poi dell'Impero romano, si ebbe il primo processo di unificazione della penisola, destinata a rimanere per secoli il centro politico e culturale della civiltà occidentale. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Italia medievale fu soggetta a invasioni e dominazioni di popolazioni germaniche, come gli Ostrogoti, i Longobardi e i Normanni, perdendo la propria unità politica. Nel XV secolo, con la diffusione del Rinascimento, ridivenne il centro culturale del mondo occidentale, ma dopo le guerre d'Italia del XVI secolo ricadde sotto l'egemonia delle potenze straniere, quali Francia, Spagna e Austria. Durante il Risorgimento gli italiani combatterono per l'indipendenza nazionale e per l'Unità d'Italia, finché nel 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, che completò la riunificazione con la presa di Roma del 20 settembre 1870 e la vittoria nella prima guerra mondiale. Dal 1882 al 1960 l'Italia ha posseduto un impero coloniale. Nel 1946, dopo il ventennio fascista, la sconfitta nella seconda guerra mondiale e la guerra civile, a seguito di un referendum istituzionale lo Stato italiano divenne una repubblica. Nel 2020 l'Italia, ottava potenza economica mondiale e terza nell'Unione europea, è un paese con un alto standard di vita: l'indice di sviluppo umano è molto alto, 0.883, e la speranza di vita è di 83,4 anni. È membro fondatore dell'Unione europea, della NATO, del Consiglio d'Europa e dell'OCSE; aderisce all'ONU e al trattato di Schengen. È inoltre membro del G7 e del G20, partecipa al progetto di condivisione nucleare della NATO, è una grande potenza regionale europea, in grado di esercitare influenza politica anche su scelte e decisioni di ordine extra-europeo e globale, e si colloca in nona posizione nel mondo per spesa militare. In virtù della sua storia ultramillenaria, l'Italia vanta insieme alla Cina il maggior numero di siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La Democrazia Cristiana (abbreviata in DC e soprannominata Balena bianca) è stato un partito politico italiano di ispirazione democratico-cristiana e moderata, fondato nel 1943 e attivo per 52 anni, sino al 1994.Il partito ha avuto un ruolo cardine nel secondo dopoguerra italiano e nel processo di integrazione europea. Esponenti democristiani hanno fatto parte di tutti i governi italiani dal 1944 al 1994, esprimendo la maggior parte delle volte il presidente del Consiglio dei ministri. La DC è sempre stata il primo partito alle consultazioni politiche nazionali a cui ha partecipato, con la sola eccezione delle elezioni europee del 1984. Simbolo del partito era uno scudo al cui interno vi era una croce latina, sull'elemento orizzontale della quale vi era la scritta Libertas.
Il Partito Comunista Italiano (PCI) è stato un partito politico italiano di sinistra, nonché il più grande partito comunista dell'Europa occidentale. Venne fondato il 21 gennaio 1921 a Livorno con il nome di Partito Comunista d'Italia come sezione italiana dell'Internazionale Comunista in seguito al biennio rosso, alla rivoluzione d'ottobre e alla separazione dell'ala di sinistra del Partito Socialista Italiano guidata tra gli altri da Nicola Bombacci, Amadeo Bordiga, Onorato Damen, Bruno Fortichiari, Antonio Gramsci e Umberto Terracini al XVII Congresso del Partito Socialista Italiano.Durante il regime fascista, che dal 1926 lo costrinse alla clandestinità e l'esilio, ebbe una storia complessa e travagliata all'interno dell'Internazionale Comunista negli anni venti e trenta, al termine della quale nel 1943 divenne noto come Partito Comunista Italiano. Durante la seconda guerra mondiale assunse un ruolo di primo piano a livello nazionale, promuovendo e organizzando con l'apporto determinante dei suoi militanti la Resistenza contro la potenza occupante tedesca e il fascismo repubblicano. Il segretario Palmiro Togliatti attuò una politica di collaborazione con le forze democratiche cattoliche, liberali e socialiste, propose per primo la «via italiana al socialismo» ed ebbe un'importante influenza nella creazione delle istituzioni della Repubblica Italiana. Passato all'opposizione nel 1947 dopo la decisione di Alcide De Gasperi di estromettere le sinistre dal governo per collocare l'Italia nel blocco internazionale filo-statunitense, rimase fedele alle direttive politiche generali dell'Unione Sovietica fino agli anni settanta e ottanta, pur sviluppando nel tempo una politica sempre più autonoma e di piena accettazione della democrazia già a partire dalla fine della segreteria Togliatti e soprattutto sotto la guida di Enrico Berlinguer, che promosse il compromesso storico con la Democrazia Cristiana e la collaborazione tra i partiti comunisti occidentali con il cosiddetto eurocomunismo. Nel 1976 toccò il suo massimo storico di consenso mentre sull'onda emotiva della morte improvvisa del segretario Berlinguer nel 1984 divenne il primo partito italiano (questo evento venne definito «effetto Berlinguer»). Con la caduta del muro di Berlino e il crollo dei Paesi comunisti tra il 1989 e il 1991, si sciolse su iniziativa del segretario Achille Occhetto, dando vita a una nuova formazione politica di stampo socialdemocratico con il Partito Democratico della Sinistra mentre una parte minoritaria guidata da Armando Cossutta contraria alla svolta fondò il Partito della Rifondazione Comunista.
Marco Travaglio (Torino, 13 ottobre 1964) è un giornalista, saggista e opinionista italiano, dal 3 febbraio 2015 direttore de il Fatto Quotidiano. Le sue principali aree di interesse sono la cronaca giudiziaria e l'attualità politica, occupandosi di questioni che spaziano dalla lotta alla mafia ai fenomeni di corruzione.
Il Partito Socialista Democratico Italiano (PSDI), spesso abbreviato in Partito Socialdemocratico Italiano, è stato un partito politico italiano di ispirazione socialdemocratica. Fu fondato l'11 gennaio 1947 con la denominazione, in rievocazione dell'antecedente esperienza prefascista, di Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, in seguito alla scissione di Palazzo Barberini dal Partito Socialista Italiano della corrente di Giuseppe Saragat. La denominazione mutò in PSDI nel 1952. Entrato in una lunga fase di agonia dopo lo scoppio dello scandalo di Tangentopoli fra il 1992 e il 1994, scomparve nel 1998 per aderire ai Socialisti Democratici Italiani. Nel 2004 il PSDI è stato rifondato con nome e simbolo identici, in continuità giuridica con l'esperienza precedente, senza tuttavia riottenere una significativa consistenza politica: ha avuto un solo parlamentare, eletto nelle file dell'Ulivo nel 2006.
Per movimento cattolico in Italia si intendono tutte le forme associative create dai laici cattolici nell'Italia unita (ossia dopo il 1861). Fino al 1919 le associazioni cattoliche furono attive sul fronte sociale e culturale; dal 1919 anche su quello politico.
Ferruccio Parri (Pinerolo, 19 gennaio 1890 – Roma, 8 dicembre 1981) è stato un politico, antifascista e partigiano italiano. Con il nome di battaglia Maurizio fu un capo partigiano durante la guerra di liberazione italiana, decorato con la Bronze Star Medal. Fu il primo presidente del Consiglio dei ministri a capo di un governo di unità nazionale istituito alla fine della seconda guerra mondiale. Lo pseudonimo "Maurizio" proveniva dal nome della chiesa di San Maurizio posta sulla cima della omonima collina, nella città natale di Pinerolo. Amico fraterno dei Fratelli Rosselli e di Luigi Longo, riposa nel cimitero monumentale di Staglieno a Genova, a pochi metri dalla tomba di Giuseppe Mazzini.