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L'isola d'Elba è un'isola situata tra il canale di Piombino a est, a circa 10 chilometri dalla costa, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest. È la più grande delle isole dell'arcipelago toscano, e la terza più grande d'Italia (223 km²). L'Elba, assieme alle altre isole dell'arcipelago (Pianosa, Capraia, Gorgona, Montecristo, Giglio e Giannutri) fa parte del parco nazionale dell'Arcipelago Toscano. Amministrativamente è suddivisa in 7 comuni, facenti parte della provincia di Livorno.
Campo nell'Elba è un comune italiano di 4 817 abitanti della provincia di Livorno e dell'Isola d'Elba. Si tratta di un comune sparso in quanto il comune è costituito da diversi centri abitati, oggi frazioni comunali: il capoluogo è Marina di Campo. Nel territorio comunale sono compresi anche l'isola di Pianosa, l'isolotto della Scola e, dal 1927, lo Scoglio d'Africa. Nella parte più occidentale del comune si estende la Costa del Sole.
Il principato dell'Isola d'Elba fu un piccolo Stato europeo, esistito nel XIX secolo dal 1814 al 1815, retto da Napoleone Bonaparte, già imperatore dei francesi e re d'Italia.
L'isola di Montecristo è situata nel Mar Tirreno e fa parte dell'Arcipelago toscano. Amministrativamente è inclusa nel comune di Portoferraio e quindi nella provincia di Livorno. L'isola è una delle 149 aree gestite dal Comando carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi, è inserita nel complesso delle riserve naturali affidate al reparto di Follonica e fa parte del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.
La bandiera dell'Isola d'Elba è bianca, divisa diagonalmente da una banda rossa che parte dall'angolo superiore del lato del pennone su cui vi sono tre api d'oro. La bandiera è stata utilizzata durante il periodo di permanenza di Napoleone Bonaparte all'Elba come sovrano dell'isola, dal 4 maggio 1814 al 26 febbraio 1815. La bandiera, donata da Napoleone al suo arrivo sull'isola, fu issata nel punto più alto di Portoferraio il giorno dello sbarco dell'imperatore nell'isola su cui era stato esiliato in seguito al Trattato di Fontainebleau. La bandiera originale è conservata nella palazzina napoleonica dei Mulini a Portoferraio. Il significato del drappo scelto dall'Imperatore è stato a lungo, e continua ad essere, materia di dibattito anche tra gli storici.
L'arcipelago toscano è formato da un gruppo di sette isole maggiori, di cui la più grande è l'isola d'Elba, più alcune minori, secche e scogli situati tra la terraferma toscana e la Corsica. L'arcipelago è bagnato da quattro mari: il mar Ligure a nord dell'isola d'Elba, il canale di Piombino a est, il mar Tirreno a sud e il canale di Corsica a ovest delle coste elbane. Il canale di Corsica e il canale di Piombino possono essere considerati come canali naturali di collegamento tra il mar Ligure e il mar Tirreno, rispettivamente a ovest e ad est dell'isola d'Elba.
I Longobardi furono una popolazione germanica, protagonista tra il II e il VI secolo di una lunga migrazione che la portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia. Il movimento migratorio ebbe inizio nel II secolo, ma soltanto nel IV l'intero popolo avrebbe lasciato il basso Elba; durante lo spostamento, avvenuto risalendo il corso del fiume, i Longobardi approdarono prima al medio corso del Danubio (fine V secolo), poi in Pannonia (V secolo), dove consolidarono le proprie strutture politiche e sociali, si convertirono parzialmente al cristianesimo ariano e inglobarono elementi etnici di varia origine, principalmente germanici. Entrati a contatto con il mondo bizantino e la politica dell'area mediterranea, nel 568, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla maggior parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia; nel corso dei secoli, tuttavia, grandi figure di sovrani come Autari, Agilulfo (VI secolo), Rotari, Grimoaldo (VII secolo), Liutprando, Astolfo e Desiderio (VIII secolo) estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno. Il Regno longobardo, che tra il VII e l'inizio dell'VIII secolo era arrivato a rappresentare una potenza di rilievo europeo, cessò di essere un organismo autonomo nel 774, a seguito della sconfitta subita a opera dei Franchi guidati da Carlo Magno. Nel corso dei secoli, i Longobardi, inizialmente casta militare rigidamente separata dalla massa della popolazione romanica, si integrarono progressivamente con il tessuto sociale italiano, grazie all'emanazione di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo sviluppo, anche artistico, di rapporti sempre più stretti con le altre componenti socio-politiche della Penisola (bizantine e romane). La contrastata fusione tra l'elemento germanico longobardo e quello romanico pose le basi, secondo il modello comune alla maggior parte dei regni latino-germanici altomedievali, per la nascita e lo sviluppo della società italiana dei secoli successivi.
Piero Aloisi (Livorno, 1881 – Firenze, 1938) è stato un mineralogista italiano. Insegnante universitario a Firenze (1924-1938) e socio corrispondente dei Lincei (1929) esplorò l'isola d'Elba e la Calabria, tracciandone gli aspetti fondamentali dal punto di vista mineralogico.
Il Bastei è una formazione rocciosa alta 194 metri che domina il fiume Elba nei pressi delle montagne di sabbia dell'Elba della Germania. Situate ad un'altitudine di 305 metri sul livello del mare, le rocce frastagliate del Bastei sono state formate dall'erosione dell'acqua più di un milione di anni fa. Esse sono situate vicino a Rathen, non lontano da Pirna, a sud-est delle città di Dresda. Costituisce il più celebre punto panoramico del parco nazionale della Svizzera sassone. Sono anche parte di una zona conosciuta per l'arrampicata e l'escursionismo che si estende oltre i confini tedeschi verso la Svizzera boema, nella Repubblica ceca. Il Bastei è un'attrazione turistica fin dal XIX secolo: nel 1824 venne costruito un ponte di legno per unire alcune delle rocce per la visita dei turisti. Tale ponte fu poi sostituito nel 1851 dall'attuale Basteibrücke costruito in pietra. La formazione rocciosa e il panorama hanno ispirato molti artisti famosi, tra cui Caspar David Friedrich ("Felsenschlucht") La città termale di Rathen è la base principale per la visita al Bastei; la città può essere raggiunta da Dresda con il battello sul fiume Elba.
Il nome porfido in petrografia ha avuto nelle varie scuole e nel tempo significati diversi e più o meno ampi. Genericamente sta ad indicare una qualsiasi roccia magmatica acida a tessitura porfirica con abbondanti fenocristalli (oltre il 25% in volume) e massa di fondo da faneritica a grana finissima a afanitica microcristallina o criptocristallina. Rocce con queste strutture possono essere eruttive filoniane o ipoabissali o vulcaniche, ma in quest'ultimo caso il termine viene limitato a vulcaniti antiche, che hanno subito un lentissimo processo di devetrificazione (le cosiddette paleovulcaniti). Il colore varia dal rosso al marrone al viola al grigio.
La formazione rocciosa nota come Omaccio si trovava sulla Punta della Contessa, all'estremità occidentale della spiaggia di Lacona, all'isola d'Elba. Si trattava di una particolare formazione di porfido monzogranitico posta su base serpentinitica, chiamata anche Vescovo, che fu abbattuta da una violenta mareggiata di scirocco intorno al 1935. Il toponimo deriva dall'aspetto antropomorfo della formazione rocciosa.
Napoleone Bonaparte (Ajaccio, 15 agosto 1769 – Longwood, Isola di Sant'Elena, 5 maggio 1821) è stato un politico e generale francese, fondatore del Primo Impero francese e protagonista della prima fase della storia contemporanea europea detta età napoleonica. Nato in Corsica da una famiglia della piccola nobiltà italiana, studiò in Francia dove divenne ufficiale d'artiglieria e quindi generale durante la rivoluzione francese. Famoso grazie alle vittorie ottenute nel corso della prima campagna d'Italia, dopo il colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre 1799) assunse il potere in Francia: fu Primo Console dal novembre di quell'anno al 18 maggio 1804, e Imperatore dei francesi, con il nome di Napoleone I (Napoléon Ier) dal 2 dicembre 1804 al 14 aprile 1814 e nuovamente dal 20 marzo al 22 giugno 1815. Fu anche presidente della Repubblica Italiana dal 1802 al 1805, re d'Italia dal 1805 al 1814, «mediatore» della Confederazione svizzera dal 1803 al 1813 e «protettore» della Confederazione del Reno dal 1806 al 1813. Grande uomo di guerra, protagonista di oltre venti anni di campagne in Europa, Napoleone è stato considerato il più grande stratega della storia dallo storico militare Basil Liddell Hart, mentre lo storico Evgenij Tàrle non esita a definirlo "l'incomparabile maestro dell'arte della guerra" e "il più grande dei grandi". Grazie al suo sistema di alleanze e a una serie di brillanti vittorie contro le potenze europee, conquistò e governò larga parte dell'Europa continentale, esportando gli ideali rivoluzionari di rinnovamento sociale e arrivando a controllare numerosi Regni tramite persone a lui fedeli (Giuseppe Bonaparte in Spagna, Gioacchino Murat nel Regno di Napoli, Girolamo Bonaparte in Vestfalia, Jean-Baptiste Jules Bernadotte nel Regno di Svezia e Luigi Bonaparte nel Regno d'Olanda). La sua riforma del sistema giuridico (confluita nel Codice Napoleonico), introdusse chiarezza e semplicità delle norme e pose le basi per il moderno diritto civile. La disastrosa campagna di Russia (1812), segnò il tramonto del suo dominio sull'Europa. Sconfitto nella battaglia di Lipsia dagli alleati europei nell'ottobre del 1813, Napoleone abdicò il 4 aprile 1814, e fu esiliato nell'isola d'Elba. Nel marzo del 1815, abbandonata furtivamente l'isola, sbarcò a Golfe Juan, vicino ad Antibes e rientrò a Parigi senza incontrare opposizione, riconquistando il potere per il periodo detto dei "cento giorni", finché non venne definitivamente sconfitto dalla settima coalizione nella battaglia di Waterloo, il 18 giugno 1815. Trascorse gli ultimi anni di vita in esilio all'isola di Sant'Elena, sotto il controllo dei britannici. Dopo la sua caduta il congresso di Vienna ristabilì in Europa i vecchi regni pre-napoleonici (Restaurazione). Fu il primo regnante della dinastia dei Bonaparte. Sposò Giuseppina di Beauharnais nel 1796, e in seconde nozze l'arciduchessa Maria Luisa d'Austria, l'11 marzo 1810, dalla quale ebbe l'unico figlio legittimo, Napoleone Francesco, detto il re di Roma (1811-1832). La sua figura ha ispirato artisti, letterati, musicisti, politici, filosofi e storici, dall'Ottocento ai giorni nostri.
Il libero consorzio comunale di Caltanissetta è un libero consorzio comunale di 253 938 abitanti della Sicilia. Ha una superficie di 2.124 km² ed è subentrato nel 2015 alla soppressa provincia regionale di Caltanissetta.
Trento (AFI: /ˈtrɛnto/, ; Trènt in dialetto trentino, Trént in dialetto roveretano, Trënt in ladino, Tria in cimbro, Trea't in mocheno, Trient in tedesco) è un comune italiano di 120 899 abitanti, capoluogo della provincia autonoma di Trento e della regione Trentino-Alto Adige.
Salvatore Bruno Todaro (Messina, 16 settembre 1908 – al largo di La Galite, Tunisia, 14 dicembre 1942) è stato un militare italiano. Comandante di sommergibili della Regia Marina durante la seconda guerra mondiale ricevette diverse decorazioni.
San Fruttuoso (San Frutozo /saŋ fryˈtuːzu/ in genovese) è un quartiere residenziale di 34.310 abitanti del comune di Genova, compreso nel Municipio III Bassa Valbisagno. Con la denominazione di San Fruttuoso d'Albaro, è stato comune autonomo fino al 1873, quando insieme ad altri cinque comuni della bassa val Bisagno fu inglobato nel comune di Genova. Dopo l'annessione alla città, il piccolo borgo rurale appena fuori delle mura con l'espansione urbanistica del primo Novecento si è trasformato in un quartiere residenziale semi-centrale. Il nome del quartiere deriva da quello dell'omonima chiesa, con annesso convento, oggi scomparsi, di cui si ha memoria dal 1130, ma fino al XVI secolo la zona era detta Terralba, toponimo oggi limitato all'area più bassa della valle del Rio Noce.
Franco Di Mare (Napoli, 28 luglio 1955) è un giornalista, conduttore televisivo, scrittore e dirigente pubblico italiano. Dal 15 maggio 2020 è il direttore di Rai 3.
Aldo Cazzullo (Alba, 17 settembre 1966) è un giornalista e scrittore italiano.
Prometheus è un film di fantascienza del 2012 diretto da Ridley Scott, con protagonisti Noomi Rapace, Michael Fassbender, Guy Pearce, Idris Elba, Logan Marshall-Green e Charlize Theron. La sceneggiatura è incentrata sull'equipaggio della nave spaziale Prometheus che, seguendo una mappa stellare rinvenuta tra i manufatti di varie culture terrestri, scopre sulla luna LV-223 quella che potrebbe essere la chiave dell'origine della vita sulla Terra, ma nella ricerca s'imbatte in una minaccia che potrebbe causare l'estinzione della specie umana. Il film, che fu candidato agli Oscar 2013 nella categoria migliori effetti speciali, è un prequel della pellicola fanta-horror Alien, diretta da Scott nel 1979, pur non essendone direttamente collegato (oltre che ambientato altrove) e non incentrandosi sulla creatura aliena protagonista della saga. Scott lo definisce come dei "filamenti del DNA di Alien", e segue una storia separata dal franchise ma ambientata nello stesso universo. Nel 2017 è uscito il sequel, intitolato Alien: Covenant.
Radio Sportiva è una talk radio privata a diffusione interregionale con sede a Ponsacco (PI) che si occupa di sport, nata il 1º dicembre 2010 da un'idea di Loriano Bessi e Marzia Boddi e facente parte del gruppo editoriale toscano Mediahit con studi di trasmissione a Prato. Il direttore responsabile è Michele Plastino. Nonostante non sia un network nazionale ma abbia una copertura interregionale, secondo l'ultima indagine TER (gennaio 2018) vanta 1 milione e 119 mila ascoltatori collocandosi come ascolti al livello delle principali emittenti nazionali.
I Mostri di Pietra dell'isola d'Elba sono figure naturali di pietra dalle varie forme e dimensioni (alcune alte oltre dieci metri) diffuse lungo le scogliere e i monti dell'isola d'Elba. Formazioni rocciose formatesi nei milioni di anni a seguito dell'erosione atmosferica, su roccia calcarea, basaltica, serpentinica, ferrosa, calamitica, marmorea, scistosa e porfirica, ma soprattutto monzogranitica delle pendici del Monte Capanne che troneggia nella parte occidentale dell'isola. I Mostri di Pietra sono stati fotografati, classificati, censiti e così denominati, con il nome specifico per ciascuna figura, da Nello Anselmi, albergatore e fotografo che vive sull'isola. La sua ricerca, iniziata dal 1978 e seguita nel 1993 dalla pubblicazione del libro Mostri di Pietra e leggende dell'isola d'Elba, ancora continua. Solo alcune di queste figure di pietra, conosciute dagli isolani, sono legate a leggende locali: La culata del diavolo, legata alla leggenda della Madonna del Monte, La sedia di Napoleone, uno scoglio a forma di poltrona da dove si sarebbe imbarcato l'imperatore esiliato in fuga dall'isola d'Elba secondo un'erronea leggenda locale. Altre, dopo l'uscita del libro vengono ora legate a fatti realmente accaduti come, il Masso dell'aquila, legato al soggiorno di Napoleone Bonaparte in quel luogo, dalla cui sommità osservava la Corsica, la Foca monaca che ricorda l'esistenza di quell'animale sulle scogliere dell'isola, il Sommergibile che porta il pensiero al sommergibile Sebastiano Veniero che all'Elba effettuò una sosta prima della sua tragica missione, documentata con un cippo sulla banchina del porto di Portoferraio. Queste formazioni rocciose sono ormai divenute una nuova attrazione per i turisti amanti della natura e del trekking, tanto che il Comune di Marciana con una delibera del 29 aprile 2011 ha stabilito che le enormi formazioni monzogranitiche situate nei dintorni del Santuario della Madonna del Monte saranno patrocinate dallo stesso e servite, con l'aiuto economico del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, da vecchi sentieri recuperati, in modo da costituire un vero e proprio parco di figure di pietra. Particolarmente suggestivo visitarlo di sera, quando il mondo di pietra per effetto del gioco di luci ed ombre pare prendere vita, ed il sole che scompare dietro la Corsica lo tinge di rosa. Il 21 aprile 2013 sono stati inaugurati i Sentieri dei Mostri di Pietra, un percorso guidato da pannelli informativi, segnalazioni sui percorsi e dépliant che permettono di scoprire alcune delle forme granitiche come il Coccodrillo, il Condor ed altre. Il percorso, che sarà completato sempre più nel tempo, è stato inaugurato alla presenza del sindaco Anna Bulgaresi e della direttrice del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano Franca Zanichelli e illustrato da Stefano Bramanti, allora presidente del Circolo Pertini. I sentieri sono stati creati grazie ad un Progetto ambientale pluriennale, gestito da volontari del Circolo culturale Sandro Pertini dell'Elba (http://circolopertinielba.org/), dai Forestali in congedo della sezione di Livorno, dalle Scuole elementari locali, d'intesa con il Comune di Marciana e il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Portoferraio, è un comune italiano di 12 012 abitanti della provincia di Livorno, primo comune dell'Isola d'Elba per popolazione e secondo per estensione dopo Campo nell'Elba.
I cosiddetti Quattro Evangelisti sono quattro blocchi di granodiorite di circa 60 x 70 cm sulla cui superficie sono disseminati cristalli di tormalina rosa, berillo acquamarina, pollucite, heulandite e ortoclasio. I blocchi furono rinvenuti nel 1873 in località Fonte del Prete durante ricerche condotte da Raffaello Foresi, a breve distanza da San Piero in Campo nel distretto minerario dell'isola d'Elba occidentale. Inizialmente i Quattro Evangelisti erano esposti nel Museo Foresi a Portoferraio; la loro denominazione, come raccontano le cronache del tempo (La Nazione, 1874), fu dovuta ad un monaco che vedendo i blocchi esposti nel museo «...tanto stupito ed attonito ne rimase nell'entusiasmo dell'ammirazione gettandovisi innanzi ginocchioni, li proclamò I Quattro Evangelisti.» Oggi sono conservati nel Museo di Mineralogia e Litologia dell'Università di Firenze, insieme ai cosiddetti Cinquemila Elbani, campioni di minerali provenienti dall'isola.
Benevento (AFI: [beneˈvɛnto], ; Beneviénte in dialetto beneventano) è un comune italiano di 57 962 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania. Chiamata inizialmente Maloenton dalle native popolazioni osco-sannitiche, per poi essere rinominata dagli antichi romani prima Maleventum e infine Beneventum, la città vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico, frutto delle varie dominazioni ed affiliazioni susseguitesi nel corso della sua storia. Dal giugno del 2011 la chiesa di Santa Sofia, edificata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, è entrata a far parte del patrimonio dell'umanità UNESCO all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere. Simbolo della città è l'arco di Traiano che risulta essere uno degli archi trionfali romani con rilievi meglio conservati. È sede dell'arcidiocesi di Benevento.
Maria Paola Buonaparte, conosciuta semplicemente come Paolina Bonaparte (Ajaccio, 20 ottobre 1780 – Firenze, 9 giugno 1825), è stata una principessa italiana, sorella minore dell'imperatore francese Napoleone Bonaparte. Donna di documentata bellezza e fascino, sposò nel 1797 il generale Victor Emanuel Leclerc, amico di Napoleone, di cui rimase vedova nel 1802. L'anno successivo, su richiesta del fratello Napoleone, sposò un personaggio la cui famiglia faceva parte dell'antica nobiltà romana: il principe Camillo Borghese, di cinque anni più anziano di lei. Piuttosto irrequieta, amante dello sfarzo e della vita di corte, fece molto parlare di sé a causa del suo comportamento anticonformista, come ad esempio posare nuda, nel 1805, per essere immortalata da Antonio Canova nella celebre statua di Venere vincitrice. Divenne Principessa di Guastalla nel 1806 e risiedette a Torino, città che non amò mai, ritenendola fredda e provinciale, in quanto il marito era stato nominato governatore dei dipartimenti francesi in Italia. Morì nel 1825 a causa di un cancro al fegato.