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Scolastica è il termine con il quale comunemente si definisce la filosofia cristiana medioevale, in cui si sviluppò il metodo di pensiero dello scolasticismo, detto anche scolastico.
Tommaso d'Aquino (Roccasecca, 1225 – Abbazia di Fossanova, 7 marzo 1274) è stato un religioso, teologo, filosofo e accademico italiano. Frate domenicano esponente della Scolastica, era definito Doctor Angelicus dai suoi contemporanei. È venerato come santo dalla Chiesa cattolica che dal 1567 lo considera anche dottore della Chiesa. Tommaso rappresenta uno dei principali pilastri teologici e filosofici della Chiesa cattolica: egli è anche il punto di raccordo fra la cristianità e la filosofia classica, che ha i suoi fondamenti e maestri in Socrate, Platone e Aristotele, e poi passati attraverso il periodo ellenistico, specialmente in autori come Plotino. Fu allievo di sant'Alberto Magno, che lo difese quando i compagni lo chiamavano "il bue muto" dicendo: «Ah! Voi lo chiamate il bue muto! Io vi dico, quando questo bue muggirà, i suoi muggiti si udranno da un'estremità all'altra della terra!».
La Somma teologica, frequentemente chiamata anche col titolo originale Summa Theologiae, è la più famosa delle opere di Tommaso d'Aquino. Fu scritta negli ultimi anni di vita dell'autore 1265–1274; la terza e ultima parte rimase incompiuta. È il trattato più famoso della teologia medioevale e la sua influenza sulla filosofia e sulla teologia posteriore, soprattutto nel cattolicesimo, è incalcolabile. Concepita come un manuale per lo studio della teologia più che come opera apologetica di polemica contro i non cattolici, nella struttura dei suoi articoli è un'esemplificazione tipica dello stile intellettuale della scolastica. Deriva da un'opera anteriore, la Summa contra Gentiles, più marcatamente apologetica. Tommaso la scrive tenendo presenti le fonti propriamente religiose, cioè la Bibbia e i dogmi della Chiesa cattolica, ma anche le opere di alcuni autori dell'antichità: Aristotele è l'autorità massima in campo filosofico, e Sant'Agostino d'Ippona in campo teologico. Sono citati frequentemente anche Pietro Lombardo, teologo e autore del manuale usato all'epoca, gli scritti del V secolo di Pseudo-Dionigi l'Areopagita, Avicenna e Mosè Maimonide, studioso giudeo non molto anteriore a Tommaso, del quale egli ammirava l'applicazione del metodo investigativo.
La filosofia (in greco antico: φιλοσοφία, philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") è un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana. Come intrinseco nel nome stesso la filosofia è l'amore per la sapienza (intesa come conoscenza) e la ricerca.Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell'antica Grecia. A rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l'analisi della filosofia verso l'uomo e i suoi interessi così come viene esposto nell'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe «l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo».Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio («Tutta la filosofia è come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco è la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la più alta e la più perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, è l'ultimo grado della saggezza»), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come «scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana».Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.
Il tomismo è il pensiero filosofico di san Tommaso d'Aquino, da molti considerato il più significativo dell'età medievale. Secondo Tommaso: «sebbene la verità della fede cristiana superi la capacità della ragione, tuttavia i princìpi naturali della ragione non possono essere in contrasto con codesta verità.»
La cabala, cabbala, qabbaláh o kabbalah (in ebraico: קַבָּלָה?, letteralmente 'ricevuta', 'tradizione') è l'insieme degli insegnamenti esoterici propri dell'ebraismo rabbinico, già diffusi a partire dal XII-XIII secolo; in un suo significato più ampio, il termine intende quei movimenti esoterici sorti in ambito ebraico con la fine del periodo del Secondo Tempio.La definizione di Cabala varia a seconda della relativa tradizione e dei fini di coloro che la seguono, a partire dalla sua origine religiosa come parte integrale dell'ebraismo, fino ai suoi adattamenti successivi cristiani, New Age e occultisti. La Cabala ebraica comprende una serie di insegnamenti esoterici che intendono spiegare il rapporto tra un misterioso Ein Sof (infinità) e l'universo mortale e finito (creazione di Dio). Mentre è molto utilizzato da alcune correnti ebraiche, non è una confessione religiosa in sé. Costituisce le fondamenta di interpretazione religiosa mistica. La Cabala cerca di definire la natura dell'universo e dell'essere umano, la natura e lo scopo dell'esistenza e varie altre questioni ontologiche. Presenta anche metodi per aiutare a comprendere i relativi concetti e raggiungere così una realizzazione spirituale.La Cabala si sviluppò nell'ambito della tradizione ebraica e i cabalisti tradizionali, che nell'ebraismo sono chiamati Mekubbal (in ebraico: מְקוּבָּל?), spesso usano fonti ebraiche classiche per spiegare e dimostrare i suoi insegnamenti esoterici. I seguaci ebrei di tali insegnamenti sostengono che essa definisca il significato interiore della Bibbia ebraica (Tanakh) e della letteratura rabbinica tradizionale nella dimensione trasmessa precedentemente nascosta, come anche l'importanza delle pratiche religiose ebraiche.I praticanti tradizionali credono che le prime origini formino un modello primordiale delle filosofie, religioni, scienze, arti e sistemi politici della Creazione. Storicamente, la Cabala emerse, dopo le prime forme di misticismo ebraico, nella Francia meridionale e Spagna dei secoli XII e XIII, venendo reinterpretata durante il rinascimento mistico ebraico del XVI secolo a Safed. Fu resa popolare in forma di ebraismo chassidico dal XVIII secolo in poi. L'interesse del ventesimo secolo nella Cabala ha ispirato un rinnovamento tra le confessioni religiose e ha contribuito ad una più ampia spiritualità contemporanea tra non ebrei, generando inoltre una fiorente rinascita e importanza storica grazie alla ricerca accademica di recente costituzione.
In ambito religioso e teologico, con il termine creazione si indica l'opera di una o più divinità che, per propria volontà, dà luogo al creato, ossia con un atto deliberato porta all'esistenza ciò che prima non esisteva. Questo processo potrebbe essere concepito come istantaneo, oppure esplicandosi in un cammino evolutivo più o meno complesso, riferibile sia all'origine del mondo che dei singoli esseri viventi.
L'introspezione è un atto della coscienza che consiste nell'osservazione diretta ed analisi della propria interiorità rappresentata da pensieri, sentimenti, desideri, pulsioni, stimoli prodotti del pensiero stesso, come pure il senso dell'identità di una persona.Si contrappone a quel processo denominato in inglese extrospection, consistente nell'osservazione di ciò che è esterno al proprio sé. In fisiologia ha correlazione con la propriocezione.
Il convitto nazionale Agostino Nifo di Sessa Aurunca è un convitto nazionale, facente parte della rispettiva rete, che ospita all'interno della sua struttura un istituto comprensivo formato da una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado, un liceo classico europeo ed un liceo musicale, tutti statali. Si trova in piazza Nifo 1, accanto al centro storico della cittadina.
Padre Agostino Gemelli, al secolo Edoardo Gemelli (Milano, 18 gennaio 1878 – Milano, 15 luglio 1959), è stato un francescano, medico, psicologo e accademico italiano. Appartenente all'ordine francescano dei Frati Minori, è stato il fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e dell'istituto secolare dei Missionari della regalità di Cristo e dell'Opera della Regalità.
Ars memoriae ("L'arte della memoria") è un'opera in latino del filosofo Giordano Bruno pubblicata a Parigi nel 1582 dalla tipografia E. Gourbin in un unico volume insieme al De umbris idearum ("Le ombre delle idee"). Mentre il De umbris si può ritenere una introduzione ai principi filosofici sui quali l'autore fonda l'arte della memoria, l'Ars memoriae presenta una metodologia di applicazione della stessa.
Eros (dal greco antico: ἔρως), tradotto genericamente con amore, non ha quelle connotazioni intimistiche attribuite al termine italiano. Il concetto antico di eros (tradotto in latino con Cupido, Amor) è spesso associato all'attrazione sessuale ma anche, inteso come forza che tiene uniti elementi diversi e talora contrastanti senza arrivare ad annullarli, all'amicizia e, con la finalità di unire in un unico corpo sociale una moltitudine di cittadini, alla politica.Nel suo specifico significato filosofico eros è stato primariamente inteso come la forza vitale che muove il pensiero e la filosofia stessa, fungendo da tramite fra la dimensione terrena e quella sovrasensibile.
La Dialettica è un'opera letteraria e filosofica di Pietro Abelardo, filosofo francese (1079-1142). Quest'opera, composta tra il 1117 e il 1121, costituisce uno dei fondamenti della filosofia scolastica medievale. Essa è costituita da cinque trattati, e si rifà al pensiero di Severino Boezio, Porfirio e Aristotele. La sua finalità è essenzialmente didattica, Abelardo ha infatti insegnato logica all'Università di Parigi: essa nacque come manuale per insegnare a distinguere tra argomenti veri e falsi. A tal fine, il trattato si occupa delle parti del discorso, delle proposizioni e dei sillogismi, dei topici e della divisione e definizione degli enunciatiIl metodo è quello dell'analisi strutturale del discorso, diviso aristotelicamente in antepraedicamenta (forme), praedicamenta (tipi di vocaboli) e postpraedicamenta (significati). «Abelardo, che nella controversia sugli universali occupò una posizione mediana definita concettualismo (gli universali sono ante rem In Dio, in re nel mondo e post rem nell'intelletto umano), qui [nel trattato] si presenta in veste di logico che sottopone a un'analisi critica il significato di vocaboli e proposizioni»
Anselmo d'Aosta, noto anche come Anselmo di Canterbury o Anselmo di Le Bec (Aosta, 1033 o 1034 – Canterbury, 21 aprile 1109), è stato un teologo, filosofo e arcivescovo cattolico franco, considerato tra i massimi esponenti del pensiero medievale di area cristiana. Anselmo è noto soprattutto per i suoi argomenti a dimostrazione dell'esistenza di Dio; specialmente il cosiddetto argomento ontologico ebbe una significativa influenza su gran parte della filosofia successiva. Nato da una nobile famiglia di Aosta, se ne allontanò poco più che ventenne per seguire la vocazione religiosa; divenne monaco nell'abbazia di Notre-Dame du Bec e, grazie alle sue qualità di uomo di fede e fine intellettuale ne divenne presto priore, e quindi abate. Si rivelò un abile amministratore e, avendo intrattenuto alcune relazioni con il regno d'Inghilterra, all'età di 60 anni ricevette l'importante carica di arcivescovo di Canterbury. Negli anni successivi, dapprima sotto il regno di Guglielmo II, quindi di Enrico I, ricoprì un ruolo rilevante nella lotta per le investiture che vedeva contrapposti i sovrani d'Inghilterra e il papato. Grazie al suo lavoro politico e diplomatico, svolto in accordo con il programma riformista gregoriano e finalizzato a garantire alla Chiesa l'autonomia dal potere politico, la questione si risolse infine con un compromesso piuttosto vantaggioso per i religiosi. La riflessione filosofica e teologica di Anselmo, caratterizzata dal primario ruolo riconosciuto alla ragione nell'approfondimento e nella comprensione dei dati di fede, si articolò su diversi problemi: dimostrazioni a priori e a posteriori dell'esistenza di Dio, indagini sui suoi attributi, analisi di questioni di dialettica e di logica sulla verità e sulla conoscibilità di Dio, studio di problemi dottrinali come quello circa la Trinità o quelli legati al libero arbitrio, al peccato originale, alla grazia e in generale al male. Anselmo venne canonizzato nel 1163 e proclamato dottore della Chiesa nel 1720 da papa Clemente XI (1649–1721).
La filosofia ebraica (in ebraico: פילוסופיה יהודית?; in arabo: الفلسفة اليهودية; yiddish: ייִדיש פֿילאָסאָפֿיע) include tutta la filosofia prodotta dagli ebrei, o relativa alla religione dell'Ebraismo. Fino alla moderna Haskalah (Illuminismo ebraico) e all'emancipazione ebraica, la filosofia ebraica tentava principalmente di conciliare nuove idee coerenti con la tradizione del rabbinismo, organizzando così le idee emergenti che non necessariamente erano ebraiche in una visione del mondo univoca. Con la loro accettazione nella società moderna, quegli ebrei che possedevano una formazione laica abbracciarono o svilupparono filosofie completamente nuove per soddisfare le esigenze del mondo in cui ora si trovavano. Il termine "filosofia ebraica" non è quindi universalmente accettato; è tuttavia un argomento che richiede un'attenta analisi ed un'accurata definizione e spiegazione dei termini. Secondo alcuni essa è un tentativo di fondere insieme gli insegnamenti laici ed ateistici con quelli religiosi dell'Ebraismo, secondo altri, invece, si tratta piuttosto di una forma relativamente moderna di razionalizzazione dell'Ebraismo stesso. La riscoperta medievale del pensiero greco da parte dei Gaonim delle accademie babilonesi del X secolo portò la filosofia razionalista nell'Ebraismo biblico-talmudico. La filosofia era generalmente in concorrenza con la Cabala ebraica: entrambe le scuole sarebbero diventate parte della letteratura rabbinica classica, sebbene il declino del razionalismo scolastico coincidesse con gli eventi storici che attrassero gli ebrei verso l'approccio cabalistico. Per gli ebrei aschenaziti l'emancipazione e l'incontro col pensiero laico dal XVIII secolo in poi alterò la loro interpretazione di filosofia. Le comunità aschenazite e sefardite ebbero una più tarda e ambivalente interazione con la cultura secolare che non gli ebrei dell'Europa occidentale. Nelle varie risposte alla modernità, le idee filosofiche ebraiche furono sviluppate in tutta la gamma di emergenti correnti religiose. Tali sviluppi possono essere visti sia come continuazioni o rotture con il canone della filosofia rabbinica medievale, sia come altri aspetti dialettici storici del pensiero ebraico, e ha condotto a diversi atteggiamenti ebraici contemporanei rispetto ai metodi filosofici.
Bernard de Mandeville (Rotterdam, 15 novembre 1670 – Londra, Hackney, 21 gennaio 1733) è stato un medico e filosofo olandese. Di origine olandese, visse ininterrottamente dal 1693 in Inghilterra. Ebbe fama ai suoi tempi come poeta satirico per il suo poemetto scritto nel 1705 in inglese con il titolo The Grumbling Hive, or Knaves Turn'd Honest (L'alveare scontento, ovvero i furfanti divenuti onesti) e ripubblicato nel 1714 con il titolo Fable of the Bees: or, Private Vices, Publick Benefits (La favola delle api: ovvero vizi privati, pubbliche virtù). Il volume è stato poi ripubblicato, in un'edizione ampliata nel 1723 e nella versione definitiva, con ulteriori aggiunte, nel 1724.
Il XIV secolo inizia nell'anno 1301 e termina nell'anno 1400 incluso.
Il De Institutione Musica (500-507 ca.) di Severino Boezio è un'opera importante per diversi campi di studio che vanno dalla musica alla filosofia medievale fino alla letteratura scientifico-musicale medievale e rinascimentale; gli scritti di Boezio ebbero ampia diffusione tra l'Antichità e il Medioevo. Questo trattato influenzò il processo di evoluzione della dottrina cristiana e la concezione della musica per quasi otto secoli, diventando la prima base su cui fondare e confutare nuove teorie e successivamente porle in discussione. Uno dei meriti di Boezio è quello di impostare il suo lavoro sulla cultura classica e di fornire un'idea ed una testimonianza importante di opere altrimenti a noi sconosciute; questa scelta proviene dall'esigenza dell'autore di recuperare quella che era considerata la vera cultura in un momento di crisi della cultura latina.
Bernardo di Chartres (in latino: Bernardus Carnotensis; ... – 1126 o 1130) è stato un filosofo francese confuso con Bernardo Silvestre a sua volta da alcuni identificato con Bernardo di Moëlan.
L'Etica dimostrata con metodo geometrico (o Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico; nell'originale latino: Ethica ordine geometrico demonstrata o Ethica more geometrico demonstrata; nota anche semplicemente come Etica o Ethica) è considerata l'opera principale del filosofo olandese Baruch Spinoza; venne pubblicata postuma nel 1677, lo stesso anno della morte dell'autore.
Il Rinascimento si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dall'inizio del quindicesimo secolo, fino alla fine del sedicesimo secolo. I suoi limiti cronologici conoscono ampie differenze tra discipline ed aree geografiche.Vissuto dalla maggior parte dei suoi protagonisti come un'età di cambiamento, maturò un nuovo modo di concepire il mondo e se stessi, sviluppando le idee dell'umanesimo, nato in ambito letterario nel quattordicesimo secolo per il rinato interesse degli studi classici, per opera soprattutto di Francesco Petrarca, e portandolo a influenzare per la prima volta anche le arti figurative e la mentalità corrente.
La filosofia medievale costituisce un imponente ripensamento dell'intera tradizione classica sotto la spinta delle domande poste dalle tre grandi religioni monoteiste.
Socrate, figlio di Sofronisco del demo di Alopece (in greco antico: Σωκράτης Sōkrátēs, pronuncia: /sɔː'kratɛːs/; Atene, 470 a.C./469 a.C. – Atene, 399 a.C.), è stato un filosofo greco antico, uno dei più importanti esponenti della tradizione filosofica occidentale. Il contributo più importante che egli ha dato alla storia del pensiero filosofico consiste nel suo metodo d'indagine: il dialogo che utilizzava lo strumento critico dell'elenchos (ἔλεγχος, élenchos = "confutazione") applicandolo prevalentemente all'esame in comune (ἐξετάζειν, exetàzein) di concetti morali fondamentali. Per questo Socrate è riconosciuto come padre fondatore dell'etica o filosofia morale. Per le vicende della sua vita e della sua filosofia che lo condussero al processo e alla condanna a morte è stato considerato, dal filosofo e classicista austriaco Theodor Gomperz, il «primo martire per la causa della libertà di pensiero e d'investigazione». Già il martire cristiano san Giustino, nell'Apologia prima (XLVI, 3), sosteneva che «coloro che vissero con il Logos sono cristiani, anche se furono ritenuti atei, come tra gli Elleni, Socrate, Eraclito e quelli simili a loro».
Aristotele (in greco antico: Ἀριστοτέλης Aristotélēs, pronuncia: [aristo'telɛːs]; Stagira, 384 a.C. o 383 a.C. – Calcide, 322 a.C.) è stato un filosofo, scienziato e logico greco antico. Aristotele è ritenuto una delle menti più universali, innovative, prolifiche e influenti di tutti i tempi, sia per la vastità che per la profondità dei suoi campi di conoscenza, compresa quella scientifica. Con Platone, suo maestro, e Socrate è considerato anche uno dei padri del pensiero filosofico occidentale, che soprattutto da Aristotele ha ereditato problemi, termini, concetti e metodi.
Egidio Antonini da Viterbo, o semplicemente Egidio da Viterbo (Viterbo, 1469 – Roma, 12 novembre 1532), è stato un umanista, filosofo e cardinale italiano. Apparteneva all'Ordine degli Agostiniani.
Il contributo islamico all'Europa medievale interessò settori diversi come l'arte, l'architettura, la medicina, l'agricoltura, la musica, il linguaggio e la tecnologia. Dall'XI al XIII secolo l'Europa assorbì le conoscenze della cultura islamica. Di particolare importanza per l'Europa furono le traduzioni attuate dagli Arabi e dai Persiani di antichi testi classici greci, tra cui le opere del filosofo Aristotele.
Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle quattro età storiche (antica, medievale, moderna e contemporanea) in cui viene convenzionalmente suddivisa la storia dell'Europa nella storiografia moderna. Il Medioevo è costituito da un periodo di circa mille anni. Alcuni storici indicano come suo avvio la morte dell'imperatore romano Teodosio (395), l'ultimo a governare l'impero unito; altri indicano invece la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476). Tradizionalmente, il Medioevo si conclude con la scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo (1492), evento che sancisce l’inizio dell'Età moderna. Il Medioevo è poi solitamente suddiviso in Alto e Basso Medioevo (nei paesi di cultura anglosassone si usa spesso distinguere anche un pieno Medioevo, concetto solitamente non utilizzato in Italia). Il concetto di Medioevo compare per la prima volta nel XV secolo, con i termini latini media aetas o media tempestas, con il significato di "età di mezzo", in ciò riflettendo l'opinione dei contemporanei, per cui tale periodo avrebbe rappresentato una deviazione dalla cultura classica, in opposizione al successivo Umanesimo e Rinascimento. Alcuni fenomeni tipici dei primi secoli, come il crollo demografico, la deurbanizzazione, il declino del potere centralizzato, le invasioni e le migrazioni di massa delle tribù, erano già iniziati nella tarda antichità. Come conseguenza delle invasioni barbariche del V secolo, in particolare di quelle dei vari popoli germanici, si vennero a formare nuovi regni nei territori che erano stati dell'Impero Romano d'Occidente. L'Impero Romano d'Oriente, invece, sopravvisse per tutta la durata del Medioevo, ed è generalmente oggi indicato con l'espressione "Impero bizantino"; nel VII secolo, però, l'Impero d'Oriente perse il Nord Africa e il Medio Oriente, passati sotto il dominio del Califfato degli Omayyadi, una dinastia islamica; ciò portò al fenomeno delle Crociate, durante le quali il mondo islamico e quello cristiano si scontrarono tra l'XI e il XIII secolo; la prima fu indetta nel 1095. Sebbene vi fossero stati cambiamenti sostanziali nella società e nelle strutture politiche, la rottura con l'antichità classica non fu completa: l'Impero Bizantino si considerava diretto successore dell'Antica Roma e il diritto romano era ancora la base legislativa fondamentale, ordinata nel Corpus Iuris Civilis; in Occidente, poi, la maggior parte dei nuovi regni utilizzava le istituzioni romane ancora esistenti. Il mito dell'antica Roma rimase sempre vivo, come mostra la fondazione nel IX secolo del Sacro Romano Impero da parte dei Franchi, che comprendeva gran parte dell'Europa occidentale e che, anche nel nome, si richiamava agli ideali di universalità tipici dell'Impero Romano. I rapporti che univano Europa, Asia ed Africa, interrotti dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, ripresero dopo il IX secolo, con la nascita delle repubbliche marinare. Dal punto di vista religioso, caratteristiche del Medioevo furono la diffusione sempre più capillare del Cristianesimo e dell'Islam, quest'ultimo nato nel VII secolo in Arabia e diffusosi nel Nord Africa ed anche in alcune aree dell'Europa meridionale. La religiosità medievale fu contraddistinta anche dalla fondazione di una fitta rete di monasteri, dalla nascita degli ordini mendicanti, dalla loro predicazione e dalla fondazione dei loro conventi. Dal punto di vista dell'organizzazione sociale, politica ed economica, un fenomeno tipico del Medioevo fu il feudalesimo (sviluppatosi in forme diverse in base al contesto ed al periodo storico), il sistema curtense, la diffusione ovunque dei castelli (in seguito al X secolo) e la nascita della classe dei cavalieri. Dopo il 1000, si fa convenzionalmente iniziare il Basso Medioevo. Durante questo periodo, la popolazione europea aumentò notevolmente, grazie alle innovazioni tecnologiche ed agricole che permisero al commercio di prosperare; i raccolti aumentarono, favoriti anche dal cosiddetto periodo caldo medievale. Le città, entrate in profonda crisi nell'Alto Medioevo, ripresero allora ad espandersi. La crescita di popolazione subì una grave battuta d'arresto tra il 1347 e il 1350, a causa della peste nera, che uccise circa un terzo degli europei. Nel Basso Medioevo iniziò il processo che portò alla formazione degli stati nazionali centralizzati. La vita intellettuale era segnata dalla scolastica, una filosofia che enfatizzava l'unione di fede e ragione. In questi anni iniziarono a nascere le prime università. Tra i fenomeni più significativi della cultura medievale, si ricordano la teologia di Tommaso d'Aquino, i dipinti di Giotto, la poesia di Dante e Chaucer, i viaggi di Marco Polo, le grandi cattedrali, l'arte romanica, l'arte gotica, l'arte bizantina.
Giovanni Duns Scoto, conosciuto anche con l'epiteto di Doctor Subtilis (Duns, 1265/1266 – Colonia, 8 novembre 1308), è stato un filosofo e teologo scozzese francescano. È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II il 20 marzo 1993.
La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura (1781) e la Critica del Giudizio (1790). Nella Ragion pratica, il filosofo conduce l'analisi critica della ragione nel caso in cui essa sia indirizzata all'azione ed al comportamento, alla pratica per l'appunto. Lo scritto è affine ad altre due opere kantiane, la Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e La metafisica dei costumi (1797): nella Fondazione e nella Critica Kant pone il problema della fondazione e dei principi della "critica", in una parte della Metafisica dei costumi, dal titolo Dottrina della virtù (l'altra parte dell'opera è la Dottrina del diritto), Kant passa dalla "critica" al "sistema", ovvero espone i "doveri" e la sua etica. Come nella Ragion pura il filosofo si proponeva di mostrare non cosa l'uomo conosce, ma "come" conosce, ovvero evidenziare i principi della conoscenza umana, allo stesso modo ora si pone di fronte al problema della morale: egli non vuole definire quali precetti etici debbano essere seguiti dall'uomo, bensì "come" quest'ultimo debba comportarsi per compiere un'azione autenticamente morale, e quindi in cosa consiste realmente la morale. La morale della Critica della ragion pratica vuole essere, come già chiarisce la "Prefazione" all'opera, una morale formale, vuole indicare una "formula della moralità", la forma della morale, ma non il suo contenuto (le norme morali). Le norme della moralità, i singoli doveri, non sono in contrasto con l'intento della morale kantiana nel suo complesso, ma rientrano nei compiti non della Critica della ragion pratica, ma della "Dottrina della virtù" della Metafisica dei costumi (1797) che contiene il sistema dei doveri che derivano dalla ragione pratica.
L'etica, anche chiamata filosofia morale, è una branca della filosofia che "indica quella parte della filosofia che si occupa del costume, ossia del comportamento umano". Il termine deriva dal greco antico ἦθος(trasl. êthos), cioè «carattere», «comportamento», o, meno probabilmente, da ἔθος (trasl. èthos) cioè «costume», «consuetudine». L'Etica studia i fondamenti che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale). Come disciplina affronta questioni inerenti della moralità umana definendo concetti come il bene e il male, il giusto e lo sbagliato, la virtù e il vizio, la giustizia e il crimine. Come campo di indagine intellettuale, la filosofia morale è legata ad altre discipline come la psicologia morale, l'etica descrittiva e la teoria dei valori. Questa ultima insieme all'estetica, riguarda questioni di valore e comprende etica e estetica unite nella branca della filosofia chiamata Assiologia o " ‘dottrina dei valori’, cioè ogni teoria che consideri quanto nel mondo è o ha valore e per tale aspetto si distingue da quanto è invece mera realtà di fatto.".
Il De consolatione philosophiae (in italiano, La consolazione della filosofia) è un'opera dello scrittore latino Severino Boezio. Il suo periodo di composizione, che s'aggira attorno al 523, vede Boezio rinchiuso in un carcere nei pressi di Pavia, dove attende l'esecuzione capitale che subirà nel 525.
La scuola di Chartres fu una scuola cattedrale di studi filosofici e teologici sorta alla fine del XI secolo a Chartres, per iniziativa del vescovo Fulberto, e proseguita nel secolo successivo, avendo come programma lo sviluppo della teologia cristiana tramite la filosofia platonica. Si trattava di uno dei più grandi istituti appartenenti al sistema educativo della scolastica medievale. I filosofi di Chartres assimilarono la dottrina di Platone attraverso il pensiero neoplatonico di Agostino d'Ippona e di Severino Boezio. Sul piano ontologico, sostennero che le idee sono create dal Padre, mentre sul piano cosmologico seguirono l'interpretazione di Calcidio del Timeo di Platone, identificando lo Spirito Santo con la platonica Anima Mundi, riprendendo così la tesi di Pietro Abelardo. Ammettendo l'immanenza di questa nella Natura, si avviavano verso una visione panteistica del creato. Tra i maestri da ricordare citiamo Fulberto di Chartres, fondatore della scuola, i bretoni Bernardo di Chartres e il fratello Teodorico di Chartres, Ivo di Chartres, il normanno Guglielmo di Conches, Gilberto Porretano, Giovanni di Salisbury.
Egidio Romano, latinizzato come Ægidius Romanus, indicato anche come Egidio Colonna (Roma, tra il 1243 e il 1247 – Avignone, 22 dicembre 1316), è stato un arcivescovo cattolico, teologo e filosofo italiano, generale dell'Ordine di Sant'Agostino. Dopo la sua morte, gli furono tributati i titoli onorifici di Doctor fundatissimus e Theologorum princeps.
Con il termine antica Grecia (o anche Grecia antica) si indica la civiltà sviluppatasi nella Grecia continentale, in Albania costiera, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero e della Turchia occidentale, nella Sicilia orientale e meridionale, sulle zone costiere dell'Italia Meridionale (complessivamente denominate poi Magna Grecia), in Nordafrica, in Corsica, in Sardegna, sulle coste orientali della Spagna e quelle meridionali della Francia. La cultura greca, nonostante la conformazione geografica del continente favorisse l'insorgere di molteplici unità politiche a sé stanti (le poleis), fu un fenomeno omogeneo, che interessò tutte le genti elleniche, accomunate dalla stessa lingua; attribuiva molta importanza alla conoscenza e alla ricerca della verità: per i greci avvicinarsi alla verità significava avvicinarsi alla divinità, pertanto attribuivano un carattere quasi religioso alla conoscenza e alle scienze; in questo contesto gli antichi greci avevano intuito l'importanza della matematica nella ricerca di una conoscenza più vicina alla verità e questo spiegherebbe come la civiltà greca sia riuscita, nel giro di pochi secoli e con una popolazione limitata in numero, a raggiungere notevoli traguardi nella filosofia, nella matematica e nelle scienze.
La filosofia greca rappresenta, nell'ambito della storia della filosofia occidentale, il primo momento dell'evoluzione del pensiero filosofico. Dal punto di vista cronologico, si identifica questa fase con il periodo che va dal VII secolo a.C. alla chiusura dell'Accademia di Atene, avvenuta nel 529 d.C. secondo l'editto di Giustiniano.
Immanuel Kant (Königsberg, 22 aprile 1724 – Königsberg, 12 febbraio 1804) è stato un filosofo tedesco. È considerato uno dei più importanti filosofi del pensiero occidentale. Fu il più significativo esponente dell'Illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi basilari della filosofia idealistica e di gran parte di quella successiva. Kant concepì la propria filosofia come una rivoluzione filosofica (o "rivoluzione copernicana"), volta a superare il dogmatismo metafisico che, per Kant, caratterizzava il pensiero precedente e ad assumere i caratteri di una ricerca critica sulle condizioni del conoscere. Benché gli elementi propri dell'idealismo trascendentale kantiano siano stati nel tempo oggetto di notevoli critiche, soprattutto di natura logica (Brentano, Boole, Frege, Russell, Wittgenstein, Kripke)e nonostante che, in particolare, uno dei pilastri della sua filosofia critica, vale a dire l'idealismo dei concetti di spazio e tempo, sia stato rigettato dalla fisica contemporanea (Einstein), Kant rimane una chiave fondamentale per la comprensione della filosofia moderna, della quale è da alcuni critici considerato una delle figure fondanti che aprirà la strada al Romanticismo e alla filosofia contemporanea.
Il neoplatonismo è quella particolare interpretazione del pensiero di Platone che venne data in età ellenistica, e che riassume in sé diversi altri elementi della filosofia greca, diventando la principale scuola filosofica antica a partire dal III secolo d.C. Sorto in età imperiale romana, il neoplatonismo andrà poi ad influenzare soprattutto la filosofia occidentale, sia cristiana che moderna, distinguendosi dal platonismo di marca bizantina, rimasto ancorato a una lettura tradizionale di Platone.
Bernard de Fontaine, in latino: Bernardus Claravallensis, italianizzato in Bernardo di Chiaravalle (Fontaine-lès-Dijon, 1090 – Ville-sous-la-Ferté, 20 agosto 1153), è stato un monaco cristiano, abate e teologo francese dell'ordine cistercense, fondatore della celebre abbazia di Clairvaux, di cui fu abate, e di altri monasteri. Viene venerato come santo da Chiesa cattolica, Chiesa anglicana e Chiesa luterana. Canonizzato nel 1174 da papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, fu dichiarato dottore della Chiesa da papa Pio VIII nel 1830. Nel 1953 papa Pio XII gli dedicò l'enciclica Doctor Mellifluus.
Giovanni di Salisbury (pron. /ˈsɔːlzbɹi/; in latino: Iohannes Saresberiensis; Salisbury, 1120 – Chartres, 25 ottobre 1180) è stato un filosofo, scrittore e vescovo inglese. Fu uno degli intellettuali di maggior spicco della scuola di Chartres.
Biancavilla è un comune italiano di 23 693 abitanti della città metropolitana di Catania in Sicilia. È uno dei paesi più grandi della provincia e insieme ad Adrano vivacizza la fascia occidentale dell'Etna, nonostante l'altitudine e il freddo invernale. Grazie appunto alla sua elevazione e all'orografia del territorio circostante, in giornate terse e limpide il panorama visto da Biancavilla spazia dai vicini Nebrodi alle colline dell'alto Calatino.
Giorgio di Trebisonda, (o da Trebisonda) detto il Trapezunzio (Candia, 3 aprile 1395 – Roma, tra il 1472 e il 1473), è stato un filosofo e umanista bizantino. Giocò un ruolo importante nella diffusione della lingua greca in Italia e nella traduzione diretta dei classici greci. In filosofia contribuì in modo incisivo, anche se non ortodosso, al dibattito tra platonismo e aristotelismo. Acuto, brillante, colto, grande oratore ma "la folle sua presunzione lo trasse ad abusare spietatamente di questi insigni doni della fortuna così, che non di rado fu ridotto all'infelicità, all'inopia, all'esilio".
L'etica dell'ambiente (o etica ambientale) è una forma di riflessione filosofica che,
Aurelio Agostino d'Ippona (in latino: Aurelius Augustinus Hipponensis; Tagaste, 13 novembre 354 – Ippona, 28 agosto 430) è stato un filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana e lingua latina. Conosciuto come sant'Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). Forse il maggiore rappresentante della Patristica, è stato definito da Monsignor Antonio Livi «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto». Se le Confessioni sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La città di Dio.
Il pensiero di Agostino d'Ippona, che ha avuto una notevole influenza nella storia della filosofia, rappresenta quella concezione teologica cristiana nota come agostinismo.
Carlo Maria Ossola (Torino, 11 marzo 1946) è un filologo e critico letterario italiano.
Sorta, forse sopra una precedente chiesa del VI secolo, all'inizio del VIII secolo in piena epoca longobarda e menzionata per la prima volta dallo storico Paolo Diacono (720-799), la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro (in coelo aureo) è una chiesa di Pavia con dignità di basilica minore. Eretta in stile longobardo e in seguito ricostruita in stile romanico nel XII secolo, la basilica paleocristiana originale, San Pietro in Ciel d'Oro, così chiamata per via delle volte dorate, era sorta sul luogo ove era sepolto san Severino Boezio, filosofo e senatore romano fatto uccidere dal re ostrogoto Teodorico il Grande nel 525.Insigne esempio di architettura romanica lombarda e generalmente considerato, insieme alla basilica di San Michele Maggiore, il più importante monumento religioso medievale della città di Pavia, la chiesa venne riconsacrata da papa Innocenzo II nel 1132 dopo i grandi restauri di quel periodo in cui la chiesa era già cadente per vetustà e vanta grande prestigio e notorietà nel mondo cattolico in quanto ospita le spoglie di sant'Agostino d'Ippona e di san Severino Boezio (475-525), martire e Padre della Chiesa. Viene citata da Dante nella Divina Commedia (Paradiso - Canto decimo vv. 124-128) in quanto sacra depositaria delle spoglie di Boezio e da Francesco Petrarca (Lettera del Petrarca a Giovanni Boccaccio in Seniles, Lib. V, Lett. 1a), inoltre appare in una delle ultime novelle del Decameron (Torello e il Saladino, Novella IX, Giornata X) di Giovanni Boccaccio. Caduta in uno stato di rovinoso abbandono dopo le spoliazioni sacrileghe napoleoniche, la basilica venne restaurata e in parte ricostruita fra il 1875 e il 1899.
Anicio Manlio Torquato Severino Boezio (in latino: Anicius Manlius Torquatus Severinus Boethius; Roma, 475/477 – Pavia, 524/526) è stato un filosofo e senatore romano. Noto come Severino Boezio, o anche solo come Boezio, con le sue opere ha avuto una profonda influenza sulla filosofia cristiana del Medioevo, tanto che alcuni lo collocarono tra i fondatori della Scolastica. Fu principale collaboratore del re Teodorico, ricoprendo la carica di magister officiorum. Boezio, nel clima di rilancio della cultura che la pace rese possibile durante il regno del re goto, concepì l'ambizioso progetto di tradurre in latino le opere di Platone e di Aristotele. Teodorico, nei suoi ultimi anni, divenne sospettoso di tradimenti e congiure, e Severino venne imprigionato a Pavia e giustiziato. Papa Leone XIII ne approvò il culto per la Chiesa in Pavia, che ne custodisce i resti nella basilica di San Pietro in Ciel d'Oro e lo festeggia il 23 ottobre.