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Le coniche (greco Conikà) è l'opera principale di Apollonio di Perga e viene considerata il suo capolavoro. Scritta intorno alla fine del III secolo avanti Cristo, fu un testo molto influente ed ha procurato all'autore il soprannome di Grande Geometra. L'opera fu scritta in più fasi: una prima versione fu redatta ad Alessandria d'Egitto, su sollecitazione del geometra Neucrate. Fu però a Pergamo che, in epoca successiva, fu formulata la versione definitiva, come testimonia la dedica al re di Pergamo Attalo I contenuta nel IV e nel VII libro e come spiega Apollonio stesso nella lettera di introduzione al libro I, che indica i primi quattro libri di cui si compone l'opera come un'introduzione alle proprietà già conosciute. Proprio questi quattro libri ci sono giunti in versione originale, con i commentari di Eutocio, mentre il V, il VI e il VII libro sono pervenuti solo nella traduzione araba di Thabit ibn Corra e l'VIII è invece andato perduto. Questa seconda parte dell'opera è dedicata ad indagini innovative.
La geometria simplettica è la branca della geometria differenziale e della topologia differenziale che studia le varietà simplettiche, cioè varietà differenziabili equipaggiate con una 2-forma chiusa non degenere. Ha le sue origini nella meccanica hamiltoniana, in cui lo spazio delle fasi di certi sistemi prende la struttura di varietà simplettica. Il termine "simplettica" è stato coniato da Hermann Weyl, traducendolo dal greco συμπλεκτικός, come calco di "complessa", con cui il termine condivide lo stesso suffisso indo-europeo -plek. Il nome è stato scelto anche per sottolineare le profonde connessioni tra strutture simplettiche e strutture complesse.
Una geometria non euclidea è una geometria costruita negando o non accettando alcuni postulati euclidei. Viene detta anche metageometria.
La geometria descrittiva è la scienza che permette, attraverso determinate costruzioni geometriche, di rappresentare in modo inequivocabile, su uno o più piani, oggetti bidimensionali e tridimensionali. La rappresentazione può essere finalizzata a visualizzare oggetti già esistenti, come nel rilievo (per lo più architettonico), e/o oggetti mentalmente concepiti, come nella progettazione di manufatti tridimensionali.I metodi di rappresentazione (di prospettiva, di assonometria e di Monge) della geometria descrittiva si basano principalmente su due operazioni fondamentali, dette operazioni di proiezione e sezione. Gli assiomi della geometria descrittiva elementare sono sostanzialmente i postulati di Euclide, con l'aggiunta della nozione di ente improprio (punto, retta e piano), secondo una costruzione analoga a quella della geometria proiettiva.
Francesco Barozzi, in latino Franciscus Barocius (Candia, 9 agosto 1537 – Venezia, 23 novembre 1604), è stato un matematico italiano. Proveniva da una famiglia patrizia con importanti possedimenti a Creta, e dopo gli studi all'Università di Padova visse a Venezia, con frequenti viaggi nei suoi possedimenti. Professore di geometria, si occupò attivamente di studi eterogeni in corrispondenza dei numerosi matematici contemporanei tipici dell'umanesimo che contribuirono alla rivoluzione scientifica.
Euclide (in greco antico: Εὐκλείδης, Eukléidēs; IV secolo a.C. – III secolo a.C.) è stato un matematico e filosofo greco antico. Si occupò di vari ambiti, dall’ottica all’astronomia, dalla musica alla meccanica, oltre, ovviamente, alla matematica. Gli "Elementi", il suo lavoro più noto, è una delle più influenti opere di tutta la storia della matematica e fu uno dei principali testi per l'insegnamento della geometria dalla sua pubblicazione fino agli inizi del ‘900.
Blaise Pascal (Clermont-Ferrand, 19 giugno 1623 – Parigi, 19 agosto 1662) è stato un matematico, fisico, filosofo e teologo francese. Bambino prodigio, fu istruito dal padre. I primi lavori di Pascal sono relativi alle scienze naturali e alle scienze applicate, contribuendo in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi: ha chiarito i concetti di pressione e di vuoto ampliando il lavoro di Torricelli; scrisse inoltre importanti testi sul metodo scientifico. A sedici anni scrisse un trattato di geometria proiettiva e dal 1654 lavorò con Pierre de Fermat sulla teoria delle probabilità che influenzò fortemente le moderne teorie economiche e le scienze sociali.; dopo un'esperienza mistica seguita ad un incidente in cui aveva rischiato la vita, nel 1654, abbandonò matematica e fisica per dedicarsi alle riflessioni religiose e filosofiche; morì due mesi dopo il suo 39º compleanno, nel 1662, dopo una lunga malattia che lo affliggeva dalla fanciullezza. Il suo quoziente d'intelligenza è stato stimato, da alcuni studiosi moderni, in un punteggio di 185.