Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Siena (, AFI: /ˈsjɛna/) è un comune italiano di 54 168 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio. Nel 1995, il suo centro storico è stato inserito dall'UNESCO nel Patrimonio dell'Umanità. Nella città ha sede la Banca Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e dunque la più antica banca in attività nonché la più longeva al mondo.
Il palazzo Tolomei è un edificio storico di Siena, situato nell'omonima piazza, lungo il percorso della via principale della città.
I Tolomei erano un'antica e illustre famiglia senese, che una compiacente genealogia volle collegare all'omonima dinastia dei sovrani dell'antico Egitto, alcuni esponenti della quale giunsero probabilmente in Toscana durante il regno di Carlo Magno.
La storia di Siena riguarda le vicende storiche relative a Siena, città dell'Italia centrale.
Scipione Tolomei (Perugia, 1553 – Perugia, 16 settembre 1630) è stato un letterato e scrittore italiano. Svolse l'attività di autore politico durante il periodo della Controriforma e, inoltre, esercitò la carica di segretario di corte presso i della Corgna, marchesi di Castiglione del Lago.
Francesco Angiolieri, detto Cecco (Siena, 1260 circa – Siena, 1311/1313), è stato un poeta e scrittore italiano, contemporaneo di Dante Alighieri e appartenente alla storica casata nobiliare degli Angiolieri.
Pia de' Tolomei (Siena, ... – Maremma, XIII secolo) è stata una gentildonna senese identificata, secondo una tradizione legata agli antichi commentatori della Divina Commedia, con la Pia citata da Dante nel V canto del Purgatorio. La sua biografia è stata ricostruita per chiarire la vicenda misteriosa del personaggio del passo dantesco, tramite l'integrazione delle varie informazioni archivistiche disponibili. Essa culminò col presumibile omicidio della nobildonna, scandaloso al tempo della scrittura della Commedia e lungamente restato oscuro, sino a tempi molto recenti.