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Operazione Anello (in russo: Операция Кoльцo?, traslitterato: Operacija Kol'co) era il nome in codice assegnato dall'alto comando sovietico all'offensiva finale sferrata dall'Armata Rossa il 10 gennaio 1943 nel corso della battaglia di Stalingrado, durante la seconda guerra mondiale sul fronte orientale. Dopo oltre venti giorni di duri combattimenti le truppe sovietiche schiacciarono la disperata resistenza delle forze tedesche della 6ª Armata, completamente accerchiate dal 24 novembre 1942 in una grande sacca tra il Volga e il Don, e conclusero vittoriosamente la lunga battaglia segnando una svolta politico-militare decisiva della guerra all'est. Le truppe tedesche, esaurite dal lungo accerchiamento, dalle carenze di rifornimenti e dal rigido clima invernale, opposero resistenza fino all'ultimo ma vennero infine costrette alla resa entro il 2 febbraio 1943; i soldati superstiti, il comandante dell'armata, feldmaresciallo Friedrich Paulus, e i generali caddero tutti prigionieri.
Friedrich Wilhelm Ernst Paulus (Guxhagen, 23 settembre 1890 – Dresda, 1º febbraio 1957) è stato un generale tedesco, feldmaresciallo durante la seconda guerra mondiale. Dopo una brillante carriera principalmente nello stato maggiore generale della Wehrmacht, alla fine del 1941 ricevette il comando della 6ª Armata, la più grande e potente armata tedesca, che condusse inizialmente con successo durante l'offensiva estiva del 1942 sul fronte orientale. A partire dal settembre 1942 dovette affrontare la logorante e cruenta battaglia di Stalingrado e non riuscì a sopraffare la resistenza dell'Armata Rossa. Sorpreso dalla controffensiva sovietica del novembre 1942, rimase accerchiato con la sua armata nella sacca di Stalingrado; dopo una lunga e tenace resistenza senza adeguati rifornimenti e in pieno inverno, la 6ª Armata venne completamente distrutta. Paulus si arrese con il suo stato maggiore il 31 gennaio 1943 e venne fatto prigioniero dai sovietici. Paulus si dimostrò un abile e preparato ufficiale, idoneo al lavoro di pianificazione e di organizzazione e capace di progettare e dirigere ampie manovre offensive con truppe corazzate; tuttavia la sua condotta rigidamente aderente agli ordini superiori e alcune sue decisioni e incertezze durante la battaglia di Stalingrado, che travolse il suo comando e le sue truppe, lo hanno esposto a numerose critiche e rimangono oggetto di valutazioni ampiamente contrastanti da parte di storici e specialisti.
Con il termine battaglia di Stalingrado (in russo: Сталинградская битва?, traslitterato: Stalingradskaja bitva, in tedesco: Schlacht von Stalingrad) si intendono i duri combattimenti svoltisi durante la seconda guerra mondiale che, tra l'estate del 1942 e il 2 febbraio 1943, opposero i soldati dell'Armata Rossa alle forze tedesche, italiane, rumene ed ungheresi per il controllo della regione strategica tra il Don e il Volga e dell'importante centro politico ed economico di Stalingrado (oggi Volgograd), sul fronte orientale. La battaglia, iniziata con l'avanzata delle truppe dell'Asse fino al Don e al Volga, ebbe termine, dopo una serie di fasi drammatiche e sanguinose, con l'annientamento della 6ª Armata tedesca rimasta circondata a Stalingrado e con la distruzione di gran parte delle altre forze germaniche e dell'Asse impegnate nell'area strategica meridionale del fronte orientale. Questa lunga e gigantesca battaglia, definita da alcuni storici come "la più importante di tutta la Seconda guerra mondiale", segnò la prima grande sconfitta politico-militare della Germania nazista e dei suoi alleati e satelliti sul fronte orientale nonché l'inizio dell'avanzata sovietica verso ovest che sarebbe terminata due anni dopo con la conquista del palazzo del Reichstag e il suicidio di Hitler nel bunker della Cancelleria durante la battaglia di Berlino.