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La Salita al Calvario è un affresco facente parte del ciclo nella sagrestia dell'abbazia di Sant'Antonio di Ranverso, nel comune di Buttigliera Alta, provincia di Torino, considerato il capolavoro della scuola tardogotica piemontese, dipinto da Giacomo Jaquerio verso il 1430. Il ciclo della sagrestia, firmato, comprende un'Annunciazione, i Santi Pietro e Paolo, l'Orazione nell'Orto, e la Salita al Calvario, appunto, sul lunettone; sulle vele della volta, i Quattro Evangelisti. La Salita al Calvario mostra su sfondo neutro una folla di figure reggenti lance, bandiere e alabarde che si librano nella parte superiore. Questi personaggi contornano, seppur a una certa distanza, la figura dolente del Cristo che porta la croce, mentre figure crudeli e stralunate lo aiutano in malo modo, spingendo il legno o tirando il Salvatore con una corda. Nella grande varietà di tipi umani (dal nordico con la pelle chiara e la barba rossa al caucasico con la pelle bruna, dal giovane al vecchio, dal povero al ricco) prevale un senso lineare grazie alla marcata linea nera dei bordi, con una raffinata attenzione ai dettagli (come la resa del legno nodoso della croce). Ogni soggetto si stacca così espressivamente dal gruppo, creando una visione drammatica e priva di sentimentalismi.
Giacomo Jaquerio (Torino, 1375 circa – Torino, 1453) è stato un pittore italiano, maggior rappresentante della pittura tardo gotica in Piemonte: fu attivo a Torino, a Ginevra, ed in varie località della Savoia.
L’abbazia di Abondance è un complesso abbaziale risalente all'inizio del XV secolo che sorge a Abondance, centro abitato dell'Alta Savoia. Lo stile architettonico rivela i collegamenti che esistevano all'epoca fra il Piemonte e l'Alta Savoia. L'interno è decorato da affreschi raffiguranti scene cristologiche, realizzati con uno stile che può essere collocato tra quello tipico dei pittori senesi e lo stile delle miniature della Savoia. Gli affreschi sono attribuiti alla bottega di Giacomo Jaquerio.
La chiesa di Sant'Antonio Abate è un'antica chiesa di Napoli, posta all'inizio del borgo omonimo. L'ingresso della chiesa si trova in via Foria 302.
Santo Antonio Abate, detto anche sant'Antonio il Grande, sant'Antonio d'Egitto, sant'Antonio del Fuoco, sant'Antonio del Deserto, sant'Antonio l'Anacoreta (in greco antico: Ἀντώνιος, Antṓnios, in latino: Antonius, in copto: Ⲁⲃⲃⲁ Ⲁⲛⲧⲱⲛⲓ; Qumans, 12 gennaio 251 – deserto della Tebaide, 17 gennaio 356), è stato un abate ed eremita egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati. A lui si deve la costituzione in forma permanente di famiglie di monaci che sotto la guida di un padre spirituale, abbà, si consacrarono al servizio di Dio. La sua vita è stata tramandata dal suo discepolo Atanasio di Alessandria. È ricordato nel Calendario dei santi della Chiesa cattolica e da quello luterano il 17 gennaio, ma la Chiesa ortodossa copta lo festeggia il 31 gennaio che corrisponde, nel suo calendario, al 22 del mese di Tobi.