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La lingua egizia (in egizio (traslitterato) r n kmt, letteralmente bocca della Terra Nera ossia ciò che si parla lungo le rive del Nilo), nota anche come egiziano antico (questa espressione è però ambigua, perché propriamente l'egiziano (o egizio) antico sarebbe la fase storica della lingua parlata durante l'Antico Regno), è una lingua che appartiene alla famiglia delle lingue afro-asiatiche, imparentata con il gruppo delle lingue berbere e con quello delle lingue semitiche. Le prime testimonianze scritte della lingua dell'Antico Egitto risalgono all'incirca al 3200 a.C. e la lingua sopravvisse fino al V secolo nella forma del demotico e fino al medioevo nella forma della lingua copta; la sua lunga durata, oltre quattro millenni, la rende una delle lingue storiche più antiche conosciute agli uomini moderni. La lingua ufficiale dell'Egitto è oggi l'arabo, nella variante egiziana, che progressivamente, nei secoli successivi alla conquista arabo-musulmana nel VII secolo, si sostituì alla lingua copta come lingua quotidiana. Il copto viene ancora usato come lingua liturgica della Chiesa cristiana copta.
La lingua copta è la fase finale della lingua egizia. L'alfabeto copto è basato sull'alfabeto greco, con l'aggiunta di sette ulteriori grafemi presi in prestito dal demotico per trascrivere altrettanti fonemi non esistenti in greco. Con l'utilizzo dell'alfabeto greco, per la prima volta nella storia della lingua egizia furono trascritte anche le vocali, non esistenti nei precedenti sistemi di scrittura della lingua; la scrittura va da sinistra verso destra, in linee orizzontali, senza separazione fra le parole, seguendo l'uso greco da cui era stata derivata.
Il bando, in diritto, indica un provvedimento emanato da un organo di una autorità politica o religiosa, tendente a far riconoscere e evidenziare, all'interno del Regno o dello Stato, come "Bandito" una persona o una comunità di persone, perché accusati di un reato per il quale è prevista l'emissione di tale provvedimento. Attualmente un provvedimento di "messa al bando" non si riferisce più a persone o comunità, ma solo a cose, solitamente composti o elementi chimici o sottoprodotti industriali, per vietarne l'utilizzo. In alcuni Stati si riferisce anche alla messa al bando di pubblicazioni o opere vietate dall'Autorità. Nel gergo comune può anche riferirsi alla proibizione o limitazione dell'uso in certe situazioni di prodotti di consumo, come "bandire" le sigarette dai luoghi di lavoro, ecc. In senso figurato è usato nell'accezione di levare qualcosa di negativo da un contesto più ampio.