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La lingua egizia (in egizio (traslitterato) r n kmt, letteralmente bocca della Terra Nera ossia ciò che si parla lungo le rive del Nilo), nota anche come egiziano antico (questa espressione è però ambigua, perché propriamente l'egiziano (o egizio) antico sarebbe la fase storica della lingua parlata durante l'Antico Regno), è una lingua che appartiene alla famiglia delle lingue afro-asiatiche, imparentata con il gruppo delle lingue berbere e con quello delle lingue semitiche. Le prime testimonianze scritte della lingua dell'Antico Egitto risalgono all'incirca al 3200 a.C. e la lingua sopravvisse fino al V secolo nella forma del demotico e fino al medioevo nella forma della lingua copta; la sua lunga durata, oltre quattro millenni, la rende una delle lingue storiche più antiche conosciute agli uomini moderni. La lingua ufficiale dell'Egitto è oggi l'arabo, nella variante egiziana, che progressivamente, nei secoli successivi alla conquista arabo-musulmana nel VII secolo, si sostituì alla lingua copta come lingua quotidiana. Il copto viene ancora usato come lingua liturgica della Chiesa cristiana copta.
Le lingue semitiche sono un ramo delle lingue afro-asiatiche parlate in Africa e Asia. Le lingue semitiche sono note per la loro morfologia nonconcatenativa, cioè le radici delle parole non sono esse stesse sillabe o parole, ma insiemi isolati di consonanti, di solito tre, che formano una cosiddetta radice trilittera. Le parole sono composte da radici non tanto aggiungendo prefissi o suffissi, ma piuttosto inserendo le vocali tra le consonanti di radice (anche se spesso vengono aggiunti anche prefissi e suffissi).
Il wolof o, con la grafia italiana, uolof è la lingua parlata in Senegal dall'omonima popolazione. La lingua è classificata da Maurice Delafosse nel gruppo senegalo-guineese.
La didattica (dal greco διδάσκω, cioè "insegnare"), indica la teoria e la pratica dell'insegnamento. Si può dividere in didattica generale, che riguarda i criteri e le caratteristiche generali della pratica educativa, e in didattica speciale che riguarda invece i singoli insegnamenti o le diverse caratteristiche (età, capacità specifiche, ambiente) dei soggetti dell'apprendimento.
Il dialetto sahidico, denominato a volte dialetto tebaico, o copto dell'Alto Egitto, è una varietà della lingua copta parlato un tempo nell'alta valle del Nilo, fino all'altezza di Menfi ma escludendo la città, che dà inizio alla zona del Basso Egitto.
Il termine demotico si riferisce sia alla penultima fase della lingua egizia, che al sistema di scrittura con cui questa fase fu trascritta, derivato dalle forme settentrionali di ieratico usate nel Delta. Questo tipo di scrittura, a differenza di quella ieratica e quella geroglifica, non era utilizzata nei testi letterari o nelle iscrizioni funebri, ma nei documenti più comuni, destinati al popolo.
Il bando, in diritto, indica un provvedimento emanato da un organo di una autorità politica o religiosa, tendente a far riconoscere e evidenziare, all'interno del Regno o dello Stato, come "Bandito" una persona o una comunità di persone, perché accusati di un reato per il quale è prevista l'emissione di tale provvedimento. Attualmente un provvedimento di "messa al bando" non si riferisce più a persone o comunità, ma solo a cose, solitamente composti o elementi chimici o sottoprodotti industriali, per vietarne l'utilizzo. In alcuni Stati si riferisce anche alla messa al bando di pubblicazioni o opere vietate dall'Autorità. Nel gergo comune può anche riferirsi alla proibizione o limitazione dell'uso in certe situazioni di prodotti di consumo, come "bandire" le sigarette dai luoghi di lavoro, ecc. In senso figurato è usato nell'accezione di levare qualcosa di negativo da un contesto più ampio.
Abeshimiduat è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dio minore di carattere funerario menzionato nello Amduat. Durante il Nuovo Regno fu noto semplicemente come Abesh ("Protettivo") e considerato un dio-serpente ("Abesh" fu anche epiteto dell'importante dio-coccodrillo Sobek). Le iscrizioni geroglifiche del Tempio di Kôm Ombo menzionano Abesh come un serpente sacro; si ha inoltre notizia, nell'iconografia, di una triade divina legata a una barca sacra ove il dio figurerebbe come uomo dalla testa di toro e di coccodrillo (ma quest'ultima identificazione è puramente ipotetica, dal momento che la fonte primaria su cui sarebbe stata osservata è andata perduta).