Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La lingua egizia (in egizio (traslitterato) r n kmt, letteralmente bocca della Terra Nera ossia ciò che si parla lungo le rive del Nilo), nota anche come egiziano antico (questa espressione è però ambigua, perché propriamente l'egiziano (o egizio) antico sarebbe la fase storica della lingua parlata durante l'Antico Regno), è una lingua che appartiene alla famiglia delle lingue afro-asiatiche, imparentata con il gruppo delle lingue berbere e con quello delle lingue semitiche. Le prime testimonianze scritte della lingua dell'Antico Egitto risalgono all'incirca al 3200 a.C. e la lingua sopravvisse fino al V secolo nella forma del demotico e fino al medioevo nella forma della lingua copta; la sua lunga durata, oltre quattro millenni, la rende una delle lingue storiche più antiche conosciute agli uomini moderni. La lingua ufficiale dell'Egitto è oggi l'arabo, nella variante egiziana, che progressivamente, nei secoli successivi alla conquista arabo-musulmana nel VII secolo, si sostituì alla lingua copta come lingua quotidiana. Il copto viene ancora usato come lingua liturgica della Chiesa cristiana copta.
La lingua copta è la fase finale della lingua egizia. L'alfabeto copto è basato sull'alfabeto greco, con l'aggiunta di sette ulteriori grafemi presi in prestito dal demotico per trascrivere altrettanti fonemi non esistenti in greco. Con l'utilizzo dell'alfabeto greco, per la prima volta nella storia della lingua egizia furono trascritte anche le vocali, non esistenti nei precedenti sistemi di scrittura della lingua; la scrittura va da sinistra verso destra, in linee orizzontali, senza separazione fra le parole, seguendo l'uso greco da cui era stata derivata.
Abeshimiduat è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto, dio minore di carattere funerario menzionato nello Amduat. Durante il Nuovo Regno fu noto semplicemente come Abesh ("Protettivo") e considerato un dio-serpente ("Abesh" fu anche epiteto dell'importante dio-coccodrillo Sobek). Le iscrizioni geroglifiche del Tempio di Kôm Ombo menzionano Abesh come un serpente sacro; si ha inoltre notizia, nell'iconografia, di una triade divina legata a una barca sacra ove il dio figurerebbe come uomo dalla testa di toro e di coccodrillo (ma quest'ultima identificazione è puramente ipotetica, dal momento che la fonte primaria su cui sarebbe stata osservata è andata perduta).