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La scapigliatura fu un gruppo artistico e letterario sviluppatosi nell'Italia settentrionale a partire dagli anni sessanta dell'Ottocento; ebbe il suo epicentro a Milano e si andò poi affermando in tutta la penisola. Il termine fu proposto per la prima volta da Cletto Arrighi (anagramma di Carlo Righetti) nel suo romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio del 1862, ed è la libera traduzione del termine francese bohème (vita da zingari), che si riferiva alla vita disordinata e anticonformista degli artisti parigini descritta nel romanzo di Henri Murger Scènes de la vie de Bohème (1847-1849). Contro il romanticismo italiano maggioritario (Manzoni, Berchet, D'Azeglio), recuperarono le suggestioni del romanticismo straniero e diffusero il gusto del naturalismo francese nascente e del maledettismo alla Baudelaire, anticipando verismo e decadentismo.
Giovanni Faldella (Saluggia, 26 settembre 1846 – Vercelli, 14 aprile 1928) è stato uno scrittore, giornalista e politico italiano.
Giovanni Camerana (Casale Monferrato, 4 febbraio 1845 – Torino, 2 luglio 1905) è stato un poeta, critico d'arte e magistrato italiano, fra i massimi esponenti della Scapigliatura.
Giansiro Ferrata (Milano, 28 gennaio 1907 – Milano, 8 luglio 1986) è stato un critico letterario e scrittore italiano.
Edmondo Mario Alberto De Amicis (Oneglia, 21 ottobre 1846 – Bordighera, 11 marzo 1908) è stato uno scrittore, giornalista e militare italiano. È conosciuto per essere l'autore di Cuore, uno dei libri più popolari della letteratura mondiale per ragazzi.