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Delio Cantimori (Russi, 30 agosto 1904 – Firenze, 13 settembre 1966) è stato uno storico e politico italiano.
I movimenti ereticali sono movimenti religiosi ritenuti eterodossi rispetto alla teologia della Chiesa cattolica nel corso della propria storia. Questi gruppi di fedeli nacquero spesso con l'intento di un risveglio spirituale, per reazione alla ricchezza ritenuta eccessiva del clero, all'allontanamento dalle Scritture e al coinvolgimento nella politica della Chiesa di Roma. Tali movimenti furono accusati di eresia e perseguitati.
Fasci italiani di combattimento è il nome del movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini il 23 marzo 1919, erede diretto del Fascio d'azione rivoluzionaria del 1915. Il 9 novembre 1921 si trasformò in Partito Nazionale Fascista.
Eugenio Garin (Rieti, 9 maggio 1909 – Firenze, 29 dicembre 2004) è stato un filosofo e storico della filosofia italiano.
L'eresia è una dottrina considerata come deviante da un movimento religioso appartenente alla stessa tradizione. Il termine, fuori dall'ambito religioso, viene utilizzato in senso figurato per indicare un'opinione o una dottrina filosofica, politica, scientifica o persino artistica in disaccordo con quelle generalmente accettate come autorevoli.
Carlo Ginzburg (Torino, 15 aprile 1939) è uno storico, saggista e accademico italiano.
Antonio della Pagliara, o Antonio Della Paglia, latinizzato in Aonio Paleario (Veroli, 1503 – Roma, 3 luglio 1570), è stato un umanista italiano. Noto come riformatore religioso, fu impiccato e bruciato sul rogo come eretico.
Nino Alberto Arbasino (Voghera, 22 gennaio 1930 – Milano, 22 marzo 2020) è stato uno scrittore, giornalista, poeta, critico teatrale e politico italiano. Tra i protagonisti del Gruppo 63, la sua produzione letteraria ha spaziato dal romanzo (Fratelli d'Italia del 1963, riscritto nel 1976 e nel 1993) alla saggistica (ad esempio Un paese senza, 1980). Si considerava uno scrittore espressionista, e considerava Super Eliogabalo il suo libro più surrealista e anche quello più espressionista: «soprattutto per le descrizioni dei luoghi, che sono sempre onirici e deliranti».
Adriano Sofri (Trieste, 1º agosto 1942) è uno scrittore, giornalista e attivista italiano, ex leader di Lotta Continua, condannato a ventidue anni di carcere – dopo un lungo iter giudiziario – quale mandante, assieme a Giorgio Pietrostefani, dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel 1972. Come esecutori materiali furono condannati invece i militanti di LC Leonardo Marino e Ovidio Bompressi. Arrestato brevemente nel 1988, e condannato, per il reato di concorso morale in omicidio, la prima volta nel 1990, fu incarcerato in via definitiva nel 1997, con l'eccezione di circa 6 mesi tra il 1999 e il 2000 a causa della revisione del processo. Sofri è stato scarcerato (dal 2005 scontava la pena in regime di semilibertà e dal 2006 di detenzione domiciliare a causa di problemi di salute) nel gennaio 2012 per decorrenza della pena, ridotta a 15 anni per effetto dei benefici di legge.Pur assumendosi la corresponsabilità morale dell'omicidio, a causa della campagna di stampa diretta contro il commissario portata avanti assieme agli altri membri di Lotta Continua, Sofri si è sempre proclamato innocente per quanto riguarda l'accusa penale, così come affermato anche dai coimputati, a eccezione del reo confesso Marino. Un ampio movimento innocentista ha sostenuto negli anni l'estraneità di Sofri al delitto, ricordando le contraddizioni del pentito, in particolare il fatto che Sofri avrebbe ordinato il crimine solo concedendo una sorta di silenzioso assenso ritenuto non verificabile.