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Il trobar leu (pronuncia occitana :tɾuˈbaɾ lɛw, cantare, comporre in modo lieve) è una delle forme che assunse la poesia nella letteratura della lingua d'oc. Consiste in una poesia lieve, fluida, scorrevole, che predilige l'apertura, contrapposta al trobar clus (cantare in maniera oscura), caratterizzato da uno stile complesso formalmente e allegorico; eredi italiani furono poeti come Chiaro Davanzati, prima, gli stilnovisti, poi, a partire da Guido Guinizelli. A proposito del rapporto fra trobar leu e trobar clus, emblematica resta la tenzone (Ara·m platz, Giraut de Borneill) tra i provenzali Raimbaut d'Aurenga e Giraut de Bornelh, nell'anno chiave per la cultura trobadorica (1170).
La torre di Pisa (popolarmente torre pendente e, a Pisa, la Torre) è il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta, nella celeberrima piazza del Duomo di cui è il monumento più famoso per via della caratteristica pendenza, simbolo di Pisa e fra i simboli iconici d'Italia. Si tratta di un campanile a sé stante alto 57 metri (58,36 metri considerando il piano di fondazione) costruito nell'arco di due secoli, tra il dodicesimo e il quattordicesimo secolo. Con una massa di 14.453 tonnellate, vi predomina la linea curva, con giri di arcate cieche e sei piani di loggette. La pendenza è dovuta a un cedimento del terreno sottostante verificatosi già nelle prime fasi della costruzione. L'inclinazione dell'edificio misura 3,9° rispetto all'asse verticale. La torre è gestita dall'Opera della Primaziale Pisana, ente che gestisce tutti i monumenti della piazza del Duomo di Pisa. È stata proposta come una delle sette meraviglie del mondo moderno.
La Romagna toscana o Romagna fiorentina (in romagnolo Rumâgna tuschèna) è una regione storica dell'Italia, compresa nel versante adriatico dell'Appennino tosco-romagnolo, così chiamata perché geograficamente, linguisticamente e culturalmente romagnola, ma storicamente governata, dalla fine del Quattrocento, da Firenze. La Romagna toscana "storica" comprendeva i Comuni di Bagno di Romagna, Dovadola, Galeata, Modigliana, Portico e San Benedetto, Premilcuore, Rocca San Casciano, Santa Sofia, Sorbano, Terra del Sole, Castrocaro, Tredozio, Verghereto, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio. Oggi, la Romagna toscana non costituisce una regione amministrativa a sé, ma è confluita in larga parte, nel 1923, nella provincia di Forlì (oggi nell'Emilia-Romagna), mentre alcuni comuni sono, amministrativamente, in Toscana, in provincia di Firenze (zona oggi conosciuta come Alto Mugello). Oggi i comuni che costituiscono la Romagna toscana sono Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio. Vi rientra inoltre il territorio a nord del Passo della Colla di Casaglia, nel comune di Borgo San Lorenzo (comprendente l'abitato di Casaglia). Della Romagna toscana sono originari anche personaggi storici di rilievo, come il poeta Dino Campana nato a Marradi, il generale dei Camaldolesi ed umanista Ambrogio Traversari, nato a Portico di Romagna, paese d'origine anche della famiglia Portinari, della famosa Beatrice di dantesca memoria.
In senso stretto un poeta uno scrittore di poesie. Il sostantivo deriva dal verbo greco (traslit. poieo), il cui significato letterale "fare". I primi poeti declamavano le loro opere oralmente, accompagnandosi con la musica, come gi Omero, il poeta pi famoso dell'antichit . Nel mondo greco e romano sono comunque molti i poeti degni di nota: Lista di poeti della Grecia antica e moderna Lista di poeti dell'antica RomaI primi a scrivere poesie in italiano non furono gli esponenti della scuola siciliana ma quelli del "dolce stil novo" ; tra i grandi del periodo spiccano Dante, Petrarca e Boccaccio. In seguito saliranno alla ribalta in ambito italiano poeti come Guido Cavalcanti, Guido Guinizelli, Matteo Maria Boiardo, Angelo Poliziano, Ludovico Ariosto, Pietro Bembo, Torquato Tasso, Giovan Battista Marino, Giuseppe Parini, Vittorio Alfieri, Vincenzo Monti, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, Giosu Carducci, Giovanni Pascoli, Giuseppe Gioachino Belli, Trilussa, Luigi Pirandello, Tommaso Marinetti, Gabriele d'Annunzio, Cesare Pavese, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini. All'estero si ricordano Ausi s March, Miguel de Cervantes, William Shakespeare, Johann Wolfgang von Goethe, Friedrich H lderlin, Friedrich Schiller, Geoffrey Chaucer, William Wordsworth, Samuel Coleridge, Percy Bysshe Shelley, John Keats, Lord Byron, William Butler Yeats, Charles Baudelaire, Paul Verlaine, Samuel Beckett, Jonathan Swift, Oscar Wilde, ecc... Molti di loro si applicarono non solo nel campo della poesia, ma anche della commedia, della tragedia e della narrativa divenendo veri e propri letterati e intellettuali del loro tempo e dando vita a vere e proprie correnti poetico-letterarie. Il valore dei testi dei poeti va al di l del vero significato delle parole, e coinvolge aspetti fonetici e musicali, attraverso un linguaggio che spesso si presta a varie interpretazioni e pu suscitare forti emozioni. Perci in senso lato si suole definire poeta chiunque - artista o no - manifesti questa capacit nelle proprie opere o anche soltanto nel proprio modo di comunicare.
Juli & Julie sono stati un duo musicale italiano attivo a cavallo inizio anni settanta fine anni ottanta.
Guido di Guinizello di Magnano, più noto come Guido Guinizelli ma da alcuni citato come Guido Guinizzelli (Bologna, 1237 – Monselice, 1276), è stato un poeta e giudice italiano. Poeta di grande novità rispetto alla precedente Scuola siciliana e a quella toscana, è considerato l'iniziatore e l'inventore del Dolce stil novo, la corrente letteraria italiana del XIII secolo di cui la sua canzone Al cor gentil rempaira sempre amore è considerata il manifesto ufficiale. Anche se la sua biografia mantiene zone d'ombra, Guinizelli occupa un posto di rilievo nella storia della letteratura italiana; la sua produzione lirica fu molto apprezzata dai contemporanei e dallo stesso Dante Alighieri, che non esitò a dichiararlo, con ammirazione e commozione, padre suo e quindi maestro, nel canto XXVI del Purgatorio. È anche noto come giullare, che faceva divertire gli ammalati donando loro un po' di sorriso e affetto.
Cosimo I de' Medici (Firenze, 12 giugno 1519 – Firenze, 21 aprile 1574) è stato il secondo ed ultimo Duca della Repubblica Fiorentina, dal 1537 al 1569, e, in seguito alla sua elevazione a Granduca di Toscana, il primo Granduca di Toscana, dal 1569 alla morte, avvenuta nel 1574. Figlio del condottiero Giovanni de' Medici, detto delle Bande Nere, e di Maria Salviati, apparteneva per via paterna al ramo cadetto dei Medici detto dei Popolani, discendente da quel Lorenzo de' Medici detto il Vecchio, fratello di Cosimo il Vecchio, il primo Signore de facto di Firenze; mentre era discendente per via materna dal ramo principale stesso, in quanto la madre era figlia di Lucrezia de' Medici, a sua volta figlia di Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze. In questo modo Cosimo I portò al potere il ramo cadetto dei Popolani e diede vita alla linea granducale.