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Autore principale: Garzia, Raffa
Pubblicazione: Firenze : Olschki, 1933
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Guido di Guinizello di Magnano, più noto come Guido Guinizelli ma da alcuni citato come Guido Guinizzelli (Bologna, 1237 – Monselice, 1276), è stato un poeta e giudice italiano. Poeta di grande novità rispetto alla precedente Scuola siciliana e a quella toscana, è considerato l'iniziatore e l'inventore del Dolce stil novo, la corrente letteraria italiana del XIII secolo di cui la sua canzone Al cor gentil rempaira sempre amore è considerata il manifesto ufficiale. Anche se la sua biografia mantiene zone d'ombra, Guinizelli occupa un posto di rilievo nella storia della letteratura italiana; la sua produzione lirica fu molto apprezzata dai contemporanei e dallo stesso Dante Alighieri, che non esitò a dichiararlo, con ammirazione e commozione, padre suo e quindi maestro, nel canto XXVI del Purgatorio. È anche noto come giullare, che faceva divertire gli ammalati donando loro un po' di sorriso e affetto.
Al cor gentil rempaira sempre amore è una poesia di Guido Guinizelli ed il primo testo letterario della nuova tendenza poetica che nasce in Italia nella seconda metà del XIII secolo: il dolce stil novo. Quest'opera è considerata il manifesto programmatico ed esemplare dello stilnovismo.
Voi, ch'avete mutata la maniera è un sonetto scritto da Bonagiunta Orbicciani. In questa poesia il poeta polemizza nei confronti del nuovo stile poetico di Guido Guinizelli, l'iniziatore del Dolce stil novo con la canzone Al cor gentil rempaira sempre amore, colpevole, a suo dire, di aver abbandonato la tradizione lirica amorosa dei trovatori provenzali e dei siciliani e di indulgere troppo a ragionamenti filosofici e capziosi, ricorrendo all'uso di un linguaggio complesso e poco chiaro. Al tono polemico subentra in qualche passaggio un garbato sarcasmo, con il quale Bonagiunta difende l'«antica maniera» contro le pretese del nuovo gusto. Proprio a Bonagiunta Dante affiderà il compito di dare la prima "definizione" della poetica stilnovistica (Purgatorio XXIV,55-57). Al sonetto di Bonagiunta risponderà Guinizelli con un altro componimento, Omo ch'è saggio non corre leggero, il quale secondo le regole della tenzone poetica riproduce lo stesso schema metrico.
Il trobar leu (pronuncia occitana :tɾuˈbaɾ lɛw, cantare, comporre in modo lieve) è una delle forme che assunse la poesia nella letteratura della lingua d'oc. Consiste in una poesia lieve, fluida, scorrevole, che predilige l'apertura, contrapposta al trobar clus (cantare in maniera oscura), caratterizzato da uno stile complesso formalmente e allegorico; eredi italiani furono poeti come Chiaro Davanzati, prima, gli stilnovisti, poi, a partire da Guido Guinizelli. A proposito del rapporto fra trobar leu e trobar clus, emblematica resta la tenzone (Ara·m platz, Giraut de Borneill) tra i provenzali Raimbaut d'Aurenga e Giraut de Bornelh, nell'anno chiave per la cultura trobadorica (1170).
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