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Umberto Bombana (Clusone, 1963) è un cuoco e ristoratore italiano, chef e coproprietario del ristorante 3 stelle Michelin 8½ Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong, l'unico ristorante italiano ad aver ricevuto tale riconoscimento al di fuori dell'Italia. La stampa di settore lo definisce "il re del tartufo bianco".
Olbia (AFI: [ˈɔlbja] ; Terranoa in sardo, /terraˈnoa̩/; Tarranoa in gallurese, /tarraˈnɔːa̩/) è un comune italiano di 60 413 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna. Dal 2005 è stata capoluogo, insieme a Tempio Pausania, della provincia di Olbia-Tempio, soppressa nel 2016 e operativamente sostituita dalla "zona omogenea di Olbia-Tempio" per l'esercizio delle funzioni provinciali nell'ambito della provincia di Sassari fino alla completa soppressione di tutte le province. È stata l'antica capitale del Giudicato di Gallura e la prima sede vescovile della Gallura (Diocesi di Civita – Ampurias sino al 1839). La città, una delle principali della Sardegna, è una realtà industriale e commerciale, il suo porto costituisce uno dei principali punti di collegamento con il continente italiano.
La Nurra (nome forse derivato da Nure) è una sub-regione storica nonché area agricola pianeggiante del nord-ovest della Sardegna, situata nel quadrilatero compreso fra Alghero, Sassari, Porto Torres e Stintino, tra il golfo dell'Asinara a nord-est, il mar di Sardegna ad ovest, dal Riu Mannu a est e dai rilievi del Logudoro a sud-est. È compresa dai territori dei comuni di Sassari (Nurra di Sassari), Stintino, Alghero (Nurra di Alghero) e Porto Torres (anticamente detta "Nurra bainzina"). Ha dato il nome all'omonimo consorzio di bonifica che si è occupò di riqualificare i territori, così come è stato fatto in epoca fascista per favorire la creazione di Fertilia. il suo territorio è stato suddiviso in 2 dagli ambiti di paesaggio presenti nella fase costiera (che hanno come obiettivo la tutela del territorio e delle sue biodiversità) del piano paesaggistico regionale della regione Sardegna: La parte sud cioè dalla torre di Poglina fino alla torre di porto Ferro è stata racchiusa nell'ambito 13 denominato Alghero, mentre da porto Ferro fino all'isola dell'Asinara è stata racchiusa nell'ambito 14 che prende il nome di golfo dell'Asinara. Nel periodo estivo è facile imbattersi in varie coltivazioni cerealicole ed è particolarmente estesa nella zona della Nurra di Alghero la cintura olivetata che la racchiude. Sempre nel sud della pianura è rinomata la coltivazione della vite tant'è che ad Alghero sono presenti 2 aziende private piuttosto rinomate anche oltre i confini regionali. Il paesaggio della Nurra oggi appare, generalmente, spoglio, costituito in gran parte da estesi pascoli, da macchia mediterranea e gariga: delle grandi foreste che un tempo la ricoprivano sino all'Ottocento, quando la regione fu stravolta dalla deforestazione piemontese ed un grave incendio, rimangono solo sparuti residui di foreste a galleria, lungo le valli. Nella Nurra sono presenti importanti testimonianze dell'antica industria mineraria sarda, i villaggi e le miniere dell'Argentiera e Canaglia, sono parte integrante del Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna.
Il sardo (nome nativo sardu /ˈsaɾdu/, lìngua sarda /ˈliŋɡwa ˈzaɾda/ nelle varianti campidanesi o limba sarda /ˈlimba ˈzaɾda/ nelle varianti logudoresi e in ortografia LSC) è una lingua appartenente al gruppo romanzo delle lingue indoeuropee che, per differenziazione evidente sia ai parlanti nativi, sia ai non sardi, sia agli studiosi di ogni tempo, deve essere considerata autonoma dai sistemi dialettali di area italica, gallica e ispanica e pertanto classificata come idioma a sé stante nel panorama neolatino. È parlata nell'isola della Sardegna. È classificata come lingua romanza occidentale o insulare e viene considerata da molti studiosi la più conservativa delle lingue derivanti dal latino; a titolo di esempio, lo storico Manlio Brigaglia rileva che la frase in latino pronunciata da un romano di stanza a Forum Traiani Pone mihi tres panes in bertula ("Mettimi tre pani nella bisaccia") corrisponderebbe alla sua traduzione in sardo corrente Ponemi tres panes in sa bèrtula. Sebbene la base lessicale sia quindi in massima misura di origine latina, il sardo conserva tuttavia diverse testimonianze del sostrato linguistico degli antichi Sardi prima della conquista romana: si evidenziano etimi protosardi e, in misura minore, anche fenicio-punici in diversi vocaboli, soprattutto toponimi. In età medievale, moderna e contemporanea la lingua sarda ha ricevuto influenze di superstrato dal greco-bizantino, ligure, volgare toscano, catalano, castigliano e italiano. Dal 1997 la legge regionale riconosce alla lingua sarda pari dignità rispetto all'italiano. Dal 1999 è anche tutelata dalla legge nazionale sulle minoranze linguistiche; fra le dodici minoranze in questione, quella sarda è la più robusta in termini assoluti ma è anche quella che più ha conosciuto un decremento in termini relativi.