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Umberto Bombana (Clusone, 1963) è un cuoco e ristoratore italiano, chef e coproprietario del ristorante 3 stelle Michelin 8½ Otto e Mezzo Bombana di Hong Kong, l'unico ristorante italiano ad aver ricevuto tale riconoscimento al di fuori dell'Italia. La stampa di settore lo definisce "il re del tartufo bianco".
Olbia (AFI: [ˈɔlbja] ; Terranoa in sardo, /terraˈnoa̩/; Tarranoa in gallurese, /tarraˈnɔːa̩/) è un comune italiano di 60 413 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna. Dal 2005 è stata capoluogo, insieme a Tempio Pausania, della provincia di Olbia-Tempio, soppressa nel 2016 e operativamente sostituita dalla "zona omogenea di Olbia-Tempio" per l'esercizio delle funzioni provinciali nell'ambito della provincia di Sassari fino alla completa soppressione di tutte le province. È stata l'antica capitale del Giudicato di Gallura e la prima sede vescovile della Gallura (Diocesi di Civita – Ampurias sino al 1839). La città, una delle principali della Sardegna, è una realtà industriale e commerciale, il suo porto costituisce uno dei principali punti di collegamento con il continente italiano.
Il sardo (nome nativo sardu /ˈsaɾdu/, lìngua sarda /ˈliŋɡwa ˈzaɾda/ nelle varianti campidanesi o limba sarda /ˈlimba ˈzaɾda/ nelle varianti logudoresi e in ortografia LSC) è una lingua appartenente al gruppo romanzo delle lingue indoeuropee che, per differenziazione evidente sia ai parlanti nativi, sia ai non sardi, sia agli studiosi di ogni tempo, deve essere considerata autonoma dai sistemi dialettali di area italica, gallica e ispanica e pertanto classificata come idioma a sé stante nel panorama neolatino. È parlata nell'isola della Sardegna. È classificata come lingua romanza occidentale o insulare e viene considerata da molti studiosi la più conservativa delle lingue derivanti dal latino; a titolo di esempio, lo storico Manlio Brigaglia rileva che la frase in latino pronunciata da un romano di stanza a Forum Traiani Pone mihi tres panes in bertula ("Mettimi tre pani nella bisaccia") corrisponderebbe alla sua traduzione in sardo corrente Ponemi tres panes in sa bèrtula. Sebbene la base lessicale sia quindi in massima misura di origine latina, il sardo conserva tuttavia diverse testimonianze del sostrato linguistico degli antichi Sardi prima della conquista romana: si evidenziano etimi protosardi e, in misura minore, anche fenicio-punici in diversi vocaboli, soprattutto toponimi. In età medievale, moderna e contemporanea la lingua sarda ha ricevuto influenze di superstrato dal greco-bizantino, ligure, volgare toscano, catalano, castigliano e italiano. Dal 1997 la legge regionale riconosce alla lingua sarda pari dignità rispetto all'italiano. Dal 1999 è anche tutelata dalla legge nazionale sulle minoranze linguistiche; fra le dodici minoranze in questione, quella sarda è la più robusta in termini assoluti ma è anche quella che più ha conosciuto un decremento in termini relativi.
Nella legislazione italiana sono considerati monumentali gli alberi rispondenti ai criteri stabiliti dalla legge n.10 del 14 gennaio 2013, Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, e dal relativo decreto attuativo 23 ottobre 2014. Con la delibera n.7/8 del 17 febbraio 2015 la Giunta regionale della Sardegna ha affidato il censimento degli alberi monumentali dell'Isola al Corpo forestale e di vigilanza ambientale che lo ha realizzato, avvalendosi anche della collaborazione dei Comuni e coinvolgendo l'agenzia Forestas nei perimetri forestali amministrati dalla medesima agenzia. L'elenco, unitamente a quelli provenienti dalle altre regioni italiane, è stato approvato con decreto del capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole e forestali nº 5450 del 19.12.2017 con successiva pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 12.02.2018. Un ulteriore decreto, il nº 661 del 09.08.2018, ha infine approvato il primo aggiornamento dell'elenco nazionale. La Sardegna, con circa 400 individui, risulta la regione con il maggior numero di alberi monumentali di grande interesse, concentrati principalmente nella subregione barbaricina dell'Ogliastra. I criteri di monumentalità sono: a) pregio naturalistico legato all’età e alle dimensioni; b) pregio naturalistico legato a forma e portamento; c) valore ecologico; d) pregio naturalistico legato alla rarità botanica; e) pregio naturalistico legato all’architettura vegetale; f) pregio paesaggistico; g) pregio storico-culturale-religioso.