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La colonizzazione europea delle Americhe fu il fenomeno storico che portò all'esplorazione, alla conquista e all'occupazione del continente americano da parte di diversi stati d'Europa, tra i quali la Spagna, i Paesi Bassi, il Portogallo, la Francia e l'Inghilterra. Benché l'obiettivo principale fosse quello di espandere i propri affari commerciali, civilizzando e propagando la fede cristiana nel "Nuovo Mondo", il processo di colonizzazione produsse una sistematica distruzione, in taluni casi persino fisica, delle culture delle popolazioni locali. Il processo di colonizzazione si concluse nella seconda parte del diciannovesimo secolo, con la conquista del Far West da parte degli Stati Uniti d'America.
Cristoforo Colombo (in latino: Christophorus Columbus; in spagnolo Cristóbal Colón; in portoghese Cristóvão Colombo; Genova, 26 agosto ~ 31 ottobre 1451 – Valladolid, 20 maggio 1506) fu un navigatore ed esploratore italiano della Repubblica di Genova, tra i più importanti protagonisti delle grandi scoperte geografiche europee a cavallo tra il XV e il XVI secolo. Deve la sua fama ai viaggi che portarono alla colonizzazione europea delle Americhe; l'importanza delle sue scoperte è tale che al suo nome sono ispirati numerosi toponimi nel Nuovo Mondo, uno tra tanti quello del Paese sudamericano della Colombia. Marinaio sin da giovane, maturò l'idea dell'esistenza di una terra oltreoceano (secondo lui l'Asia) proprio durante i suoi viaggi da capitano di mare di navi mercantili. Convinto dell'esattezza delle proprie tesi, dapprima Colombo chiese i finanziamenti per inaugurare la nuova rotta al re Giovanni II del Portogallo, ma vistosi negati i fondi tentò con i re di Castiglia e Aragona, i quali, dopo le trattative, e soprattutto grazie all'appoggio di Isabella di Castiglia, accettarono di finanziare l'impresa e di concedergli alcuni privilegi nel caso in cui l'esito fosse risultato positivo. Salpato da Palos de la Frontera il 3 agosto 1492, giunse nell'odierna San Salvador il 12 ottobre dello stesso anno. A tale primo viaggio ne seguirono altri tre di minore fortuna, che lo portarono alla rovina e al discredito presso la corte di Castiglia, paese del quale era divenuto cittadino e nella cui capitale Valladolid morì nel 1506.
L'America (AFI: /aˈmɛrika/), chiamata anche Continente Nuovo o Nuovo Mondo, è il continente della Terra che si estende completamente nell'emisfero occidentale. Secondo la letteratura geografica italiana, dell'Europa occidentale (escluse le Isole Britanniche) e dell'America latina, il continente americano è formato da due subcontinenti: l'America del Nord e l'America del Sud. La parte meridionale dell'America del Nord è detta America Centrale. Le varie parti del continente sono dette nel loro complesso, "le Americhe". Secondo la letteratura geografica di cultura inglese, cinese e russa, invece, l'America è considerata uno dei supercontinenti della Terra e le sue parti settentrionale e meridionale sono considerate continenti a sé stanti, separati dall'Istmo di Panama. Costituisce l'8,3% della superficie totale della Terra e il 28,4% delle terre emerse. Il rilievo è dominato dalle catene montuose delle Montagne Rocciose e delle Ande, entrambe poste lungo le coste occidentali del continente. Il lato orientale dell'America è dominato da grandi bacini fluviali, come il Rio delle Amazzoni, il Mississippi, e il Río de la Plata. L'estensione è di 14 000 km (8 699 mi) secondo l'orientamento nord-sud. Il clima e l'ecologia variano fortemente in America e vanno dalla tundra artica di Canada, Groenlandia e Alaska, alle foreste pluviali tropicali di America Centrale e America Meridionale. Quando l'America del nord e l'America del sud si unirono, 3 milioni di anni fa, si verificò il cosiddetto grande scambio americano, uno scambio intercontinentale che portò alla diffusione di molte specie viventi esistenti nelle due parti dell'America, come il puma, l'istrice, e il colibrì. Più di un miliardo di persone vivono in America (più del 14% della popolazione mondiale): i paesi più popolosi sono gli Stati Uniti d'America, il Brasile e il Messico, mentre le città più popolose sono Città del Messico, San Paolo e New York. I primi insediamenti umani provengono dall'Asia e risalgono a circa 13-14 000 anni prima dell'era volgare. Una seconda migrazione di popolazioni parlanti il na-dene si verificò successivamente, ancora dall'Asia. L'ulteriore successiva migrazione degli Inuit nell'area neoartica intorno al XXXVI secolo a.C. ha completato quello che è generalmente considerato come l'insediamento originario in America da parte dei popoli indigeni. I viaggi di Cristoforo Colombo tra il 1492 e il 1502 posero l'America in contatto permanente con le potenze europee (e successivamente, anche extraeuropee) del Vecchio Mondo, il che portò al cosiddetto "scambio colombiano". Le malattie introdotte da Europa e Africa devastarono i popoli indigeni, mentre le potenze europee colonizzarono l'America. L'emigrazione di massa dall'Europa, tra cui un gran numero di servi a contratto, e l'immigrazione forzata di schiavi africani in gran parte sostituirono i popoli indigeni. A partire dalla Guerra d'indipendenza americana nel 1776 e nel 1791, iniziò il processo di decolonizzazione dell'America e oggi quasi tutti i paesi americani sono indipendenti. L'eredità della colonizzazione e della dominazione europea è grande: l'America ha molti tratti culturali comuni con l'Europa, in particolare la predominante adesione al cristianesimo e l'uso delle lingue indoeuropee (principalmente spagnolo, inglese, portoghese e francese).
La conquista spagnola della confederazione Muisca ebbe luogo tra il 1537 e il 1540. I Muisca abitavano le alture centrali delle Ande, nell'attuale Colombia, prima dell'arrivo dei conquistadores spagnoli. Questi erano organizzati in una confederazione con differenti capi locali; gli zipa di Bacatá, con capitale a Funza, gli zaque di Boyacá, con capitale a Hunza, gli iraca della Città sacra del Sole Sugamuxi, i Tundama di Tundama, e molti altri cacique indipendenti. I capi della confederazione al tempo della conquista erano lo zipa Tisquesusa, lo zaque Quemuenchatocha, gli iraca Sugamuxi e Tundama nella parte settentrionale dei territori. I Muisca erano organizzati in piccole comunità di forma circolare, con una piazza centrale dove si trovavano il bohío e il cacique. Questa popolazione era chiamata anche "Popolo del sale" in quanto la loro principale attività era l'estrazione del sale da diversi luoghi nel loro territorio, in particolare da Zipaquirá, da Nemocón e da Tausa. La loro economia li rendeva indipendenti, ma i Muisca commerciavano inoltre oro, tumbaga e smeraldi coi loro vicini. Nella valle del Tenza, a est dell'altipiano Cundiboyacense vivevano le principali comunità Muisca, che estraevano smeraldi a Chivor e a Somondoco. L'economia Muisca era inoltre supportata dalla coltivazione di maizena, yuca, patate e varie altre coltivazioni adatte alle alture. Sull'altipiano l'agricoltura aveva avuto inizio nel 3000 a.C. dopo il periodo Herrera. Le prime evidenze archeologiche della presenza di abitazioni in Colombia è il sito di El Abra (che è anche uno dei più antichi di tutto il Sud America), datato attorno al 12500 a.C. La parte principale della civiltà Muisca era concentrata nella savana di Bogotá, un'alta pianura nella Cordigliera orientale delle Ande, lontano dalla costa caraibica. La savana era un antico lago esistito sino al Pleistocene che si era in seguito asciugato lasciando un suolo fertile, ideale per l'agricoltura. I Muisca erano una civiltà profondamente religiosa di natura politeistica e con avanzate conoscenze astronomiche che sono ben rappresentate dal loro complesso calendario lunisolare. Uomini e donne nella civiltà Muisca avevano compiti differenti, ma si basavano su una società egualitaria; le donne si occupavano di preparare il cibo, di estrarre il sale, intessere tessuti e realizzare stoviglie, gli uomini si occupavano dell'agricoltura, della guerra e della caccia. I guerrieri guecha erano incaricati della difesa del territorio dei Muisca, in particolare dalle civiltà vicine; i Muzo ("Popolo degli smeraldi") e i bellicosi Panche. Per impressionare i loro nemici, i guerrieri Muisca erano soliti indossare in battaglia le mummie dei loro antenati sulla schiena durante i combattimenti. Nelle battaglie essi usavano lance, frecce avvelenate e coltelli in oro. Pur non essendo i depositi auriferi così abbondanti sull'altipiano, attraverso il commercio i Muisca erano in grado di ottenere molti metalli preziosi che venivano in seguito lavorati. Quando gli spagnoli che risiedevano nella città costiera di Santa Marta, fondarono Rodrigo de Bastidas nel 1525, vennero a conoscenza della leggenda della presenza di una città aurifera che molti di loro identificarono con il mitico El Dorado e pertanto nel 1536 venne organizzata una prima spedizione. Una delegazione di più di 900 uomini lasciò la città tropicale di Santa Marta e incominciò una difficile spedizione nel cuore della Colombia alla ricerca di El Dorado e della civiltà dell'oro. Il capo di questa spedizione sotto le insegne della bandiera spagnola fu Gonzalo Jiménez de Quesada, con suo fratello Hernán come secondo in comando. Molti altri soldati presero parte all'impresa, e molti di loro divennero poi encomenderos che presero parte alla conquista della Colombia. Negli anni successivi altre furono le spedizioni che si portarono all'interno delle Ande alla ricerca di oro. La conquista del territorio dei Muisca ebbe inizio nel marzo del 1537, quando le truppe ormai fiaccate di De Quesada entrarono nei territori dei Muisca a Chipatá, il primo insediamento fondato l'8 marzo 1537. La spedizione si spinse ancora più all'interno del territorio sino all'altipiano Cundiboyacense negli attuali dipartimenti di Boyacá e Cundinamarca. Le città di Moniquirá (Boyacá), Guachetá e Lenguazaque (Cundinamarca) vennero fondate prima dell'arrivo dei conquistadores. Sulla strada verso il dominio dello zipa Tisquesusa, gli spagnoli fondarono Cajicá e Chía. Nell'aprile del 1537 giunsero a Funza, dove Tisquesusa venne sconfitto dagli spagnoli. Questo stimolò ulteriori spedizioni, come quella partita il mese successivo dalla parte orientale della valle del Tenza e diretta nei territori del zaque Quemuenchatocha. Il 20 agosto 1537, gli zaque si sottomisero agli spagnoli. Gli europei continuarono poi verso la valle degli Iraca, dove l'iraca Sugamuxi venne sconfitto dagli spagnoli i quali inoltre, accidentalmente, bruciarono il Tempio del Sole all'inizio di settembre di quell'anno. Nel frattempo, altri soldati della spedizione si recarono a sud e conquistarono Pasca e altri insediamenti. I capi spagnoli fecero ritorno coi loro uomini alla savana di Bogotá e da qui pianificarono altre spedizioni di conquista per la seconda metà del 1537 e i primi mesi del 1538. Il 6 agosto 1538, Gonzalo Jiménez de Quesada fondò la città di Bogotá quale capitale del Nuovo Regno di Granada, chiamando così l'area dell'attuale Colombia in onore della città spagnola di Granada. In quello stesso mese, il 20 agosto 1538, un nuovo zipa era succeduto al fratello alla sua morte; Sagipa, scelse di allearsi con gli spagnoli per combattere i Panche, secolari nemici dei Muisca a sudovest. Nella battaglia di Tocarema, le forze alleate ottennero la vittoria sui bellicosi vicini. Sul finire del 1538, altre conquiste vennero raggiunte e portarono alla fondazione di ulteriori insediamenti nel cuore delle Ande. Due altre spedizioni ebbero luogo: una guidata da De Belalcázar da sud e una guidata da Federmann da est, raggiunsero la nuova capitale e i tre capi si imbarcarono nel maggio del 1539 a bordo di una nave che salpò lungo il fiume Magdalena e li portò a Cartagena e da li poi in Spagna. Gonzalo Jiménez de Quesada lasciò suo fratello minore Hernán quale nuovo governatore di Bogotá e quest'ultimo organizzò delle nuove campagne di conquista alla ricerca di El Dorado tra la seconda metà del 1539 e il 1540. Il suo capitano, Gonzalo Suárez Rendón, fondò Tunja il 6 agosto 1539 mentre il capitano Baltasar Maldonado, che aveva prestato servizio sotto De Belalcázar, sconfisse il cacique di Tundama alla fine del 1539. L'ultimo zaque Aquiminzaque venne decapitato all'inizio del 1540, assimilando così definitivamente il territorio dell'ex confederazione Muisca all'Impero spagnolo. La storia di queste spedizioni ci perviene prevalentemente dagli scritti di Gonzalo Jiménez de Quesada, uno dei principali conquistadores dell'impresa, e dagli studiosi Pedro de Aguado, Juan Rodríguez Freyle, Juan de Castellanos, Pedro Simón, Lucas Fernández de Piedrahita, Joaquín Acosta, Liborio Zerda e Jorge Gamboa Mendoza..
La conquista dell'impero Inca è avvenuta nei primi decenni del Cinquecento per mano degli avventurieri spagnoli, detti conquistadores, che con un colpo di mano riuscirono a cancellare un impero vasto e consolidato. Lo scontro decisivo, avvenuto nella piazza principale di Cajamarca, nell'attuale Perù, decise in poche ore di lotta la fine della dinastia Inca.
Il Canada (AFI: /ˈkanada/) o Canadà (AFI: /kanaˈda/) è uno Stato dell'America Settentrionale bagnato dall'Atlantico a est, dal Mar Glaciale Artico a nord e dall'Oceano Pacifico a ovest. Con una superficie di 9897170 km² è il secondo paese del mondo per superficie totale dopo la Russia. Confina solo con il territorio degli Stati Uniti d'America: quelli continentali a sud, in buona parte lungo la linea del 49º parallelo Nord, e con lo Stato dell'Alaska a nord-ovest quasi interamente lungo il 141º meridiano Ovest: si tratta del confine terrestre tra due Stati più lungo del mondo (8893 km). Abitato, prima dell'arrivo europeo sul continente, da popolazioni aborigene, il territorio dell'attuale Canada fu colonizzato da Francia e Regno Unito a inizio XVII secolo a partire dalla costa atlantica. I francesi persero in seguito i loro territori progressivamente a favore del Regno Unito: dapprima (1713) con il trattato di Utrecht alla fine della guerra di successione spagnola, con cui Terranova e la baia di Hudson furono cedute da Luigi XIV; a seguire nel 1763 dopo la sconfitta nella guerra franco-indiana, teatro nordamericano della guerra dei sette anni e, infine, con la vendita di Napoleone (1803) della Louisiana francese agli Stati Uniti d'America e delle sue ultime rimanenze oltre il confine canadese al Regno Unito. Il 1º luglio 1867 nacque la federazione canadese con l'unione delle tre colonie del Nord America Britannico di Nuova Scozia, Nuovo Brunswick e Canada, che in seguito divennero quattro per la scissione della provincia del Canada in Ontario e Québec. Nel corso del tempo si aggiunsero sempre più province che avrebbero poi formato l'odierno stato nordamericano. Costituitosi in Stato unitario il 1º luglio 1867 come Confederazione canadese per iniziativa della Corona britannica, divenne formalmente indipendente l'11 dicembre 1931, data di promulgazione dello statuto di Westminster con cui il Regno Unito affrancò molti dei suoi ex dominion. Infine, con la nuova legge sul Canada del 1982 (il cosiddetto patriation o "rimpatrio") il Regno Unito abdicò anche al potere formale di modifica della costituzione canadese garantitogli dallo Statuto del 1931. Il Canada è uno Stato membro del Commonwealth britannico del quale è uno dei sedici reami: di conseguenza, benché indipendente, ha come capo di Stato il sovrano del Regno Unito, al 2021 la regina Elisabetta II che, nelle questioni di Stato riguardanti il Canada, agisce con il titolo di Elisabetta II Regina del Canada. In rappresentanza del sovrano agisce localmente il governatore generale del Canada, il quale è capo di Stato de facto, avendo le prerogative di accreditare il corpo diplomatico, assegnare l'incarico di primo ministro e nominare i giudici della Corte suprema, convocare le elezioni generali federali e in talune occasioni rappresentare il Paese a livello internazionale. Dal 1959 esiste la prassi non ufficiale di nominare alternativamente un governatore generale anglofono e uno francofono per rispetto dei due maggiori gruppi linguistici del Paese. Il sistema politico è parlamentare e il primo ministro è in genere il leader del partito che vince le elezioni generali federali, che si tengono normalmente ogni 4 anni salvo consultazioni anticipate (le più recenti risalgono del 21 ottobre 2019). Al 2019 il governatore generale in carica è l'ex astronauta francofona Julie Payette (1963-) mentre il primo ministro è il leader liberale Justin Trudeau (1971-), in ufficio dal 4 novembre 2015. In Canada si parlano diverse lingue sia native sia europee, ma quelle ufficiali sono il francese e l'inglese, che hanno status paritetico in tutti gli atti pubblici della federazione: su circa 35-37 milioni d'abitanti (stima 2019), quasi il 57% di essi è di madrelingua inglese e poco più del 21% francese; tuttavia molti canadesi sono bilingue e al 2011 l'85% della popolazione dichiarava padronanza dell'inglese e il 30,1% del francese. Dal 2006 la provincia del Québec, ufficialmente francofona, è riconosciuta come «nazione in seno a un Canada unito». Tra le lingue non ufficiali con più di 300 000 parlanti, figurano lo spagnolo, il tagalog, l'arabo, il tedesco e l'italiano, dovute a fenomeni migratori nel Paese. Il PIL nominale del Canada è il 12º al mondo: esso si basa prevalentemente sulle ingenti risorse naturali e sulle sue ben sviluppate reti commerciali, specialmente con gli Stati Uniti, con cui il Canada intrattiene complesse relazioni di lunga data. Il Canada è uno dei Paesi più avanzati del mondo con l'ottavo PIL pro-capite e il sesto maggior indice di sviluppo umano. Il Canada fa parte dell'ONU fin dalla sua prima assemblea generale del 1945 e, come media potenza, è membro di numerosi organismi internazionali militari, politici e commerciali quali il G7, il G20, la NATO, il NAFTA, l'OECD, il WTO, l'OAC, l'APEC. Il demotico di una persona originaria del Canada è canadese (plurale canadesi), invariato al femminile. In inglese è Canadian (plurale Canadians) e in francese è canadien se maschile o canadienne se femminile (al plurale rispettivamente canadiens e canadiennes).
Bernardino Michele Maria Drovetti (Barbania, 4 gennaio 1776 – Torino, 9 marzo 1852) è stato un collezionista d'arte, esploratore e diplomatico italiano, al servizio della Francia.
Berlino Ovest (in tedesco Berlin (West); in Germania Est Westberlin) fu un'exclave della Germania Ovest nel territorio della Germania Est durante tutto il periodo di esistenza giuridica di quest'ultima tra il 1949 e il 1990. La sua distanza minima dal confine tra le due Germanie era di circa 160 km e aveva un'estensione di 479,9 km², dovuta all'accorpamento di tre dei quattro settori (quello britannico, francese e statunitense) in cui, alla fine della seconda guerra mondiale, fu suddivisa Berlino dalle quattro potenze vincitrici, mentre quello occupato dall'Unione Sovietica fu noto con il nome di Berlino Est e divenne la capitale della Repubblica Democratica Tedesca. Dal 13 agosto 1961 al 9 novembre 1989 le due Berlino furono separate fisicamente da un muro eretto dalla Germania Est per mettere un freno alle defezioni dal proprio Paese. Quasi un anno dopo la caduta del muro, il 3 ottobre 1990, le due città ridivennero un'entità amministrativa unica, a seguito della riunificazione delle due Germanie. Al culmine della guerra fredda, nel 1968, Berlino Ovest vantava 2.202.000 abitanti, che ne facevano la città tedesca da ambo i lati della cortina di ferro con il maggior numero di residenti. Essendo, dal punto di vista geopolitico, l'unico avamposto occidentale nel territorio del Patto di Varsavia negli anni della guerra fredda (nonché, più in generale, l'unica exclave di uno dei due grandi blocchi di tale periodo all'interno dell'area di influenza dell'altro), Berlino Ovest si guadagnò una notevole rilevanza politica (fu meta di una visita ufficiale del presidente statunitense John F. Kennedy nel 1963, divenuta celebre per la sua frase in tedesco Ich bin ein Berliner) e culturale: non pochi romanzi e racconti di spionaggio dell'epoca furono infatti ambientati a Berlino in ragione della presenza in tale città di agenti segreti di entrambe le Germanie e del Checkpoint Charlie, posto di blocco sulla Friedrichstraße che costituiva il confine geografico tra Germania Ovest e Germania Est e, per estensione, quello politico tra i due blocchi contrapposti, che nella realtà e nella finzione narrativa fu teatro di fughe o tentativi di fuga e scambi di spie prigioniere delle opposte frazioni.
Berlino (AFI: /berˈlino/; in tedesco: Berlin, [bɛɐ̪ ˈliːn], ) è la maggiore città e anche un Bundesland della Germania, quindi una "città-stato". Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d'Europa, ed è anche il comune più popoloso dell'Unione europea, con 3 769 495 abitanti. L'area metropolitana ha una superficie complessiva di 2 851 km² ed una popolazione di 6 144 600 abitanti, mentre la regione metropolitana di Berlino e Brandeburgo ha una superficie di 30 370 km² ed una popolazione di 6 004 857 abitanti. In passato è stata la capitale della Marca di Brandeburgo (1417-1801), del Regno di Prussia (1701-1918), dell'Impero tedesco (1871-1918), della Repubblica di Weimar (1919-1933), del Terzo Reich (1933-1945) e – limitatamente alla sua parte orientale – della Repubblica Democratica Tedesca (1949-1990).