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La solitudine è una condizione e un sentimento umano nei quali l'individuo si isola per scelta propria (se di indole solitaria), per vicende personali e accidentali di vita, o perché isolato o ostracizzato dagli altri esseri umani, generando un rapporto (non sempre) privilegiato con se stesso. Animale sociale per definizione, l'uomo anche in condizione di solitudine è coinvolto sempre in un intimo dialogo con gli altri. Quindi, più che alla socialità la solitudine si oppone alla socievolezza. Talvolta è il prodotto della timidezza e/o dell'apatia, talaltra di una scelta consapevole. In lingua inglese il concetto viene espresso con due differenti vocaboli, solitude e loneliness, che si riferiscono rispettivamente al piacere e al dolore provati in condizioni di esclusione.
L’ostracismo, nell'uso della psicologia sociale e della sociologia, è l'esclusione deliberata, di un individuo, o di un gruppo, dalla società, da un gruppo sociale, o da una comunità: si evita di comunicare con la persona o, addirittura, si dà mostra di non notarla neppure. Da questo punto di vista, è stata proposta una definizione del fenomeno fino a includervi qualsiasi comportamento di tal genere: secondo l'ampia definizione datane dagli esperti Kipling Williams e Lisa Zadro, infatti, l'ostracismo è qualunque atto teso a respingere ed escludere individui o gruppi di individui". Il nome del fenomeno deriva dall'ostracismo ateniese, la pratica politica di esclusione dall'agone cittadino come estremo ed eventuale rimedio e contrappeso contro l'accumulo di potere.
L'organizzazione territoriale dell'Arma dei Carabinieri è quel livello organizzativo che contiene tutti i reparti ordinari dell'Arma. Il 75% degli appartenenti all'Arma dei carabinieri è incluso all'interno di questo livello organizzativo.
Giulio Einaudi editore, nota anche pi semplicemente come Einaudi, una casa editrice italiana.
Franco Vaccari (Arezzo, 9 luglio 1952) è uno psicologo e accademico italiano. È fondatore e presidente di Rondine Cittadella della Pace, organizzazione internazionale che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto. È inoltre autore di pubblicazioni divulgative e scientifiche ed editorialista di Avvenire e di Toscana Oggi.
L'esperimento della prigione di Stanford fu un esperimento psicologico volto a indagare il comportamento umano in una società in cui gli individui sono definiti soltanto dal gruppo di appartenenza. L'esperimento prevedeva l'assegnazione, ai volontari che accettarono di parteciparvi, dei ruoli di guardie e prigionieri all'interno di un carcere simulato. Fu condotto nel 1971 da un team di ricercatori diretto dal professor Philip Zimbardo della Università di Stanford. I risultati ebbero dei risvolti così drammatici da indurre gli autori dello studio a sospendere la sperimentazione. In tempi più recenti i risultati sono stati messi in dubbio e l'esperimento è stato criticato per aver utilizzato una metodologia non scientifica. I critici fanno notare che Zimbardo ha istruito le guardie ad esercitare un controllo psicologico sui prigionieri e che i partecipanti si son comportati in modo tale da aiutare lo studio cosicché, come affermò una "guardia" nel 2011, i ricercatori avessero qualcosa su cui lavorare. Un'altra critica mossa all'esperimento concerne il campione usato, fortemente suscettibile ad un effetto di selezione e troppo piccolo e omogeneo: i 24 partecipanti erano studenti maschi statunitensi, principalmente bianchi e appartenenti al ceto medio, selezionati dai ricercatori in base alle risposte ad un questionario.