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Anno lunare o in latino annus lunaris è il termine tradizionalmente usato per indicare la durata di dodici mesi sinodici consecutivi. La durata media di un mese sinodico è di 29 giorni, 12 ore 44 minuti primi e 3 secondi, quindi l'anno lunare medio risulta essere di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 36 secondi. La durata di un anno lunare non coincide mai con quella media né astronomicamente, a causa di piccole irregolarità del moto lunare, né calendarialmente, perché un anno civile è composto da un numero intero di giorni. L'anno lunare ordinario viene quindi arrotondato a 354 giorni, ma ogni calendario lunare deve avere modo di aggiungere in media circa un giorno ogni tre anni per ricuperare le 8 ore e 48 minuti trascurati. Nel calendario islamico ciò si ottiene aggiungendo un giorno ogni due o tre anni per un totale di 11 giorni in un ciclo che dura 30 anni. Nei calendari lunisolari la maggior parte di questo recupero (24 ore su circa 35 in 4 anni) è ottenuta inserendo gli stessi giorni bisestili dei calendari solari. Con "anno lunare embolismico", invece, si intende la durata di 13 mesi sinodici consecutivi. Gli anni embolismici sono utilizzati circa ogni tre anni dai calendari lunarisolari, quelli, cioè, che intendono riallineare il proprio capodanno con l'anno solare. In alcuni calendari la durata dell'anno lunare calendariale può essere modificata di un giorno per evitare che il capodanno successivo cada in un giorno inadatto per motivi liturgici. Per esempio nel calendario ebraico un anno lunare ordinario può durare 353, 354 o 355 giorni e un anno embolismico 383, 384 o 385.
L'anno luce (ly o al) è un'unità di misura della lunghezza, definita come la distanza percorsa dalla radiazione elettromagnetica (luce) nel vuoto nell'intervallo di un anno. Esso è comunemente utilizzato in astronomia per esprimere le distanze con (e fra) oggetti celesti posti al di fuori dal Sistema solare, cioè per distanze su scala galattica. Un'altra unità dello stesso ordine di grandezza spesso utilizzata dagli astronomi è il parsec, che corrisponde a circa 3,26 anni luce. La definizione di anno luce data dall'UAI Unione astronomica internazionale è: "La distanza che un fotone percorre nello spazio vuoto in assenza di campo gravitazionale o magnetico in un anno giuliano". L'anno giuliano ha una durata di 365,25 giorni, mediamente di 86 400 secondi ciascuno (al giorno d'oggi invero di qualche millesimo di secondo più lunghi), pari in totale a 31 557 600 secondi.Poiché la velocità della luce nel vuoto (c) è pari a 299 792,458 chilometri al secondo (km/s), un anno luce corrisponde a 9 460 730 472 581 km, cioè: 299 792 , 458 k m / s ⋅ 365 , 25 d ⋅ 86 400 s / d ≈ 9,461 ⋅ 10 12 k m {\displaystyle 299\,792\,,458\ \mathrm {km/s} \cdot 365{,}25\ \mathrm {d} \cdot 86\,400\ \mathrm {s/d} \approx 9{,}461\cdot 10^{12}\ \mathrm {km} } vale a dire circa 9 461 miliardi di chilometri o circa 63 241 volte la distanza fra la Terra e il Sole (nota come unità astronomica). L'anno luce è quindi una distanza enorme su scala umana. Altre unità di misura delle lunghezze accomunate con l'anno luce sono il minuto luce, il secondo luce, e così via; esse sono ottenute considerando la distanza percorsa dalla luce in una certa unità di tempo (vedi gli esempi). Al contrario, va rimarcato che l'anno luce non è un'unità di misura del tempo (né tanto meno della "quantità" di luce), per quanto sia corretto dire che l'osservazione diretta di un corpo celeste distante un certo numero di anni luce ci mostra quel corpo celeste come era lo stesso numero di anni fa e non nel momento della sua osservazione.
Un anno bisestile è un anno solare in cui avviene la periodica intercalazione di un giorno aggiuntivo nell'anno stesso, un accorgimento utilizzato in quasi tutti i calendari solari (quali quelli giuliano e gregoriano) per evitare lo slittamento delle stagioni. Per correggere questo slittamento, agli anni "normali" di 365 giorni (ogni quattro anni) si intercalano gli anni "bisestili" di 366: il giorno in più viene inserito nel mese di febbraio, il più corto dell'anno, che negli anni bisestili arriva a contare 29 giorni anziché 28. In questo modo si può ottenere una durata media dell'anno pari a un numero non intero di giorni. Il prossimo anno bisestile sarà il 2024. L'aggiunta dell'anno bisestile non compensa completamente lo slittamento delle stagioni: ogni 128 anni (per il calendario giuliano) e ogni 3323 anni (per il calendario gregoriano) si accumula comunque un giorno in più di ritardo rispetto all'evento astronomico. Nella tradizione popolare l'anno bisestile sarebbe foriero di sventure, secondo il detto anno bisesto, anno funesto.