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Un anno indica un periodo di tempo pari approssimativamente a quello impiegato dalla Terra per completare la sua orbita attorno al Sole. Stando alla definizione astronomica, un anno dovrebbe essere diviso in 365 giorni, 6 ore, 9 minuti e 9,54 secondi: questo è quello che viene chiamato "anno siderale" o "anno astrale".Per motivi pratici, nel tempo si sono utilizzate altre definizioni. In particolare, al fine di ricondurre l'anno ad un numero intero di giorni, nel calendario gregoriano (dove un anno è suddiviso in 12 mesi) si definisce anzitutto un anno pari a 365 giorni (detto anno civile o anno comune), introducendo i cosiddetti "anni bisestili" della durata di 366 giorni, per correggere la discrepanza con l'anno siderale. L'anno è un'unità di misura del tempo non accettata dal sistema internazionale di unità di misura, dove si preferisce utilizzare i secondi, proprio a causa del fatto che l'anno non è costante in valore oltre a non essere direttamente riconducibile al numero di giorni.Per estensione, il termine "anno" si applica al periodo orbitale di qualsiasi pianeta; in tal caso "anno" viene fatto seguire da un aggettivo inerente il pianeta a cui si riferisce (ad esempio: "anno marziano" per riferirsi ad un anno del pianeta Marte).
Il calendario gregoriano è il calendario solare ufficiale di quasi tutti i paesi del mondo. Prende il nome dal papa Gregorio XIII, che lo introdusse il 4 ottobre 1582 con la bolla papale Inter gravissimas, promulgata a Villa Mondragone (presso Monte Porzio Catone, RM). Si tratta di un calendario basato sull'anno solare, cioè sul ciclo delle stagioni, che corregge il vecchio calendario giuliano in vigore dal 46 a.C. al 1582. L'anno è composto da 12 mesi con durate diverse (da 28 a 31 giorni) per un totale di 365 o 366 giorni: l'anno di 366 giorni è detto anno bisestile. Tale ripetizione avviene ogni quattro anni, con alcune eccezioni (si veda sotto per la regola). Oggi altri paesi come Iran, Afghanistan, Eritrea, Etiopia, Nepal, India, Giappone, Corea del Nord, Bangladesh, Israele, Pakistan, Taiwan, Thailandia e Birmania accostano a quello gregoriano anche un calendario locale.
Il calendario è un sistema adottato dall'uomo per suddividere, calcolare e identificare precisi periodi di tempo. Questi periodi, suddivisi generalmente in giorni, costituiscono le date del calendario. Il termine calendario identifica inoltre lo strumento materiale utilizzato per illustrare tale sistema di calcolo cronologico (ad esempio, un calendario a muro o da scrivania). Più in generale, il termine calendario è anche usato per denotare una lista di eventi stabiliti o pianificati in maniera dettagliata.
Anno lunare o in latino annus lunaris è il termine tradizionalmente usato per indicare la durata di dodici mesi sinodici consecutivi. La durata media di un mese sinodico è di 29 giorni, 12 ore 44 minuti primi e 3 secondi, quindi l'anno lunare medio risulta essere di 354 giorni, 8 ore, 48 minuti e 36 secondi. La durata di un anno lunare non coincide mai con quella media né astronomicamente, a causa di piccole irregolarità del moto lunare, né calendarialmente, perché un anno civile è composto da un numero intero di giorni. L'anno lunare ordinario viene quindi arrotondato a 354 giorni, ma ogni calendario lunare deve avere modo di aggiungere in media circa un giorno ogni tre anni per ricuperare le 8 ore e 48 minuti trascurati. Nel calendario islamico ciò si ottiene aggiungendo un giorno ogni due o tre anni per un totale di 11 giorni in un ciclo che dura 30 anni. Nei calendari lunisolari la maggior parte di questo recupero (24 ore su circa 35 in 4 anni) è ottenuta inserendo gli stessi giorni bisestili dei calendari solari. Con "anno lunare embolismico", invece, si intende la durata di 13 mesi sinodici consecutivi. Gli anni embolismici sono utilizzati circa ogni tre anni dai calendari lunarisolari, quelli, cioè, che intendono riallineare il proprio capodanno con l'anno solare. In alcuni calendari la durata dell'anno lunare calendariale può essere modificata di un giorno per evitare che il capodanno successivo cada in un giorno inadatto per motivi liturgici. Per esempio nel calendario ebraico un anno lunare ordinario può durare 353, 354 o 355 giorni e un anno embolismico 383, 384 o 385.
L'anno luce (ly o al) è un'unità di misura della lunghezza, definita come la distanza percorsa dalla radiazione elettromagnetica (luce) nel vuoto nell'intervallo di un anno. Esso è comunemente utilizzato in astronomia per esprimere le distanze con (e fra) oggetti celesti posti al di fuori dal Sistema solare, cioè per distanze su scala galattica. Un'altra unità dello stesso ordine di grandezza spesso utilizzata dagli astronomi è il parsec, che corrisponde a circa 3,26 anni luce. La definizione di anno luce data dall'UAI Unione astronomica internazionale è: "La distanza che un fotone percorre nello spazio vuoto in assenza di campo gravitazionale o magnetico in un anno giuliano". L'anno giuliano ha una durata di 365,25 giorni, mediamente di 86 400 secondi ciascuno (al giorno d'oggi invero di qualche millesimo di secondo più lunghi), pari in totale a 31 557 600 secondi.Poiché la velocità della luce nel vuoto (c) è pari a 299 792,458 chilometri al secondo (km/s), un anno luce corrisponde a 9 460 730 472 581 km, cioè: 299 792 , 458 k m / s ⋅ 365 , 25 d ⋅ 86 400 s / d ≈ 9,461 ⋅ 10 12 k m {\displaystyle 299\,792\,,458\ \mathrm {km/s} \cdot 365{,}25\ \mathrm {d} \cdot 86\,400\ \mathrm {s/d} \approx 9{,}461\cdot 10^{12}\ \mathrm {km} } vale a dire circa 9 461 miliardi di chilometri o circa 63 241 volte la distanza fra la Terra e il Sole (nota come unità astronomica). L'anno luce è quindi una distanza enorme su scala umana. Altre unità di misura delle lunghezze accomunate con l'anno luce sono il minuto luce, il secondo luce, e così via; esse sono ottenute considerando la distanza percorsa dalla luce in una certa unità di tempo (vedi gli esempi). Al contrario, va rimarcato che l'anno luce non è un'unità di misura del tempo (né tanto meno della "quantità" di luce), per quanto sia corretto dire che l'osservazione diretta di un corpo celeste distante un certo numero di anni luce ci mostra quel corpo celeste come era lo stesso numero di anni fa e non nel momento della sua osservazione.
Anno 2205 è un videogioco di strategia in tempo reale e gestionale pubblicato il 3 novembre 2015 sviluppato dalla Related Designs ed Ubisoft Blue Byte, sesto episodio della serie Anno, in cui il giocatore dovrà costruire e sviluppare sia economicamente sia militarmente una città-stato futuristica. Il gioco non è supportato nei testi né nel parlato in lingua italiana ed è presente in tre versioni: Anno 2205 Standard Edition, Anno 2205 Collector Edition e Anno 2205 Gold Edition; gli ultimi due titoli si differenziano dallo standard per la presenza di gadget e contenuti scaricabili. Messo a capo di una delle fazioni presenti nel gioco (proprio come nei precedenti capitoli) bisogna superare una serie di missioni fino all'esplorazione e alla colonizzazione spaziale. Come Anno 2070 il gioco è collocato in un ipotetico futuro all'anno 2205 con la possibilità di colonizzare la luna. Il gioco nelle meccaniche si avvicina per similitudine più ai titoli SimCity che agli altri capitoli di Anno, sia per le dimensioni delle isole più grandi dei precedenti sia per la possibilità di collegarle in maniera diretta.
Anno 1800 è un videogioco di strategia in tempo reale nella forma di gestionale cittadino, sviluppato da Blue Byte e pubblicato da Ubisoft, e lanciato il 16 aprile 2019. È il settimo gioco della serie Anno e ritorna all'uso di un'ambientazione storica dopo gli ultimi due titoli, Anno 2070 e Anno 2205, portando il giocatore a nella Rivoluzione Industriale del XIX secolo. Il gioco ritorna infatti ai tradizionali meccanismi di costruzione della città e di combattimento oceanico della serie, ma introduce nuovi aspetti del gameplay, come il turismo, il progetto e gli effetti dell'influenze dell'industrializzazione sugli abitanti dell'isola.