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Tommaso Landolfi (Pico, 9 agosto 1908 – Ronciglione, 8 luglio 1979) è stato uno scrittore, poeta, traduttore e glottoteta italiano. Anche se poco noto al grande pubblico, complice la lingua estremamente ricercata e barocca e la prosa caratterizzata da uno spiccato sperimentalismo per certi versi assimilabile alla poetica del Surrealismo, ma anche una sua certa distanza dalle tendenze letterarie italiane, sia prima, sia dopo la seconda guerra mondiale, è considerato uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del Novecento.I suoi racconti, secondo Arnaldo Bocelli, "sono, propriamente, fantasie, composizioni, capricci in senso tra musicale e pittorico, nei quali l'estro, l'umore si accompagnano ad una strenua casistica e i motivi lirici nascono da una riflessione critica del reale, da un gusto formatosi all'incrocio di diverse letterature".
Sulpizio, o Sulpicio, detto il Pio (... – Bourges, 17 gennaio 647), è stato vescovo della diocesi di Bourges dal 624 alla morte; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
Il Rerum Italicarum scriptores (Scrittori di cose italiche, in acronimo RIS) è una raccolta di testi e fonti letterarie ideata nel Settecento da Ludovico Antonio Muratori.
Landolfo II, detto il Rosso (... – 961), è stato un principe longobardo di Benevento e principe di Capua (come Landolfo IV) da 939, quando suo padre, Landolfo I, lo associò al governo, fino alla morte.
Jakab Valero (Baja, 1725 – Pest, 1798) è stato un insegnante ungherese. Il padre Iacobus Antonius a S. Thoma Aquinate Valero nacque a Baja nel 1725. Entrato nell'ordine scolopio, nel 1744 divenne maestro dei bambini nel convento di Nyitra. Fu catechista a Magyaróvár nel 1745-1746. Nel 1747 iniziò gli studi di filosofia a Pest (dove fu anche precettore presso le nobili famiglie dei Grassalkovich e dei Festetics). Nel 1752 lo troviamo studente di teologia a Nyitra, e nel 1753-1755 precettore in casa Batthyány. Negli anni seguenti fu maestro di retorica e poesia, lettore di filosofia, lettore di logica, metafisica e matematica a Pest e Prividgye, professore di teologia scolastica e dogmatica a Debrecen. Nel 1764-1766 ricoprì la carica di vice rettore e professore di geometria a Szenc. Nel 1767 fu trasferito al convento di Tata, dove svolse la funzione di superiore e quindi rettore e prefetto scolastico. Sotto la sua direzione fu rinnovato il convento, con l'aiuto dell'architetto scolopio Gaspar Oswald. Nel 1772 si recò a Roma per partecipare al capitolo generale dell'ordine. Morì a Pest nel 1798.
Giovanni Tritemio, dal latino Johannes Trithemius, pseudonimo umanista di Johann Heidenberg (Trittenheim, 1º febbraio 1462 – Würzburg, 13 dicembre 1516) è stato un esoterista, storico, scrittore, lessicografo, astrologo, umanista, crittografo, occultista e uomo universale tedesco.
Il Ducato di Benevento (poi anche Principato) costituì l'estrema propaggine meridionale del dominio longobardo in Italia e insieme al Ducato di Spoleto costituì quella che venne chiamata Langobardia Minor. Formalmente soggetta al dominio dei pontefici romani (Ducato romano), che con i loro possedimenti nelle regioni centrali la tagliavano fuori dal resto dell'Italia longobarda, Benevento fu sostanzialmente indipendente fin dal principio della fondazione del ducato. I suoi destini furono strettamente legati alla corona reale longobarda solo durante il regno di Grimoaldo e dei sovrani succeduti a Liutprando. Dopo la caduta del regno, tuttavia, il dominio beneventano rimase l'unico dei territori longobardi a mantenere de facto la propria indipendenza per quasi trecento anni, malgrado la divisione dei suoi territori subita nell'851.
Benevento (AFI: [beneˈvɛnto], ; Beneviénte in dialetto beneventano) è un comune italiano di 57 962 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Campania. Chiamata inizialmente Maloenton dalle native popolazioni osco-sannitiche, per poi essere rinominata dagli antichi romani prima Maleventum e infine Beneventum, la città vanta un cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico, frutto delle varie dominazioni ed affiliazioni susseguitesi nel corso della sua storia. Dal giugno del 2011 la chiesa di Santa Sofia, edificata nel 760 dal duca longobardo Arechi II, è entrata a far parte del patrimonio dell'umanità UNESCO all'interno del sito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere. Simbolo della città è l'arco di Traiano che risulta essere uno degli archi trionfali romani con rilievi meglio conservati. È sede dell'arcidiocesi di Benevento.